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domenica 27 maggio 2012

Una rosa bianca, se spruzzata di vino, canta

Con uno sguardo mi hai reso più bella, e io questa bellezza l’ho fatta mia. Felice, ho ingoiato una stella. Ho lasciato che mi immaginasse a somiglianza di un riflesso nei suoi occhi. Io ballo,io ballo nel battito di ali improvvise. Il tavolo è tavolo,il vino è vino nel bicchiere che è un bicchiere e sta dritto sul tavolo. Io invece sono immaginaria, incredibilmente immaginaria, immaginaria fino al midollo. Gli parlo di tutto ciò che vuole: delle formiche morenti d’amore sotto la costellazione del soffione. Gli giuro che una rosa bianca, se spruzzata di vino,canta. Mi metto a ridere,inclino il capo con prudenza,come per controllare un’invenzione. E ballo, ballo nella pelle stupita,nell’abbraccio che mi crea. Eva dalla costola,Venere dall’onda, Minerva dalla testa di Giove erano più reali. Quando lui non mi guarda, cerco la mia immagine sul muro. E vedo solo un chiodo, senza quadro. (Wislawa Szymborska, poetessa polacca, Nobel 1996)

venerdì 25 maggio 2012

Radio Italia Cup 2012

Un'iniziativa veramente divertente quella che ha organizzato a San Siro Radio Italia per i festeggiare suoi primi 30 anni! Una mega-partita fra Milan, Juventus, Inter e Barcellona a cui hanno partecipato clienti, collaboratori, appassionati. Col Milan, contro l'Inter, anche Roberto. Un'emozione per me e Lavinia percorrere il tunnel che dagli spogliatoi arriva sino in campo... Unico neo della serata: ha vinto l'Inter. :-(

lunedì 21 maggio 2012

L'argentea mia mano, stringendo il bicchiere...

“Vino di colore e odor di rosa, mescolato all'acqua | ti mostra stelle fra raggi di sole. || Con esso cacciai le cure dell'animo | con una bevuta il cui ardore serpeggia sottile | quasi inavvertibile. || L'argentea mia mano, stringendo il bicchiere, | ne ritrae le cinque dita dorate”. Abd Gabbar ibn Mohamed ibn Hamdis (1056 circa – 1133), poeta arabo-siciliano.

martedì 15 maggio 2012

Il cibo per raccontare la vita. Nei film di Fellini

Il food&wine è come una lente che ingrandisce ai miei occhi tutto ciò che mi capita di incontrare. La letteratura, la musica, la pittura, quando sono profumate di vino hanno per me un gusto particolare. E’ come se il vino mi guidasse alla scoperta del mondo…sempre. Mi capita di rivedere un film-culto, Satyricon di Fellini, e riscopro il valore del cibarsi in tutta la cinematografia felliniana. “(…) Dal biscottino intinto nel caffè dall'insegnante di storia dell'arte, ai pranzi in famiglia a base di minestra, pollo, purè e… liti, dallo champagne offerto dal Principe alla Gradisca al Grand Hotel, al Sangiovese bevuto in campagna, le occasioni alimentari in Amarcord sono diverse. Sono circostanze utilizzate da Fellini sia come omaggio poetico al suo borgo e alla cultura contadina (le scene del pranzo della domenica in campagna con lo zio matto, le tavolate per il matrimonio della Gradisca), sia per fare un quadro più preciso e puntuale del periodo fascista (il caso dell'olio di ricino fatto ingoiare al padre, lo slogan "Pane e lavoro, ma è meglio pane e un bicchiere di vino"). (V. Lapertosa). Il cibo ha una presenza e un ruolo determinanti (e cangianti, come solo la sua geniale creatività poteva garantire) nell’universo felliniano, sfuggiti spesso anche alla critica più attenta. L’oscillazione è netta tra il sapore dei ricordi, della nostalgia, richiamati nell'infanzia riminese (il tema del cibo consolatorio in Amarcord) e il gusto del proibito, del peccato, del cibo visto come tentazione, accostato a immagini erotiche. Il riferimento può essere al modo di spolpare il pollo da una sensualissima Sandra Milo in 8½, all’episodio di Boccaccio ’70 (1962), dove il semplice e innocente latte è capace di ossessionare e agitare i sonni del povero dottor Antonio, se associato, nell'immaginario felliniano, alla figura della prosperosa Anita Ekberg del manifesto pubblicitario "Bevete latte". In Fellini-Satyricon (1969), dove l'impianto onirico è trasferito alla Roma imperiale del periodo della decadenza, il cibo è raffigurato, nella lunga sequenza della cena di Trimalcione, in maniera sfarzosa e indissolubilmente intrecciato con Eros e Thanatos. In Roma (1972), ennesima variante nella rappresentazione del cibo da parte del genio riminese, “Fellini costruisce più di una scena corale dove si mangia nelle strade, si parla di cibo per raccontare la vita” (S. Gelsi).

