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mercoledì 23 marzo 2011

La storia de I VINI DEL SOLE di Enrico Cresta: come si distribuisce il vino



Una tersa e tiepida giornata di sole primaverile ha salutato il banco d’assaggio de I VINI DEL SOLE lunedì scorso a Genova. Per le nostre aziende, Villa Petriolo e Tenuta di Fessina, sister Saimon ha accolto i winelovers accorsi sulla banchina dell’Hotel Marina Place, a un soffio dall’Aeroporto e dal mare.
Scenario incantevole, una buona scelta di etichette, visitatori garbati e organizzazione puntuale hanno fatto di questa iniziativa un’occasione decisamente da ripetere.


Tra le nostre nuove proposte, non è mancato Laeneo, IGT Sicilia di Tenuta di Fessina, da Nerello Cappuccio in purezza prodotto dai vigneti posti a Santa Maria di Licodia.


Dall’azienda toscana, presente a Genova anche Serberto, il nostro nuovo Merlot in purezza delle colline del Montalbano.



L’occasione si è rivelata ancora più ghiotta quando il patron de I VINI DEL SOLE Enrico Cresta ha deciso di rilasciare, per i lettori di DiVINando, un’interessante intervista nella quale racconta come si svolge il lavoro, impegnativo e ricco di soddisfazioni, del distributore di vini. Un ruolo determinante nella filiera del vino che, se fatto con passione e idee chiare come quelle di Enrico, ripaga con generosità tutti coloro di vino vivono.
Grazie, Enrico, e buon lavoro.

- Enrico, da dove nasce l'amore per il vino e come cresce l'idea di impegnarti nella distribuzione attraverso i tuoi I VINI DEL SOLE? Quale la tua educazione "sentimentale" a questo straordinario universo che è il mondo enoico?

Sono genovese, nato nel 1956, diploma al liceo classico D'Oria nel 1975, laureato nel 1981 all'Università di Genova in scienze biologiche, con tesi e ricerche epidemiologiche statistiche su associazioni fra esposizioni lavorative e ambientali e morbilità e mortalità per malattie degenerative... per questo sono un convinto "ambientalista" ( e per questo non gradisco le statistiche esibilite e carenti di credibilità...). Attualmente sono innanzitutto padre di due ragazzi di 16 e 13 anni e un appassionato di libri.
Nel 1985, sulla scia di una passione paterna per l'enogastronomia, ho fondato I Vini del Sole, una ditta dal nome che allude al sole di Liguria che ci ha salutato lunedì scorso. Per cui siamo attualmente una delle più antiche ditte di selezione e distribuzione di vini fini in Italia.
Ho imparato l'assaggio alla scuola del sommelier Virgilio Pronzati di Genova, grande "naso", allora pasticcere ed oggi giornalista enogastronomico. Altra persona garbata e preparata cui devo molto è il Dr Nello Capris, enologo, anche lui di Genova.
Commercialmente, sono sicuramente debitore di tante "dritte" e provocazioni a personaggi quali Pino Sola del ristorante omonimo, ancor'oggi il miglior punto di mescita in città, Bepi Mongiardino titolare della Moon Import, maestro di stile, Gianluca Gargano della Velier, grande rapace commerciale e di grande intuito, e a Sergio Rossi, chiavarese, grande intenditore e polemista enologico.
Genova è sempre popolata di persone di passione per gli spiriti, come la sua tradizione come sede di aziende di import dimostra.



- Come scegli le etichette da promuovere? Segui il tuo gusto personale, l'intuizione, il trend commerciale?

Il mio sforzo, sin dall'inizio, è stato quello di far parlare il territorio, creando attraverso la distribuzione un'attività che facesse conoscere degli specialisti dei diversi vitigni (in quanto biologo, forse ho usato per primo il termine biodiversità nel reclamizzare le mie scelte, così come già negli anni 80 il termine autoctono era il vanto del mio assortimento... ma la primogenitura non m'importa). L'intento è mantenere e offrire un ventaglio di proposte organolettiche che emozioni per differenze e diverta e stimoli l'approfondimento sui territori che le generano.
Così ho cominciato a selezionare in Liguria nell'85 (lavoro dall'86 con e per l'azienda Bruna di Ranzo, ottima nel Pigato), nelle zone storiche della viticoltura italiana dall'86 (ricordo l'Orvieto di Gianni Dubini, il Gambellara di Angiolino Maule, il Vernaccia di Andrea Vecchione, il Soave di Graziano Prà, il Barolo di Vigna Rionda...). Dall'86 ho cominciato a importare dalla Borgogna (ho cominciato con le Domaine Comte Lafon e Matrot di Meursault).



