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sabato 25 dicembre 2010

Un Natale di abbracci vitali...


Io ho quel che ho donato.
Gabriele D'Annunzio


Un grande "abbraccio vitale" a tutti gli amici di DiVINando per questo Natale che vi auguriamo dei più sereni!


In dono sotto l'albero, il pensiero delicatissimo di Michele, vincitore del terzo premio del concorso letterario di Villa Petriolo 2010, che ha dipinto meravigliosamente, insieme alla figlia, le nostre scatole di Golpaja. Abbracci&colori a tutti!

martedì 24 giugno 2008

divinando con la rugiada delle streghe...


Stamani vi siete bagnati il viso con la rugiada delle streghe? Io l’ho fatto....


La notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, è una notte molto speciale.

Si dice che sia la notte più propizia per leggere il futuro e raccogliere erbe officinali che, per il solstizio d’estate, sono particolarmente cariche di aromi e vitalità.
Sin dal Medioevo, in questa notte, le streghe si davano appuntamento sotto ad un noce, sotto al quale officiavano i propri riti magici. Con i frutti di quest’albero, raccolti ancora verdi e umidi di rugiada alla mezzanotte della notte di San Giovanni, ci si preparava poi il Nocino, un liquore che avrebbe offerto protezione nei momenti più duri dell’anno che seguiva. La mattina del 24 giugno, poi, si raccoglieva la “guazza di San Giovanni", a cui si attribuiscono da sempre doti magiche: durante la notte il Sole sposa infatti la Luna, connubio dal quale nascono fluidi benefici. L’acqua di San Giovanni, garantisce il sapere contadino, cura le malattie della pelle e favorisce la fecondità. Due i metodi per raccogliere i benefici di questa notte magica: si può stendere un lenzuolo sull'erba la sera del 23 giugno; la mattina dopo si ritira e si strizza, mettendo l'acqua in un recipiente. Altrimenti, la mattina del 24, passeggiando per i parti, ci si porta dietro un lenzuolo, che piano piano assorbirà la rugiada depositata sul verde. Altre soluzioni: la sera del 23 giugno, appena tramontato il sole, si mettono in una vaschetta tutti i fiori e le erbe odorose possibili e si versa l’acqua in un secchio, si mescola il tutto e si lascia riposare; per rendere ancora più potente l’influsso benefico, si può portare sotto la camicia un mazzo di erbe di San Giovanni. Tra i fiori utilizzati nella nostra zona spicca il giallo della ginestra...ma che non manchi l'iperico, o erba di S.Giovanni, l’erba delle streghe. I nonni raccomandano comunque di aggiungere quante più piante aromatiche possibili, protano, timo, salvia, basilico, maggiorana, noce, lavanda, rosa, alloro, finocchio selvatico, scotano, fiore di tiglio, caprifoglio...Necessari assolutamente lavanda, iperico, mentuccia, ruta e rosmarino.


"...oggi tutti pensano che le virtù che ha stiano nell'acqua che si prepara la sera prima con dentro almeno cinque tipi di fiore e che simette poi a serenà sulla finestra tutta la notte. Ma non è così...Io penso, oggi che conosco un pò le virtù delle piante, che tutto il beneficio venga proprio dal San Giovanni e dalle proprietà infinite che ha la guazza di quella notte...C'era anche un'altra cosa che si poteva fa' in quel giorno miracoloso. Infatti dopo che tutti s'erano lavati, l'acqua che avanzava veniva subito presa da noi ragazzine e si metteva dentro a una brocca di vetro. Quando poi il giorno sonavano le campane pe' la messa, s'usciva di casa co' la brocca d'acqua e dopo ave' preso un ovo si rompeva e la chiara si buttava nell'acqua, pii si lasciava al sole e s'andava a messa. Quando si tornava, si correva subito a guarda' nella brocca e che tu ci creda o no la chiara aveva preso una forma, che poteva esse' un qualunque attrezzo. Da una zappa a una barca, da una mestola da muratore a un cocchio, e proprio dalla forma dell'oggetto che la chiara d'ovo aveva preso si poteva capi' il mestiere che faceva il ragazzo che poi ci avrebbe chiesto in moglie e che noi si sarebbe sposato. A questo punto, si sapeva il mestiere che faceva, ma non si sapeva da che parte abitasse, allora bisognava cerca' nell'erba una santalucia, quando si trovava si prendeva in mano e s'alzava il dito indice in aria. La santalucia s'arrampicava su' pel dito e quando arrivava in cima, volava in una direzione. Quella era la direzione..."


