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martedì 18 giugno 2013

Sorseggiando vino

Con addosso solo le mutandine da bagno, scalzo, con i capelli scarmigliati, nel buio rosso fuoco, sorseggiando vino, sputando, saltando, correndo… così si vive. Jack Kerouac (1922 – 1969)

martedì 14 maggio 2013

Fiaschi di vino girati...

"Gli alberi non sono altro che fiaschi di vino girati se ci metti due tipi la' sotto saranno ubriachi..." (Toquinho, "Acquarello")

giovedì 9 maggio 2013

Fatti un sorso!

"C'è saggezza nel vino. Perdiana! Sbottai. Fatti un sorso!" Jack Kerouac, On the road

venerdì 19 aprile 2013

Lovers

_Nerello Mascalese a Tenuta di Fessina_ “La logica delle passioni umane, col suo corollario di rituali di dedizione e di rifiuto, di sdegni e di perdoni, di abbandoni e di promesse, dominava anche i rapporti tra uomini e vegetali. (…) Il coltivatore doveva tener conto dei loro bisogni sentimentali, del profondo, vaneggiante desiderio d’affetto, e d’unione. Il mirto e ‘l pomo s’amano insieme e l’affezione loro si conosce mediante le radici, perché se ben son piantati alquanto discosto l’un da l’altro, nondimeno le si vanno a trovare, s’abbracciano amorosamente insieme ed essendo piantati da presso si danno grazia l’un l’altro…” Da “Le officine dei sensi” di Piero Camporesi (Garzanti Editore, 1985)

martedì 26 marzo 2013

Hay, los vino

_A’ Puddara, Etna DOC Bianco, Tenuta di Fessina_ No se si fue por los vino No se si fue por su boca Pero entre tanto tango encontré Su ropa, junto a mi ropa No se si fue por castillo Pugliese, troilo o darienzo Pero su abrazo en mis manos Era un pincel y la pista un lienzo Hay los vino’, seguro que fueron los vino’ (yo no fuí) Seguro que fueron… los vino’ No se si fue por los vino’ No se si fue por su aliento Pero entre tanda y tanda encontré Su ombligo, junto a mi cuerpo Y así volando en la gloria Y aterrizando en la ruina Yo fui cayendo y cayendo En la red de esas medias… asesinas Hay los vino’, seguro que fueron los vino’ (yo no fuí) Seguro que fueron… los vino’

martedì 26 febbraio 2013

In coppia da oltre mezzo secolo. All’ombra della Muntagna

_Nozze d’oro. In coppia da oltre mezzo secolo. Alberelli di Nerello Mascalese sull’Etna_ “Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo”. Anonimo giapponese

giovedì 31 gennaio 2013

Gorgogli vino estatico

Egli è l’erómenos oggetto d’ amore geometria proiettiva nonsenso che tutto appiana Lui è l’erastés, distratto sublime premio nascosto motore mobile e disperato punto di fuga che disperde luce Fluisca fine insegnamento Gorgogli vino estatico. di Saverio Bafaro

sabato 26 gennaio 2013

E questa sera carica d’inverno

"La luna rossa, il vento, il tuo colore di donna del Nord, la distesa di neve… Il mio cuore è ormai su queste praterie, in queste acque annuvolate dalle nebbie. Ho dimenticato il mare, la grave conchiglia soffiata dai pastori siciliani, le cantilene dei carri lungo le strade dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie, ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru nell’aria dei verdi altipiani per le terre e i fiumi della Lombardia. Ma l’uomo grida dovunque la sorte d’una patria. Più nessuno mi porterà nel Sud. Oh, il Sud è stanco di trascinare morti in riva alle paludi di malaria, è stanco di solitudine, stanco di catene, è stanco nella sua bocca delle bestemmie di tutte le razze che hanno urlato morte con l’eco dei suoi pozzi, che hanno bevuto il sangue del suo cuore. Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti, costringono i cavalli sotto coltri di stelle, mangiano fiori d’acacia lungo le piste nuovamente rosse, ancora rosse, ancora rosse. Più nessuno mi porterà nel Sud. E questa sera carica d’inverno è ancora nostra, e qui ripeto a te il mio assurdo contrappunto di dolcezze e di furori, un lamento d’amore senza amore". Lamento per il sud, Salvatore Quasimodo

giovedì 17 gennaio 2013

…e viene a bere. I vini di Tenuta di Fessina ad OpenWine 2013 con Partesa Emilia-Romagna