- Il mercato nazionale, adesso, cosa richiede? Reputi opportuno assecondarlo o credi che la scelta di proporre nuove etichette sulle quali decidi di scommettere, col tempo, ripaghi tutta la filiera? Quante energie merita impiegare nell' "educazione" dei palati alla sensibilità e al piacere? I ristoratori e gli enotecari de I VINI DEL SOLE chi sono? Quale idea del vino condividono con chi, come te, opera a monte scremando i prodotti da valorizzare?

Così chi acquista da noi premia questa filosofia, la scelta di vini fini territoriali. Certo, ho resistito e sono sopravvissuto a tante mode, dalla barrique spinta ai vini concentrati, oggi ai finti autoctoni e ai bio più o meno credibili. Per me è il bicchiere la rivelazione di tutto, poi da lì parto e conosco chi produce e dove e come...
Certo è indispensabile comunicare, far crescere la cultura del bere, che spesso è un bla bla di impronta televisiva. Senza una crescita della cultura, che costa tempo, applicazione e viaggi, in Italia siamo sempre fermi ad una finta competenza.



- Come è maturata l'idea di organizzare un banco d'assaggio con tutti i "tuoi" produttori? I VINI DEL SOLE cura anche il destinatario finale, colui che siede al ristorante e si trova di fronte una carta dei vini da interpretare, o si rivolge solo ed esclusivamente agli operatori del settore? In che modo un distributore conduce la comunicazione sui propri prodotti, quali gli strumenti da privilegiare, a tuo avviso?

Il banco d'assaggio annuale è un'opportunità per gli operatori, e i loro clienti appassionati, di trovare tutti insieme produttori d'Italia e anche di Francia più qualche altra provenienza, e anche un modo di comunicare lo stile di scelta che opero. E' molto impegnativo organizzarlo, perchè è tutta farina del nostro sacco, non utilizziamo agenzie di eventi, ed è duro coinvolgere operatori spesso incatenati per necessità di mestiere al loro esercizio e per questo poco propensi a usare qualche ora libera per conoscere di più sui vini.

Cerco di dialogare coi consumatori finali attraverso la piccola bottiglieria show room che abbiamo in Via dell'Ombra a Genova Sturla, e anche attraverso la creazione e redazione delle carte dei vini di molti clienti, che spero siano stimolanti e informative.

sabato 12 marzo 2011

“Love your wines!”: Tenuta di Fessina su Wine virtuosity



Siamo davvero grati a Niklas Jörgensen che ha dedicato ampio spazio ai nostri vini etnei ERSE e LAENEO della Tenuta di Fessina sul suo wineblog Wine virtuosity: “Love your wines!”, così ha esordito Niklas scrivendoci.

“Sicilian wine adventures – Part 3; Nerello Cappuccio.
Il Nerello Cappuccio non ha la stessa popolarità del Mascalese, come si può notare nell’Etna DOC che prevede minimo 80% Mascalese, e fino a 20% di Cappuccio o 10% di altre varietà locali. Comunque il Mantiddatu Niuru, nome siciliano del cappuccio, merita più del 20% di attenzione, come dimostrato dal Laeneo di Tenuta di Fessina.
Il nome Cappuccio deriva dalle foglie mantellate del Nerello.
L’origine è probabilmente la Grecia, ma è indubbio che abbiamo di fronte due tipi diversi di vitigni con alcuni punti in comune ma molte caratteristiche polifenoliche diverse.
Il motivo della buona riuscita del blend è un’ ottima combinazione di aromi e sapori.
Il periodo di vendemmia è lo stesso per entrambi. Il nerello matura tardi e ad elevate altitudini, quindi metà ottobre e spesso perfino primi novembre. Pelle sottile, buona acidità e generoso apporto di aromi. Non ricorda forse il pinot?
Ma torniamo a Tenuta di Fessina. Fondata nel 2007, i proprietari sono Silvia Maestrelli e suo marito Roberto Silva insieme a Federico Curtaz. I veri fanatici del vino in Italia dovrebbero conoscere Curtaz. Ha lavorato per Angelo Gaja prima di iniziare la sua attività di consulente. Poi nel 2007 ha acquistato Fessina e per lui, come per molti di noi, il Nerello è stata una scoperta.
Silvia è una produttrice con un background in toscana, a Villa Petriolo.
Oltre a poche vigne di Nerello Cappuccio, Fessina possiede vigne di 80 anni di Nerello Mascalese. Poi Nero d’Avola, Chardonnay e Carricante. 8.000 bottiglie di Cru Nerello – Il Musmeci. Vale la pena assaggiarlo , e per quelli che amano i “bicchieri” ce ne sono 3 nella guida del Gambero Rosso”.