lunedì 23 aprile 2012

L'omaggio del Festival di Cannes a Marilyn Monroe

"Quando ero piccola, nessuno mi diceva mai che ero carina; bisognerebbe dirlo a tutte le ragazzine, anche se non lo sono". (Marilyn Monroe ) In occasione del suo 65mo anniversario, il Festival di Cannes (16-27 maggio) celebra Marilyn Monroe, che sarà icona dell'edizione 2012 del Festival. Dopo Faye Dunaway dunque la kermesse diretta da Thierry Fremaux omaggia un'altra donna, la diva per antonomasia della Hollywood classica. A 50 anni dalla morte Marilyn è ancora una delle figure mitiche del cinema mondiale, un simbolo senza tempo di grazia, mistero e potere di seduzione. La locandina del festival - la foto è di Otto L. Bettmann - la ritrae in un momento di intimitá, una festa di compleanno: l'occasione propizia per ricordare insieme l'anniversario della sua scomparsa e le 65 primavere del Festival. «A cinquant'anni dalla scomparsa - si legge in una nota ufficiale - Marilyn resta una delle principali figure del cinema mondiale, riferimento eterno e assolutamente contemporaneo della grazia, del mistero e della seduzione».

sabato 24 marzo 2012

In odor...di Vinitaly!



Versate amici il nettare divino!
Bruna è la notte, e la face scintilla:
Spumeggi in cor coll' ispirato vino
La musa brilla!
Splende la face e s'avvicina il giorno;
Nei colmi nappi un'anima s'asconde;
Versate, amici, e danzatemi intorno
E brune e bionde!
(…)
Brindisi ad essi, e agli angeli dei cieli,
Brindisi al sole, e agli astri pellegrini,
Brindisi al mare, al fulmine, e agli steli
Dei fiorellini!


Emilio Praga, Bere agli angeli...

Nel 2012, la nostra azienda toscana Villa Petriolo si concede un anno sabbatico per Vinitaly. Da domani saremo presenti invece a Verona con i nostri vini di Tenuta di Fessina (stand 33C del Padiglione Sicilia).

Vi aspettiamo!

mercoledì 21 marzo 2012

Sono nata il 21 a Primavera



Ricordando la poetessa Alda Merini il primo giorno di Primavera.

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta…


sabato 10 marzo 2012

FOR ANLAIDS NEVER FORGET



Campagna "Never Forget" di sensibilizzazione su HIV e malattie sessualmente trasmittibili, a favore dell'Associazione Anlaids Onlus, Sezione Toscana.

giovedì 8 marzo 2012

Una donna e un bicchiere di vino



"Una donna e un bicchiere di vino soddisfano ogni bisogno,
chi non beve e non bacia è peggio che morto".