da: "Delle erbe della magia. Cure e rimedi nel sapere popolare", a cura di Maurilio Boni, Daniele Lamioni, Fabio Dei, Nicoletta Basili, Chiara Romano, Edizioni Effigi, Arcidosso (GR), 2008

mercoledì 4 giugno 2008

la magia del tempo che passa...a Villa Petriolo


Il tempo che trascorre lascia segni indelebili sui volti, sulle colline, sui giochi dei bambini, sugli attrezzi di lavoro... I segni sono storie.
E’ il ricordo di ciò che è stato, di chi è passato di qui... ed il passo genera simboli, che le ore del giorno trasformano in altri, che ognuno di noi, in prima persona, poi vive...

giovedì 10 aprile 2008

all'imbrunire...parole e sogni di un amico per Rosae Mnemosis

Devo assolutamente pubblicare questo post che l'amico Morrison ha dedicato al Rosae Mnemosis.....

[....La bottiglia, ormai privata del suo prezioso contenuto, si concede immobile a futura memoria, sento ancora il sapore al palato, forte, deciso e al tempo stesso vellutato e denso di frutti di bosco, così lo percepisco io, perso nel suo colore, rigiro il calice tra le mani, osservo controluce, il profumo avvolgente permea lo spazio e le narici, timida preda di infinite sensazioni, quattro mesi di gestazione, di attese, di aspettative, emozioni, l'abbinamento col cibo giusto e la ricchezza dei commensali, il medaglione di filetto e la medaglia al Rosae, il maestro pontifica e discerne, il professore non molla mai il bicchiere, io mi gusto la scena e il mio Mnemosis. Il piacere dell'istante e il ripetersi nel tempo disperato della dissolvenza, serberò il ricordo, dimenticherò, sarà inevitabile viaggiare.

Muti segni fendono l'aria, pioggia sullo sfondo e su quelli che sembrano occhiali, ho un compito da eseguire, ho messo da parte le sigarette, già mi vedo respirare meglio, riverso l'ansia sulla cioccolata e sento una nuova energia, primavera, crema gialla, panna e fragoline, un classico di tutti i miei compleanni. Il maestro mi ha mandato qualcosa, il tempo ritrovato, la fine della fuga, le vocali che in seconda battuta si alternano e del bisogno atteso e invano.
Adesso è tempo d'imbrunire.......]


Grazie Morrison....adesso è il tempo di Imbrunire....

domenica 17 febbraio 2008

la toscana ed i suoi prodotti



Ho trovato su YouTube questo video molto bello sui tesori enogastronomici della mia amata Toscana, ed ho pensato di pubblicarlo su diVINando anche per far conoscere a chi ancora non lo sapesse, le meraviglie di questo territorio in cui i nostri vini vengono prodotti con amore e passione. .... buona visione !

giovedì 7 febbraio 2008

Bellissimi incontri grazie a diVINando

Un po' di tempo fa ho avuto modo di incontrare attraverso un commento pubblicato su diVINando, Maurizio alias Morrison che, incuriosito dal Rosae Mnemosis mi chiedeva dove avrebbe potuto comprarlo a Palermo. A questa domanda però, non ho potuto far altro che rispondere che attualmente non eravamo ancora presenti su quel territorio, ma che se avesse voluto avrei provveduto ad inviargliene una bottiglia....e questa è la simpatica avventura della bottiglia di Rosae Mnemosis a Palermo, per incontrare Maurizio ..... grazie Maurizio, è stata un bellissima avventura !!!