Wine Virtuosity - 10.03.2011 - LAENEO, Nerello Cappuccio Tenuta Di Fessina

“Sicilian wine adventures – Part 4; Tenuta di Fessina”
Note di degustazione di 2009 Erse, Tenuta di Fessina, 90-91 p

Blend di Mascalese e Cappuccio. 16,000 bottiglie prodotte. Vigne impiantate nel 1950 con densità di piantagione di 8,000 piante/h. La resa è 80 q/ha. Fermentazione in acciaio. Fermentazione malolattica spontanea.
Questo vino è assolutamente grandioso! Proprio come con il pinot ti stupisci come un vino così pallido possa dare tonnellate di seducenti aromi. È floreale con sentori di terra bagnata, ciliege e spezie orientali. Giovane, pieno di vita, è già estremamente armonico.
Senza dubbio un vino di grande altezza.
In bocca frutta di bosco, liquirizia, roccia bagnata e spezie e una spessa acidità.
Tannini più distinti nell’Erse che nel Laeneo.
Un po’ acerbo, ma ciò lo rende eccitante. Molta la frutta. Pura eleganza sul finale.
Comprato qui a euro 14,95. Servire un po’ fresco, come un pinot, con piatti grassi, oppure gustatelo da solo.
Date un’ occhiata al website/blog di Silvia.

Erse, il richiamo del sorgere del sole e della rugiada all’Alba. L’azzurro della gocce della rugiada. L’azzurro del cielo dell’ Etna”.

“Sicilian wine adventures", scritto da Niklas Jörgensen, è suggerito anche da Eric Asimov del NY Times, qui:http://dinersjournal.blogs.nytimes.com/2011/03/11/what-were-reading-137/#more-49313


Wine Virtuosity - 10.03.2011 - ERSE 2009 Tenuta Di Fessina



On the wineblog Wine virtuosity two posts have been published about our wines LAENEO and ERSE from Tenuta di Fessina.

“Sicilian wine adventures" written by Niklas Jörgensen, and recommended by Eric Asimov in the NY Times:

http://dinersjournal.blogs.nytimes.com/2011/03/11/what-were-reading-137/#more-49313


"Sicilian wine adventures – Part 3; Nerello Cappuccio
On March 10, 2011
I don’t force myself to be different and like wines no-one never heard of – or tasted. I just can’t help it but limited production wines seem to suck in my direction whatever I click on.
In this case it is a recently started company in Sicily that got my attention. Tenuta di Fessina. Two of their standard wines (which are everything but standard) are probably the best wines I’ve had this year – if the quality price ratio should be taken into consideration.
First out, the seducing Nerello Cappuccio called Laeneo. An oddity. There’s only 1,800 bottles made of this one and if you’re into Etna it is a must buy. Vines planted in 1970 at around 900 meters above sea level. It seems the Cappuccio is a bit more difficult to cultivate than the Mascalese and the grape was almost extinct some decades ago. As with the Mascalese the Cappuccio also has thin skin and high acidity. The tannins are not as compact in the Cappuccio though.

2009 Laeneo Nerello Cappuccio, Tenuta di Fessina, Sicily, 90-91
Pale red color. Youthful aromas almost reminiscent of a high class Beaujolais Gamay. Right from the start the wine has caught your attention. Wet rocks in abundance, red sour cherries, wild strawberries, flowers and a note of licorice and clove. Just lovely.
On the palate it has that coolness that is so delightful. Red dry berries, spices and wet rocks. Fine balancing acidity and soft mature tannins. Refreshing taste and pure finish. This speaks directly to your heart!

Sample from Der Wein Weber. Retails at EUR 14,95.