Johann Wolfgang von Goethe (1749 – 1832)

Buona festa delle donne!

mercoledì 7 marzo 2012

Se aspetti un bambino, l'alcol può attendere




Domani ricorre, come ogni anno, la festa delle donne.
Approfittiamone per una riflessione sul bere consapevole...

"Con la campagna “Se aspetti un bambino, l'alcol può attendere”, che ha ricevuto l’apprezzamento e il sostegno del Ministero della Salute in quanto aderisce agli obiettivi governativi di riduzione dei danni alcol correlati, l’Associazione degli Industriali Italiani della Birra (AssoBirra), con l’aiuto della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), s’impegna a farti conoscere meglio i rischi legati al consumo d’alcol in gravidanza.

Cinquemila ginecologi aderenti alla SIGO hanno ricevuto informazioni e strumenti per poter dialogare con te su quest’importante tema, che ancora non è abbastanza conosciuto in Italia. Nei loro ambulatori, negli Ospedali e nelle Università dove andrai ad incontrarli, troverai di nuovo il messaggio che questa campagna rivolge specificamente a te: “Se aspetti un bambino, l’alcol può attendere”. È un messaggio importante. Ascoltalo e ascolta il tuo ginecologo.

La campagna “Se aspetti un bambino, l’alcol può attendere” fa parte del programma di prevenzione e sensibilizzazione “Guida tu la vita. Bevi responsabile”, che coinvolge anche temi quali “L’alcol e la guida” e “L’alcol e i giovani”.

AssoBirra, consapevole dei rischi connessi all'abuso o all'uso inadeguato di alcol, è da anni impegnata nel contribuire all'affermazione in Italia di un modello di consumo moderato e consapevole delle bevande alcoliche".

lunedì 5 marzo 2012

Il riso del disgelo




Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo...
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana,
l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...


Francesco Guccini, dalla Canzone dei dodici mesi

lunedì 27 febbraio 2012

domenica 26 febbraio 2012

Qualcuno mi ha detto che avevo le mani colme...



"(...)
qualcuno ha detto qualcosa,
invece non ho una misura,
non ho uno staio di grano,
ma questa povertà ebbra e divina
come supera tutta la poesia!".


Alda Merini, da "Il canto ferito"

mercoledì 22 febbraio 2012

...la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere




Il cielo è basso, le nuvole a mezz'aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l'ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.

(E. Dickinson)

sabato 18 febbraio 2012

Sono i sogni che lasci. In questa casa ubriaca



A due sorsi dal mare
c’è una casa ubriaca
sono occhi a guardare
dove l’acqua si crepa.
Il tuo nome è un segreto
e che nessuno lo dica
sono i sogni che lasci
in questa casa ubriaca.
E sapere
sapere dove va questo mare
e dove va ad asciugare.
Che nessuno la baci
la tua faccia bianca di cera
e che il tempo migliore
ti accompagni alla sera.
Di colori e misteri
è il colore dei pesci
che nessuno li segua
tutti i segni che lasci.
E sapere
sapere dove va questo mare
e dove va ad asciugare.
Che nessuno la baci
la tua faccia bianca di cera
e che il tempo migliore
ti accompagni alla sera.
A due sorsi dal mare
c’è una casa ubriaca
sono occhi a guardare
dove l’acqua si crepa.

Giua, "Una casa ubriaca"

martedì 14 febbraio 2012

Guardavamo dalle finestre...



Guardavamo dalle finestre, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
sospirammo -
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo.....

E la neve venne,
venne verso sera,
essa
giù dall'alto dei cieli
volava
a seconda del vento;
e nel volo oscillava.
A falde sottili come lamine,
fragili,
era confusa di se stessa.
La prendevamo nelle mani,
e stupivamo:
dunque, era quella la neve?

.... Dopo sette giorni
venne la neve nuova.
Non venne -
precipitò.
Cadeva così fitta,da non potere
tenere aperti gli occhi,
a tutta forza
vorticava in cerchio, mugliando.
... ma disperò di sé,
non resistette
e si diede per vinta.
E noi, ansiosi
sempre più spesso
scrutavamo l'orizzonte:
quando quella vera verrà?
Perché era tempo,
era tempo....