La mia piccola odissea per il Rosae Mnemosis



Tutto comincia quando chiedo alla gentilissima Silvia dove trovare il suo vino qui a Palermo, purtroppo non è ancora distribuito, è la sua pronta risposta, così come pronta è l'offerta di inviarmene una bottiglia, sorpreso e stupito, ma non tanto, accetto di buon grado, poi le festività natalizie, il mio viaggio a Barcelona.
La sera del 17 gennaio trovo un biglietto arancione nella buca delle lettere, qualcuno ha provato a consegnarmi un misterioso pacco celere... rifaranno il tentativo, così dice il biglietto, la sera successiva un altro biglietto dello stesso colore si materializza nello stesso posto del primo, stavolta non c'è scritto nulla, nè data, nè indicazioni di sorta, ricordando altre consegne e considerando il week-end di mezzo designo il lunedì successivo per il ritiro.

Lunedì 21, alle 14:30, appena uscito dall'ufficio, pur non sapendo affatto dove recarmi, mi dirigo all'ufficio postale più vicino a casa, l'impiegato rigira tra le mani i due biglietti, con aria sconsolata e rassegnata mi comunica che loro ancora il pacco in questione non l'hanno ricevuto, sarà meglio riprovare domani... mmmmmm.

Martedì 22, stavolta alle 13:30 sono all'ufficio postale, c'è una donna allo sportello, che con aria ancora più sconsolata del primo mi dice che francamente non sa come aiutarmi, un collega zelante prova su internet, alla ricerca del pacco perduto... scopro così che il servizio di posta celere in realtà è affidato ad una non meglio identificata società di cui le poste si servono, l'impiegata comincia a recitare una triste litania: l'azienda non è più quella di una volta, si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le mezze stagioni ribadisco io e finalmente ottengo un numero di telefono al quale rivolgermi o in subordine l'indirizzo della società, si, diavolo, però la stessa non si trova a Palermo, bensì a Villabate, comune limitrofo, però considerando che io vivo esattamente dall'altra parte e ci saranno almeno venti chilometri di distanza propendo per il telefono.