Sicilian wine adventures – Part 4; Tenuta di Fessina
On March 11, 2011
Quick recap of the last post. Nerello Cappuccio doesn’t enjoy the same popularity as the Mascalese grape, something that can be seen in the local Etna DOC which states a minimum of 80% Mascalese, up to 20% of Cappuccio or 10% of other local varieties. However, the Mantiddatu Niuru, the Sicilian name for the Cappuccio grape, deserves more than 20 per cents attention, so do your share to track down wines such as the Laeneo from Tenuta di Fessina.
Cappuccio by the way, comes from the mantle shaped leaves the Nerello possesses. Origin is unknown when it comes to both Nerello Mascalese and Cappuccio. Greece has been pointed out as a potential derivation but that stops at speculations. However, there is no doubt we’re talking about two different grapes with some similarities but also differing poliphenolic characters. The reason for blending the grapes seems to be due to a fine match of flavors and aromatics. Perhaps the fact they harvest around the same time helps as well?
Nerello ripens late – and taking the high-altitude sites into consideration – that means mid-October and sometimes even first in November. Thin skin, plenty of acidity and generous amounts of aromas. Does it sound like a Pinot?
Back to Tenuta di Fessina. Founded in 2007 and owned by Silvia Maestrelli and her her husband Roberto Silva together with Federico Curtaz. The true Italian wine geeks might recognize Curtaz. He worked for Angelo Gaja before starting his own consultant company. Then, in 2007, Fessina was bought and as for so many of us, the Nerello vines has been a true discovery for him.
Silvia is also a winemaker having her background in Tuscany – at Villa Petriolo.
Besides the few vines of Nerello Cappuccio, Fessina are in possession of some Nerello Mascalese’s averaging 80 years of age. There’s also Nero d’Avola, Chardonnay and Carricante. There’s 8,000 bottles of the Cru Nerello – Musmeci. Worth finding. Oh yes, for those who like glasses there are three of them in the Gambero Rosso.

Tasting note on the 2009 Erse, Tenuta di Fessina, 90-91 p
A blend of Mascalese and Cappuccio. There are 16,000 bottles of this one. Vines planted back in 1950 with an density of 8,000 vines/hectare. Yield is 80 q/ha. Fermentation in stainless steel. Spontaneous malo fermentation.
This is absolutely gorgeous! Just as with Pinot you’re amazed such a pale wine can deliver tonnes of seducing aromas. It’s floral and oozing of wet rocks, red cherries and oriental spices. Young, full of life and yet great harmony already. No doubt this is high-altitude wine.
On the palate it’s lots of red berries, licorice, wet rocks, spices and tickling acidity. The tannins are more distinct in the Erse compared to Laeneo; a bit green but that just adds excitement and suits the wine. Lots of fruit. Lots of. Pure elegance on the finish. Where have you been all my wine drinking life beautiful?

Bought here at EUR 14,95. Serve the wine a bit chilled, like a Pinot, and preferably with fat dishes, lots of pancetta or just enjoy it on its own.

Check out the website/blog run by Silvia.

Erse, il richiamo del sorgere del sole e della rugiada all’Alba. L’azzurro della goce della rugiada. L’azzurro del cielo dell’ Etna".

mercoledì 2 marzo 2011

LAENEO 2009 della Tenuta di Fessina su Il mio vino di marzo, "Speciale Sicilia"


Laeneo. Dioniso attenua la sua inquietudine bevendo vino giovane nelle brume di gennaio. Al crepitio delle braci, nella sera, vino e carne si fan sangue e sentimento, forza interiore, coraggio davanti al nascere del tempo nuovo.


IL MIO VINO di marzo dedica un ampio speciale alla Sicilia e alle terre fertili del Vulcano, l’Etna, “la montagna delle montagne”. Dettagliato e suggestivo il racconto che fa la rivista della provincia di Catania, dove si trova la nostra Tenuta di Fessina.

IL MIO VINO - Marzo 2011 - Speciale Sicilia

Tra i vini degustati per i lettori de IL MIO VINO, il nostro Nerello Cappuccio in purezza Laeneo, annata 2009, dedicato alle feste dionisiache nell’antica Grecia.