_Il cielo dell’Etna_ Io guardo spesso il cielo. Lo guardo di mattino nelle ore di luce e tutto il cielo s’attacca agli occhi e viene a bere, e io a lui mi attacco, come un vegetale che si mangia la luce. Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951), “Io guardo spesso il cielo” da “Fuoco centrale”
Torna, anche nel 2013, l’innovativo format di OpenWine, banco di assaggio, organizzato da Partesa Emilia-Romagna, a cui parteciperanno anche i vini di Tenuta di Fessina. Nelle giornate dell’11 marzo (a Rimini) e del 30 settembre 2013 (ad Imola), gli specialisti di Partesa ed i produttori accompagneranno i numerosi clienti in un percorso d’eccellenza in cui verranno degustate importanti etichette. Una vetrina prestigiosa per far dialogare la migliore produzione locale e nazionale con tutto il mondo dell’horeca. Gli Open Wine rappresentano vere occasioni di dialogo e di confronto sul prodotto, durante le quali vengono suggerite le giuste temperature di servizio, i metodi di conservazione, gli abbinamenti vino-cibo e le forme più adatte dei calici, fino alla corretta formulazione di una carta dei vini.
Grazie alla formula originale di OpenWine – ideata da Alessandro Rossi, responsabile di Partesa per la Regione Emilia-Romagna -, che prevede offerte particolari riservate solo a questa giornata, un pubblico attento, ed indirizzato all’acquisto dei prodotti che più si adattino al proprio gusto e alle esigenze della specifica clientela, consente ai produttori di raccontare la propria realtà con il tempo e la cura necessari. Ad OpenWine, il tasting dei vini che si producono diventa il racconto del progetto emozionale che guida la nostra azienda etnea. Qui la fortunata edizione 2012 di OpenWine ad Imola.

mercoledì 16 gennaio 2013

Il vino è come la poesia

_Tenuta di Fessina_ "La poesia vuole essere detta, vuole respiro, saliva, corpo, voce. Vuole uscire dalla polvere della pagina scritta, dalla letterarietà, dalla camera chiusa del pensiero, sbavarsi in una bocca che porta bene impressa la terra in cui è nata, il pane che ha mangiato, il vino che ha bevuto. La poesia vuole diventare musica. È culto visivo: se si è in tanti ad ascoltarla allora diventa la festa di tanti, una festa del dire e dell’udire". Mariangela Gualtieri
Etna.

domenica 13 gennaio 2013

....di un paesaggio bianco

_Tenuta di Fessina_ E quando mi parlerà di un cielo scuro, di un paesaggio bianco, ricorderò stelle che non ho visto, che lei guardava, e neve che nevicava nel suo cielo… Pedro Salinas, La Voce a te dovuta

martedì 8 gennaio 2013

Et la lune finissait ivre

"E' il richiamo dell'uva che ci ruba il sonno..." da Il profumo del mosto selvatico (1995)

venerdì 4 gennaio 2013

Si chiama vino rosso

«Ma tu questa persona da quanto la conosci, di lei concretamente che sai?» «So che le piace il gelato al pistacchio e svegliarsi presto la mattina, so che fa quello che è giusto anche se non le conviene, so che è mi è entrata dentro senza strisciare, ha bussato, le ho aperto e so che in lei c’è tutto.» «Ma almeno sei sicuro di come si chiama?» «Si chiama fiducia, tenerezza, irriverenza, abracadabra, orgoglio, vino rosso, fascino, sogno, disarmo, pioggia, sete, rifugio, canzone, ti basta?» Giulia Carcasi [Tutto torna]

sabato 22 settembre 2012

La luce del giorno è un momento

L'autunno ti fa sonnolento, la luce del giorno è un momento che irrompe e veloce è svanita: metafora lucida di quello che è la nostra vita... (F. Guccini)

