tag:blogger.com,1999:blog-1904994945387144488.post6515980919547030959..comments2023-10-21T16:25:39.438+01:00Comments on divinando: Dei modi più eleganti di scendere dai tacchi. Eva Zeisel, la ricerca allegra di bellezzasilviahttp://www.blogger.com/profile/14532539029084525335noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-1904994945387144488.post-53534898153198504332009-03-18T19:50:00.000+00:002009-03-18T19:50:00.000+00:00Gianni Rodari, caro Antonio...un incanto, nel rico...Gianni Rodari, caro Antonio...un incanto, nel ricordo della mitica enciclopedia anni settanta per ragazzi I Quindici...Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero, per fare l'albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,<BR/>per fare un tavolo ci vuole un fiore...anche quello del ricordo è un abbraccio lontano ma sempre così presente, proprio come la stretta dei genitori, come ben dici..<BR/>Mi hai fatto pensare a certe vite che, sul finire, tornano, con una abbraccio infinito, all'infanzia, la vera compagna della vecchiaia, quando capita che una dolce follia riporti agli unici momenti importanti. rispetto a quelli dell'età adulta, hanno una potenza che supera tutto. Incredibile, no? cosa rimanga realmente di una vita intera...per fare un albero, ci vuole un fiore, e il cerchio si chiude. piccole, essenziali, cose della vita. <BR/>buona serata, antonio, e sempre grazie per il regalo della tua sensibilità.silviahttps://www.blogger.com/profile/14532539029084525335noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1904994945387144488.post-23300821701575592712009-03-18T16:41:00.000+00:002009-03-18T16:41:00.000+00:00Mi piace ricordare, tra le altre spassosissime sto...Mi piace ricordare, tra le altre spassosissime storielle, anche una filastrocca:<BR/><BR/>Dopo la pioggia<BR/>di Gianni Rodari <BR/><BR/>Dopo la pioggia viene il sereno,<BR/>brilla in cielo l'arcobaleno:<BR/><BR/>è come un ponte imbandierato<BR/>e il sole vi passa, festeggiato.<BR/><BR/>È bello guardare a naso in su<BR/>le sue bandiere rosse e blu.<BR/><BR/>Però lo si vede - questo è il male -<BR/>soltanto dopo il temporale.<BR/><BR/>Non sarebbe più conveniente<BR/>il temporale non farlo per niente?<BR/><BR/>Un arcobaleno senza tempesta,<BR/>questa si che sarebbe una festa.<BR/><BR/>Sarebbe una festa per tutta la terra<BR/>fare la pace prima della guerra.Antoniohttps://www.blogger.com/profile/12280162894042170230noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1904994945387144488.post-84362447976886299122009-03-18T16:40:00.000+00:002009-03-18T16:40:00.000+00:00Devo dire che, come al solito,leggendo la storia d...Devo dire che, come al solito,leggendo la storia della tua dama il nome del mio cavalier servente è balzato immediatamente alla bocca, spinto dalla prima affinità notabile: la ceramica...Chi meglio di un Andrea Della Robbia e delle sue meravigliose terracotte invetriate?..<BR/><BR/>Ma poi, c'è il filtro del tuo gusto e delle tue parole che lasciano sempre un certo sapore, un vapore che titilla la memoria e si aggancia a ricordi, sensazioni lontane, legami....eppure una connessione c'è, non è solo suggestione....<BR/>Guardo la foto di madre e figlia, quell'abbraccio tenero e, per quello che germoglierà, anche artistico. Ci sono abbracci che lasciano il segno sui sogni di tutta una vita...<BR/>Hai presente la scena di "C'è posta per te..", quando lei ricorda le piroette con la madre nel piccolo negozio, il gioco delle fiabe che poi è diventato realtà e lavoro?<BR/><BR/>A me tutto ciò riporta un nome: Gianni Rodari e le sue "favole al telefono". Sarà che anche mio padre è sempre stato lontano, ma la storia, anzi le storie mi hanno sempre commosso. Storie di questo abbraccio lontano ma sempre così presente, anzi più presente che mai. Storie che hanno quest'inizio:<BR/><BR/>"C'era una volta...<BR/>... il ragionier Bianchi, di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera, a Est, a Ovest, a Sud, a Nord e in mezzo, vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua, e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: - Mi raccomando, papà: tutte le sere una storia.<BR/>Perché quella bambina non poteva dormire senza una storia, e la mamma, quelle che sapeva, gliele aveva già raccontate tutte anche tre volte. Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Vedrete che sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe. Solo qualche volta, se aveva concluso buoni affari, si permetteva qualche "unità" in più. Mi hanno detto che quando il signor Bianchi chiamava Varese le signorine del centralino sospendevano tutte le telefonate per ascoltare le sue storie. Sfido: alcune sono proprio belline."Antoniohttps://www.blogger.com/profile/12280162894042170230noreply@blogger.com