“Già produttrice in Toscana, nel 2007 Silvia Maestrelli decide di scommettere sul vino siciliano. Nasce così, in un vecchio palmento circondato da sei ettari di vigneti a 650 slm, la Tenuta di Fessina, subito affermatesi per i suoi vini di grande qualità.
COME E’ IL VINO.
Rosso rubino ravvivato da riflessi porpora brillanti. I profumi richiamano la liquirizia e sentori speziati di noce moscata. Si avvertono in modo evidente anche note fruttate di amarena. Molto fresco in bocca, grazie alla buona acidità, si caratterizza per una piacevole nota tannica che lo rende vinoso. Di buona persistenza, sul finale richiama la frutta appena matura.
DA PROVARE CON.
Vino rosso giovane e molto fresco, il “Laeneo” si presta ad abbinamenti inaspettato. Ottimo con primi piatti di pesce, come i tagliolini con i ricci e i frutti di mare., sta bene anche in accompagnamento a secondi carne più impegnativi, come la bistecca alla fiorentina”.



IL MIO VINO - Marzo 2011 - Laeneo Della Tenuta Di Fessina

Gli amici della Tenuta di Fessina potranno assaggiare il nostro nuovo IGT Sicilia "Laeneo" 2009, insieme all'intera linea siciliana e ai toscani di Villa Petriolo, al Padiglione Sicilia_stand B24 del Vinitaly: vi aspettiamo!



The March issue of IL MIO VINO is dedicated to Sicily and the fertile land around the mount Etna, “la montagna delle montagne”.

Among the wines tasted for the readers of IL MIO VINO, Tenuta di Fessina's "Laeneo", vintage 2009, 100%Nerello Cappuccio, dedicated to the Dyonisus feasts of ancient Greece.

“Already wine producer in Tuscany, in 2007 Silvia Maestrelli decided to beat on Sycilian wine, creating Tenuta di Fessina. She bought a XVIII century palmento made of lava stone, which overlooks 80 years old vineyards, 17 acres of Nerello Mascalese vines. "

THE WINE.
Ruby red with bright purple nuances. Aromas of liqorice, spicy of clove and fruity of cherries. Fresh in the mouth, thanks to its good acidity, with pleasant tannins. With a good persistence and a final of ripe fruits.

Young red, fresh wine, the “Laeneo” can have unusual pairings. Excellent with pasta dishes with fish but also with meat like bistecca alla fiorentina”.


Scheda tecnica LAENEO 2009 _ Tenuta di Fessina

sabato 22 gennaio 2011

I vini della Tenuta di Fessina e Villa Petriolo all'Enoteca "Le due sorelle". Il prossimo 16 febbraio a Messina



Quando la nonna veniva a trovarci, c’era un momento in quelle giornate che ricordo benissimo. Prendeva dallo scaffale il libro di fiabe, si metteva seduta su uno sgabello minuscolo, esattamente a metà strada fra il letto mio e quello di mia sorella. Poi inforcava gli occhiali e sfogliava il libro, avanti e indietro,frrrr … frrrr …, facendo finta di cercare una nuova fiaba da raccontare. Tutte le volte ci mettevamo a strillare '… vogliamo quella delle due rose sorelle!’. Lei per scherzo diceva che non c’era, che era sparita, inventando quelle piccole bugie che si raccontano ai bambini quando non vogliono andare a letto. Ricordo benissimo quel suo modo di iniziare il racconto con una filastrocca, di come la sua voce si faceva morbida …
‘Questa è la fiaba di due rose sorelle, una bianca, una rossa, gentili e belle … accolgono in casa un orso silvano … aiutano anche uno gnomo villano … trovano sempre la giusta mossa, sono Rosabianca e Rosarossa …’.



Chissà quanta parte ha giocato questa fiaba nella mia storia personale e nella volontà di produrre vino, nel posto che ci vide bambine, di come, in effetti, una di noi due fosse Rosabianca e crescesse più quieta, silenziosa e amasse i colori dell’inverno, mentre l’altra fosse Rosarossa, più vivace, sempre pronta ad accendersi e amasse i colori forti dell’estate.



Mercoledì 16 febbraio, dalle ore 20.30, l’ Osteria-Enoteca Le due sorelle di Messina ospiterà una degustazione dei nostri vini della Tenuta di Fessina, alle pendici dell’Etna, e di Villa Petriolo, la nostra azienda vinicola toscana, a Cerreto Guidi (Firenze), sulle colline del Montalbano.