lunedì 30 luglio 2012

Falsi paragoni. E malgrado tutto ciò, il mio amore è cosi raro

"Gli occhi della mia donna non sono per niente simile al sole; Il corallo è molto più rosso delle sue labbra; Se la neve è bianca, allora perché i suoi seni sono grigi? ; Se i capelli devono essere fili d’oro, allora devo dire che sulla sua testa crescono fili neri. Ho visto rose variegate, rosse e bianche, Ma non ho visto nessuna rosa sulle sue guance; E esiste qualche profumo più piacevole, che l’alito che la mia donna esala. Mi piace sentirla parlare, perché so Che il suo tono di voce, per me, è quasi musica; Quando la vidi non mi sembrò una dea; Il mio amore, quando cammina, non ha grazia. E malgrado tutto ciò, il mio amore è cosi raro Come se lei fosse stata elogiata da falsi paragoni". William Shakespeare, Sonetto 130

lunedì 23 luglio 2012

Un bicchiere ti rimette la pace

_Chianti DOCG Rosae MnemoSis di Villa Petriolo, Sangiovese 100%_ Un bicchiere ti rimette la pace/ Io non ho voglia più di fare la guerra/ Sole che nasce e che muore/ Su questa storia senza più parole/ Che raccontiamo con presentimento/ In un tramonto di fuoco senza un filo di vento/ Verranno giorni di pioggia/ Verranno giorni di malinconia/ Tra gli aquilotti che hanno messo le piume/ E queste navi in bottiglia scivolate via. Mimmo Locasciulli

mercoledì 11 luglio 2012

Ebbro fino agli occhi...

Ebbro fino agli occhi/ Vuoto fino al cuore/ Gonfio di retsina e di dolore/ Pieno fino agli occhi/ Vuoto fino al cuore/ Gonfio di retsina e di dolore/ L’alba non ha fretta/ I miei passi è la notte che li aspetta/ L’alba non ha fretta/ I miei passi è la notte che li aspetta/ Fatevi più stretti attorno/ Questa sera non mi basta il mondo/ Tornano i miei passi in coro/ Nel cerchio del rebetiko da solo/ Come una parata/ Come in un addio/ Questo ballo è solo il mio/ Come una parata/ Come in un addio Questo ballo è solo il mio/ Baciami una volta/ E lasciami morire/ In mezzo a chi non sa di me/ Nelle braccia della notte/ Cado senza mani a te/ Una volta ancora/ È tempo di morire per te sola/ Una volta ancora/ È tempo di morire per te sola/ Non ci legano più notti insonni/ Solo sentimenti spenti/ La strada s’è mangiata gli anni/ E gli anni hanno mangiato il cuore/ Solo restano/ i tuoi baci/ Sulle labbra d’altri come braci/ Solo restano/ i tuoi baci/ Sulle labbra d’altri come braci/ Baciami una volta/ e lasciami morire/ in mezzo a chi non sa di me/ Nelle braccia della notte/ Cado senza mani a te/ Una volta ancora/ È tempo di morire per te sola/ Una volta ancora/ È tempo di morire per te sola/ Una volta ancora/ È tempo di morire per te sola . Vinicio Capossela

lunedì 9 luglio 2012

Calici di vino profondi...

_Vinsanto del Chianti DOC Villa Petriolo_ "A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell’eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero...." Alda Merini.

giovedì 5 luglio 2012

A bocca aperta

"Il tappo di sughero deve la sua gran reputazione soprattutto all'inopinato incontro con la bottiglia, nel XVII sec. Perché il vino nella bottiglia tappata (bouchée) è migliore, ma anche perché, nel saltare fuori, il tappo (bouchon) produce un rumore eccitante, che fa restare a bocca (bouche) aperta". Da EROS&VINO di J-luc Hennig
_Chianti DOCG Rosae MnemoSis Villa Petriolo, Sangiovese 100%_

lunedì 21 maggio 2012

L'argentea mia mano, stringendo il bicchiere...

“Vino di colore e odor di rosa, mescolato all'acqua | ti mostra stelle fra raggi di sole. || Con esso cacciai le cure dell'animo | con una bevuta il cui ardore serpeggia sottile | quasi inavvertibile. || L'argentea mia mano, stringendo il bicchiere, | ne ritrae le cinque dita dorate”. Abd Gabbar ibn Mohamed ibn Hamdis (1056 circa – 1133), poeta arabo-siciliano.