Ore 15:30, ho appena finito di pranzare e decido di chiamare la ditta di spedizioni, voce registrata, musica di sottofondo e segnalazioni varie su numeri di telefono a pagamento, sito web, ecc... penso che siano in pausa pranzo (ma quanto dura la pausa pranzo?). Sul famigerato "pizzino" arancione scorgo un numero verde, lo compongo fiducioso, call center delle poste, niente da fare, il tipo ci prova ma non cava un ragno dal buco, comincio a disperare, internet, trovo la società, digito il mio bel numero di spedizione, risulta che il pacco proviene da Empoli e che hanno provato varie volte a consegnarmelo...nessuna indicazione sul da farsi, provo una poco credibile operazione di contatto con la quale dovrei ricevere notizie in merito via sms o e-mail... attendo, intanto provo le pagine gialle e comincio a chiamare tutti i numeri esistenti, la solita musica, gli operatori sono occupati ma se voglio posso provare un numero a pagamento per soli 15 centesimi al minuto e tra l'altro senza scatto alla risposta... decido che forse è il caso di provare la macchinetta mangia soldi, come prevedevo, digitare uno se..., digitare due se..., il tempo scorre inesorabile e nessuno mi risponde, il mio cellulare è muto e la mia casella di posta sta facendo la muffa.
17:36 sono in auto, dopotutto sono soltanto venti chilometri, dimentico delle targhe alterne e della chiusura improvvisa del parco della Favorita che generano il caos... guardo mestamente le cifre digitali sul cruscotto, tra l'altro non conosco nemmeno l'esatta ubicazione della famigerata società... il tempo non aspetta ed io sono bloccato nel traffico, 17:59 mi dico che posso farcela, mi guardo intorno, la gente sembra rassegnata, sto ascoltando la radio, non sono abituato al traffico e cerco di non pensarci, d'improvviso mi sbuca davanti un furgoncino bianco, la scritta laterale mi sembra di conoscerla, ma sì è proprio un furgoncino della ditta che sto cercando, in un lampo il colpo di genio, sono già le 18:28, ho letto nel sito che le consegne si effettuano sino alle 19:00, se uno più uno fa due, il tipo ha finito le consegne e sta rientrando in sede... lo seguo molto fiducioso.
Sono talmente convinto del fatto mio che non mi accorgo che invece il furgoncino gira per una traversa laterale , continuo a seguirlo, e dopo dieci minuti capisco che sta tornando in città, diavolo, mi prende la disperazione, sono costretto ad invertire il senso di marcia e ricominciare quasi da zero.
Mi dico che non ce la farò, ecco Villabate, cerco la stazione ferroviaria nei cui pressi dovrebbe essere ubicata la ditta, mi fermo e chiedo ad un passante, stazione ferroviaria qui a Villabate? Non esiste più da anni... o porca miseria, e adesso? Però la stazione di Villabate in realtà è quella di Ficarazzi dice lui... ok, va bene, ma come la raggiungo???? Sempre dritto, la prima a sinistra, poi subito a destra, il ponte, il semaforo giallo intermittente, poi subito a destra e sempre dritto, facile a dirsi... ma lei sa per caso dove si trovi la via Picasso? Anche da morto vieni a tormentarmi, è davvero un destino infame il mio.... ma questa è tutta un'altra storia... 18:48, seguo le indicazioni, e neanche a dirlo, mi perdo, la lancetta del serbatoio punta pericolosamente verso lo zero... anche questa, non ho certo il tempo per fermarmi ad un distributore.
Il vecchio che vende ortaggi e frutta per strada mi dice che non è della zona, leggo Ficarazzi su un cartello e mi fiondo, comincio a sentire l'istinto prendere il sopravvento, non so nemmeno dove mi trovo, ma sento che sono nella direzione giusta, 18:57, cavolo, cavolo, non mi chiuderanno sul naso, vedo una traversa più larga, guardo la targa stradale, e il mio volto s'illumina, Via Pablo Picasso, eureka! Entro trafelato nell'ufficio, 18:59, bingo! L'impiegato guarda il suo orologio, penso mi voglia buttare fuori, ma deve aver notato la mia aria contrita e disperata, prende i miei biglietti arancioni e sparisce, l'attesa si prolunga e già penso che del pacco non ci sarà traccia... finalmente un altro impiegato mi chiama per nome con in mano una busta, ci dispiace per il contrattempo, si è trattato soltanto di un errore, le hanno lasciato degli avvisi sbagliati... si, ok, ma il pacco c'è? Si, si, quello si, uff, le ultime perplessità svaniscono, una firma e finalmente entro in possesso del tanto agognato oggetto del desiderio, non oso aprirlo, lo adagio sul sedile della mia auto, una targhetta sbiadita recita Villa Petriolo, è lei, si, è lei, la mia bottiglia di Rosae Mnemosis, mi sento felice come un ragazzino e fumo una sigaretta liberatoria.
19:49 casa, finalmente, apro la bella scatola, la bottiglia è sana ed avvolta da una carta in cui si legge di fiabe raccontate, di sorelle, di rose, di desideri, di conquiste.
Grazie Silvia, il primo passo è stato immortalare la bottiglia a cui farà seguito, chiaramente, la degustazione, credo che sceglierò l'abbinamento con il filetto all'arancia e pepe rosa di Bian.