La cantina de “Le due sorelle”, ricca di oltre cinquecento etichette, è rappresentativa di tutte le regioni italiane e di molte straniere: vi si trovano i grandi vini tradizionali, ma anche realtà locali e poco conosciute, i supertuscans, ma pure piacevoli vini di facile beva. L’Osteria - Enoteca “Le due Sorelle”, inaugurata nel marzo 1995, rappresenta l’evoluzione spirituale cittadina del mitico bar ristorante Puntazzo, che Riccardo e Renato Orlando aprirono nel 1981 a Ginostra, nell’isola di Stromboli. L’originalità dei piatti, la vastità della carta dei vini, la cordialità informale del servizio sono la caratteristica di questa importante realtà della ristorazione messinese.

In un’ottica di ricerca continua delle particolarità enologiche italiane che contraddistingue la passione dei gestori de “Le due sorelle”, i nostri prodotti saranno protagonisti di una serata dedicata alla poesia del vino.




In assaggio dalla tenuta toscana il Chianti DOCG Rosae MnemoSis 2008, nato dal vigneto delle rose, in memoria della fiaba delle due rose sorelle che la nonna raccontava a me e mia sorella Simona prima di andare a letto, a testimonianza di un amore per la terra che affonda le radici in una forte tradizione familiare.




Dall’azienda vinicola etnea Tenuta di Fessina, l’Etna DOC Il Musmeci 2007, ottenuto dalle viti secolari di Nerello Mascalese, e l’ultimo nostro nato in Sicilia, Laeneo, Nerello Cappuccio in purezza dedicato alle feste dionisiache dell’antica Grecia, annata 2009.



INFO LE DUE SORELLE:
Osteria con Cucina Enoteca - Piazza Municipio, 4 Messina Tel. 09044720 - http://xoomer.virgilio.it/lore622/leduesorelle/

UN ROSAE PER TE Ricette Speciali Di Donne Speciali

lunedì 19 luglio 2010

Toscana e Sicilia unite nel bicchiere. Le interviste video di Antonio Carreca allo Shalai Restaurant di Linguaglossa

Da Allo Shalai Restaurant


L'Eco delle Aci diffonde on line un esaustivo e curatissimo reportage sulla nostra serata di degustazioni allo Shalai Restaurant di Lunguaglossa, dove gli amici Luciano e Leonardo Pennisi hanno inaugurato il ciclo di serate dedicate ai produttori proprio con i nostri vini di Villa Petriolo e Tenuta di Fessina. Siamo onorati di aver avuto l'opportunità di ambientare in questo splendido scenario all'ombra dell'Etna l'ennesima tappa della promozione "in tandem" dei territori da cui i nostri vini nascono....



Tra i nostri graditissimi ospiti, il giornalista Antonio Carreca, che ha raccontato, nell'articolo de L'Eco delle Aci appena pubblicato, con video e foto, l'incontro conviviale allo Shalai.

"Sicilia-Toscana, andata e ritorno.
Un viaggio continuo, fatto con impegno, sacrificio e tanta, tanta passione.
Due grandi regioni riunite in un grande amore, quello che Silvia Maestrelli nutre nei confronti del vino e della terra che lo produce.
Un amore che viene continuamente alimentato e che cresce sempre più.
Un amore che Silvia, donna del vino, racconta di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno; a modo suo. Col nettare che produce e che presenta con orgoglio.
Il 12 luglio scorso i vini di Villa Petriolo e quelli della Tenuta di Fessina, per la prima volta tutti insieme, sono stati presentati ufficialmente in Sicilia, a Linguaglossa, sull’Etna.
Un evento importante, celebrato nell’elegante e suggestiva cornice dello Shalai Resort, altra “storia” di passione e sacrificio scritta questa volta da Luciano e Leonardo Pennisi. (...)"

(Antonio Carreca)

Grazie infinite a tutti i nostri ospiti e ad Antonio Carreca per la cura con cui ha riportato questa serata per noi così importante.





L'Eco Delle Aci - 18 07 2010 - Toscana e Sicilia Nel Bicchiere

lunedì 5 luglio 2010

I vini di Tenuta di Fessina e Villa Petriolo in degustazione il 12 luglio 2010 allo Shalai Resort di Linguaglossa, Catania



Si prepara un evento importante per i vini di Tenuta di Fessina e Villa Petriolo in terra siciliana: a Linguaglossa, nei bellissimi ambienti dello Shalai Resort, degustazione di tutti i nostri vini il 12 luglio alle ore 20.30.


