martedì 6 maggio 2008

i giorni del vino e delle rose...su Nòva24

L'amica Cristina, giornalista di "Media" de Il Sole 24 Ore e della pagina titolata "Creatività" su Nòva24, nonché graditissima componente della giuria del nostro concorso, ha voluto dedicare un post a "I giorni del vino e delle rose" sul suo blog Non chiederci la parola http://cristinatagliabue.nova100.ilsole24ore.com/2008/04/i-giorni-del-vi.html. Grazie, Cristina, per le parole buone e la grande disponibilità.



A tal proposito ci tengo a segnalare anche gli altri membri della giuria che quest'anno sarà composta da personalità impegnate nell’arte e nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico e ambientale a livello nazionale.

Presidente di giuria sarà Enrico Ghezzi, critico cinematografico ideatore di programmi quali Fuori orario, Schegge e Blob.

Federico Curtaz, enologo di Villa Petriolo. Umanista del vino ama definirsi, convinto che il vino sia segno ed espressione di civiltà, che racchiuda la memoria dell’uomo e ne rispecchi la complessità. Perché, dietro al prodotto, c'è l'anima del luogo e dell’uomo che lo hanno generato. Dal 2001 inizia la sua collaborazione con Villa Petriolo in qualità di agronomo, divenendone nel gennaio 2006 anche consulente del settore enologico.

Ernesto Gentili, giornalista del settore eno-gastronomico. Da tempo grande personaggio nel mondo del vino italiano, come degustatore ha collaborato per tanti anni alla Guida Vini di SlowFood-Gambero Rosso e, da alcune stagioni, è curatore nazionale di un'altra importante pubblicazione del settore, la Guida Vini d'Italia dell'Espresso.

Ledo Prato, esperto di marketing territoriale e culturale. Dal 2003, è Segretario generale della Fondazione per il patrimonio culturale delle Città dell’Italia. Svolge, inoltre, una intensa attività pubblicistica sulle pagine culturali di alcuni quotidiani italiani e su riviste specializzate. È docente in diversi Master e relatore in convegni e dibattiti sulle tematiche del marketing e della gestione dei beni culturali.

Chiara Riondino, cantautrice. E’ cresciuta alla scuola della canzone popolare e di impegno civile, fin dai tempi del collettivo Victor Jara, insieme a suo fratello David, nella Firenze degli anni Settanta. Dal 2001, porta in giro nei teatri di mezza Italia la “Buona Novella”. Lo spettacolo trae ispirazione da una delle più significative opere del maestro genovese, ispirata ai Vangeli apocrifi. La versione proposta dai due fratelli Riondino è riarrangiata per due voci, coro e banda. Nel febbraio 2008 va in scena con il concerto Tra De André e Gaber.

Cristina Tagliabue, giornalista esperta in creatività e innovazione culturale. Nel 2007 ha vinto il Premio Giornalistico Ischia Giovani. Scrive nella pagina "Media" de Il Sole 24 Ore, e si occupa di una pagina titolata "Creatività" su Nòva24. Scrive inoltre per il Corriere Economia e Corriere della Sera Magazine. Nel gennaio 2007 ha pubblicato un saggio insieme ad Enrico Ghezzi: "Blobblog. Linguaggi mediatici da Blob ai Blog". Ha tenuto seminari di scrittura all'interno del corso di Letteratura Contemporanea di Pavia, organizzati insieme alla rivista universitaria "Inchiostro".

Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi, da sempre impegnato nella valorizzazione del territorio e, specialmente, del settore agricolo. Promotore del progetto "Cerreto top wine", che ha dato vita all'associazione Viticoltori del “Cerreto”.

Marco Bagnoli. Il rapporto tra Arte, Scienza e Spirituale è fondamentale nella speculazione di Marco Bagnoli. Dopo gli studi in Chimica all'Università di Pisa, lascia il laboratorio per presentare a Pescara (Il Buon Luogo..., Pescara-Roma 1976- 78) e a Torino (Teatro Gobetti, 1977) le prime opere sul tema. E' l'inizio di un lungo cammino in questa direzione. Alla fine degli anni Settanta Bagnoli è tra i fondatori della rivista Spazio x Tempo, il cui nome battezza da allora gran parte delle sue pubblicazioni e dei suoi lavori artistici. "Bagnoli realizza interventi complessi, carichi di conflittualità, di rimandi ermetici e rituali, di evocazioni magiche, creando un rapporto acuto di tensione più energetica che emotiva attraverso segni e colori, riuscendo, peraltro, a raggiungere anche una sottile, sottesa carica poetica".

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