venerdì 21 dicembre 2007

La leggenda della Rosa di Natale




La figlia piccola di un pastore era intenta ad accudire il gregge del padre in un pascolo vicino Betlemme, quando vide degli altri pastori che camminavano speditamente verso la città. Si avvicinò e chiese loro dove andavano.
I pastori risposero che quella notte era nato il bambino Gesù e che stavano andando a rendergli omaggio portandogli dei doni.
La bambina avrebbe tanto voluto andare con i pastori per vedere il Bambino Gesù, ma non aveva niente da portare come regalo. I pastori andarono via e lei rimase da sola e triste, così triste che cadde in ginocchio piangendo.
Le sue lacrime cadevano nella neve e la bimba non sapeva che un angelo aveva assistito alla sua disperazione. Quando abbassò gli occhi si accorse che le sue lacrime erano diventate delle bellissime rose di un colore rosa pallido. Felice, si alzò, le raccolse e partì subito verso la città.
Regalò il mazzo di rose a Maria come dono per il figlio appena nato.
Da allora, ogni anno nel mese di dicembre fiorisce questo tipo di rosa per ricordare al mondo intero del semplice regalo fatto con amore dalla giovane figlia del pastore.

lunedì 10 dicembre 2007

Uno splendido week end a Villa Petriolo



Giorni di festa per la mia grande famiglia. Tutti riuniti, allegramente insieme a Villa Petriolo…..

Personaggi e ruoli:

Mamma Giovanna: sempre in cucina, a sfornare deliziose pietanze
Il mio amore, mio marito Roberto: al mattino sportivissimo: jogging e mountainbike , alla sera “bistecchiere”, tutto rosso in faccia, a cuocer bistecche fiorentine sulla brace ardente del camino
La sorellina Simona:la scrittrice di casa, persa a fantasticare su chissà quale avventura o assorta nella lettura di improbabili libri
La suocera: Franca, signora milanese
I nipotini del cuore: Margherita e Leonardo, due angioletti biondi, la prima di temperamento vivace ed aggressivo, dolce e pacato il secondo
Mia figlia: la mia piccola adorata principessa LAV, labbra di rosa e occhi profondi

Intorno a noi serenità, allegria, gaiezza……..

I bambini: in cucina con la nonna i tre piccoli chef di Ratatouille , nell’orto di Giorgio a raccogliere l’insalata per la cena, nel bosco a cercare “ l’orso silvano e lo gnomo villano” come nella fiaba delle due rose sorelle Rosabianca e RosaRossa .
Poi tanti amici:Livio amico storico del papi, ospite d’onore a Petriolo, in quanto può vantarsi di essere stato il primo a dormire a Villa Petriolo il giorno in cui mio padre acquistò la proprietà, nel lontano 1963. Raccontano di aver dormito insieme nel salone….
Attilia, la cugina di mio padre, ottima cuoca ci ha fatto sognare con una buonissima torta di mele che abbiamo gustato accompagnandola con il nostro Vin Santo.
Ulrike Borrelli e le sue due amicone bionde, la moglie di un nostro distributore tedesco, ottime forchette, aperte e ridenti nonostante il nordico aspetto
L’incontro con la fantastica Miky , con la quale per mesi ho comunicato tramite “Divinando”, grazie è stato un bel pomeriggio.
Ma i veri protagonisti sono stati i miei vini degustati davanti a dei meravigliosi tramonti rossi…indimenticabili

domenica 14 ottobre 2007

ancora siciliana.....

Sabato 6 ottobre u.s. per molti di voi è stato un giorno qualsiasi
mentre la mia mamma e Salvatore Quartarone festeggiavano il loro compleanno...
mentre la mia piccola Lavinia giocava con Angelica e Michele...
mentre a Villa Petriolo il Rosae Mnemosis 2007 si presentava incantenvole...
alle ore 16.00 del pomeriggio, presso lo studio del Notaio Saporita di Giarre, la Tenuta di Fessina è diventata MIA, di MIO MARITO e di FEDERICO

I ringraziamenti vanno al Sig. Ignazio Musmeci, a Marco De Grazia, a Salvo Foti e al fedelissimo Vincenzo Ceraulo...e perchè no! Alle fantastiche brioches al pistacchio del Blu Moon..

e come vero atto d'amore per l'Etna per carpirne la bellezza e la sua autenticità, il suo fascino e la sua fortissima capacità di attrazione ... "i vigne di Fessina" raccontata da Federico Curtaz

sabato 4 agosto 2007

tramonto a Menfi



Continuare ad emozionarsi per i colori della natura, restare estasiati da quello che ci offre in tutte le sue manifestazioni.....vini compresi.
Questo meraviglioso tramonto a Menfi, donatomi da un amico, lascia senza parole........ grazie Federico

mercoledì 1 agosto 2007

sai cosa significa essere un cigno?