Curerà la presentazione della serata il giornalista e degustatore Luigi Salvo.



Posti disponibili: 40. E' necessaria la prenotazione.

INFO presso:
SHALAI RESORT - Restaurant
via guglielmo marconi 25 | 95015 linguaglossa | ct | italy
tel. +39 095 643128 | fax +39 095 647508
resort@shalai.it | direzione@shalai.it
www.shalai.it




Sontuoso il menu della serata, con le raffinate interpretazioni finger-food dello Chef Giovanni Santoro.


Si inizia con lo Chardonnay in purezza della Tenuta di Fessina SE 2009, abbinato a PIACENTINO ENNESE FRITTO IN TEMPURA CON ASPIC AL POMODORO VERDE E BASILICO.

Sul MILLEFOGLIE DI PASTA CROCCANTE CON CARPACCIO D'OCA AFFUMICATA AL TIMO E ROSA DI MELONE GIALLO IN GUAZZETTO PROFUMATO il nostro Canaiolo al 100% di Villa Petriolo L'Imbrunire 2009.


ERO 2009 (nero d'avola in purezza) accompagnerà ARANCINETTO DI QUAGLIA FRITTO ALLE ERBETTE CON SUO OVETTO SODO SU CANAPE' DI FROLLA SALATA AL PISTACCHIO.



Si prosegue col nuovo LAENEO 2009 (nerello cappuccio in purezza della Tenuta di Fessina) e CARNAROLI AL FIORE DI ZUCCHINA E CAPOCOLLO CROCCANTE CON MANTECATURA AL TALEGGIO FRESCO.

Laeneo 2009, appena imbottigliato nella tenuta in Contrada Rovittello in sole 1.800 bottiglie, è dedicato a Dioniso.

Da Imbottigliamento 2010 nella Tenuta di Fessina

Laeneo. Dioniso attenua la sua inquietudine bevendo vino giovane nelle brume di gennaio. Al crepitio delle braci, nella sera, vino e carne si fan sangue e sentimento, forza interiore, coraggio davanti al nascere del tempo nuovo.



Il Chianti Villa Petriolo 2008 (Sangiovese e Colorino) con TORTELLO DI PASTA FRESCA RIPIENO CON MUSSE DI MELANZANE PERLINA,PETALI DI POMODORINI AL BASILICO E BRICIOLE DI RICOTTA SALATA.

L'Etna DOC ERSE 2008 (Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio) con ZUPPETTA FREDDA DI POMODORINI E ARANCE,CON CORNUCOPIA DI PANE ALLE OLIVE E RICOTTA AL FORNO.

Il Chianti Rosae Mnemosis 2008 (Sangiovese in purezza) ad esaltare il CARPACCIO TIEPIDO DI VITELLINA AFFUMICATA AL ROSMARINO CON TAGLIATELLE DI VERDURE CROCCANTI E VINAIGRETTE ALL'AGRODOLCE.

FILET MIGNON DI MAIALINO NERO DEI NEBRODI IN CROSTA DI FRUTTA SECCA SU TORTINO DI PATATE E CIPOLLE ROSSE e l'Etna DOC Il Musmeci 2007 (Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio).



IGT Toscana Golpaja 2006 (Sangiovese e Merlot) con SCALOPPA D'ANATRA SCOTTATA AL BURRO PROFUMATO CON RIDUZIONE DI ACETO BALSAMICO INVECCHIATO 12 ANNI E MISTICANZA ALLE ERBETTE DI CAMPO.

Per finire, Vin Santo del Chianti Villa Petriolo 2004 (malvasia, trebbiano, san colombano) e BAVARESE GHIACCIATA ALLA MENTUCCIA FRASCA E VANIGLIA, CON CIRCONFERENZA DI FROLLA AL CIOCCOLATO MODICANO E GOCCE DI MIELE ALL'ARANCIA ROSSA.



Sarà una serata importante per le nostre due aziende, la toscana Villa Petriolo e Tenuta di Fessina sull'Etna. Ambientata in una location suggestiva, una presentazione di tutta la nostra produzione nella meravigliosa terra di Sicilia...
Vi aspettiamo con grande piacere.