Ed un mattino
era davvero tanta
ed era davvero bella.
Cadeva e cadeva
nel baccano dell'alba
fra il rombo della macchine e lo sbuffare dei cavalli,
e sotto i piedi non si scioglieva,
anzi diventava più compatta.
Giaceva
fresca e scintillante
e ognuno ne restava abbagliato.
Ed era lei, la neve. La vera.
L'aspettavamo.
Era venuta.


(E. Evtsenko, La terza neve)

domenica 12 febbraio 2012

Fior di neve


Le temperature rigide non accennano a placarsi, la natura s'imbianca.

Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.


(Umberto Saba)

venerdì 10 febbraio 2012

Febbraio è sbarazzino


_Le vigne di Villa Petriolo_


"Febbraio è sbarazzino.
Non ha i riposi del grande inverno,
ha le punzecchiature,
i dispetti
di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio
requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo
fastidioso, irritante
che mette a soqquadro la casa,
rimuove il sangue, annuncia il folle marzo
periglioso e mutante".

Vincenzo Cardarelli

lunedì 6 febbraio 2012

Progetto di cooperazione internazionale in Burkina Faso


Nell’ambito del nuovo progetto di cooperazione internazionale avviato dal Movimento Shalom e l’azienda lombarda Italsilva a sostegno delle popolazioni africane, inaugurata una casa-famiglia in Burkina Faso destinata a favorire lo sviluppo ed emancipare i giovani ospiti dalla povertà.



Siamo tornati in Italia con una forte emozione, arricchiti da questa esperienza realmente straordinaria in uno dei Paesi più poveri del mondo, dove la voglia di vivere, nonostante tutto, accende i sorrisi...



Uno dei progetti di autofinanziamento del Movimento Shalom in Burkina Faso, i cui effetti benefici abbiamo avuto modo di sperimentare durante la nostra permanenza in Africa, è il piccolo ma confortevole albergo, con annessi pizzeria e panificio, che Shalom ha costruito e tuttora gestisce in collaborazione con la popolazione residente. Gli introiti finanziano gli orfanotrofi, le scuole e gli ospedali, così necessari in un Paese dove la mortalità è altissima.



La neonata Banca del Miglio, presso il cui granaio siamo stati accompagnati dai responsabili dell’organizzazione: è necessario che questo progetto del Movimento Shalom continui proficuamente la propria opera di raccolta fondi per l’acquisto del cereale - il cui prezzo è cresciuto esponenzialmente negli anni a causa delle speculazioni, dopo inondazioni e terribili siccità che hanno colpito il Burkina Faso - da donare ai poveri che ogni giorno si allontanano dai villaggi alla ricerca di cibo per poter sopravvivere.



sabato 4 febbraio 2012

Ricetta…di stagione: uva alla neve



Una ricetta facile facile per questi pomeriggi da trascorrere al riparo. Uva alla neve!

Ingredienti e dosi per 4 persone

• 600 g di uva
• 2 albumi d'uovo
• 4 cucchiai di zucchero
• 1/2 bicchiere di vino bianco


Occorre prima di tutto selezionare gli acini di uva e d eliminare quelli non proprio perfetti.
Si taglia il grappolo di uva in tanti grappoli più piccoli: si strofinano singolarmente con una salviettina inumidita e si immerge ogni grappolino negli albumi montati a neve.
A parte, si scioglie in una casseruola lo zucchero con due cucchiai di acqua ed il vino bianco. Infine, si tuffa nello sciroppo ogni grappolo irrorato di albume e si rigira velocemente.

Prima di gustarla, si mette l'uva in un piatto e si tiene a raffreddare in frigo per due ore.
Da consumarsi, preferibilmente, davanti al camino!