Scivolare come un sogno sulla superficie liscia del lago e non andare mai a riva.
Sulla terraferma, dove camminano i più, il cigno è goffo, un volatile qualsiasi.
Deve rimanere là, sul lago, silenzioso, bianco e maestoso!
Essere un uccello, ma non volare mai.
Conoscere un canto, ma poterlo intonare solo al momento della morte...

giovedì 12 luglio 2007

Villa Petriolo .... sogno di una notte di mezza estate



L'altra sera mi trovavo all'aperto, fuori dalla cantina a Villa Petriolo.
Si respirava un'aria fresca portata dal vento che soffiava ripulendo il cielo dai nuvoloni, e guardando il cielo ..... diVINando, non ho potuto fare a meno di correre in casa a prendere la macchina fotografica per immortalare questa serata, splendida serata a Villa Petriolo.
Diciamo pure.....un sogno di mezza estate

lunedì 25 giugno 2007

grappoli di Malvasia in Sicilia...



Tornata dal viaggio in Sicilia, dove ho avuto modo di assistere alle Rappresentazioni Classiche al teatro greco di Siracusa grazie all'invito della splendida Carmela Pupillo, non ho resistito, ed ho fotografato questi grappoli di Malvasia.

martedì 12 giugno 2007

il martedì mattina...a Villa Petriolo

Dedicato al mio fiore preferito.....

Estate per te, fà ch'io sia
quando i giorni d'Estate si saranno involati!
La tua musica anche, quando il Caprimulgo e l'Oriolo - saranno andati
per sbocciare per te,
sfuggirò alla Tomba.
E sopra vi spargerò la mia fioritura
ti prego coglimi
Anemone
Il tuo fiore - per sempre!

Emily Dickinson

lunedì 4 giugno 2007

il lunedì mattina....

portami il tramonto in una tazza,
sommami le caraffe del mattino
e dimmi quante stilano rugiada.
Dimmi fin dove salta il mattino-
Dimmi fin dove dorme colui
che intrecciò e lavorò la vastità d'azzurro.

Scrivimi quante sono le note
tra i rami incantati
raccolte nell'estasi del nuovo pettirosso-
E quanti i viaggi della tartaruga -
E quante le coppe di cui l'ape si nutre,
baccante di rugiada!

E ancora, chi posò i moli dell'arcobaleno,
chi conduce le docili sfere
con vinchi di morbido azzurro?
E ancora quali dita rinsaldano le stalattiti,
chi conta le conchiglie della notte,
per vedere che non ne manchi nessuna?

Chi costruì questa casupola bianca
e così salde ne serrò le finestre
che al mio spirito non è dato di vedere?
Chi mi farà uscire un giorno di gala
e mi darà quanto occorre per volar via
più sfarzosamente di un re?

Emily Dickinson

giovedì 31 maggio 2007

la mia principessa....






Cosa di più immenso può esserci se non l'amore per i propri figli.
La più grande energia, e l'entusiasmo più smisurato te lo trasmettono i bambini.....
Il saggio di danza della mia piccola adorata principessa Lavinia, mia figlia di 4 anni .... la mia farfallina.

martedì 15 maggio 2007

Divinando,...il mio blog



Una notte ho deciso: voglio il mio blog, perche'?
Forse perchè ho voglia di scrivere i pensieri che ogni minuto attraversano la mia mente,
forse perchè ho voglia di trasmettere al mondo intero quello che provo per i miei vini,
forse perchè non ho mai amato le cose seriose,
forse perchè il mio motto è: lavorare divertendosi...
sicuramente perchè adoro raccontare il mio modo " way of life"
o, più semplicemente, perche' scrivendo io sto bene, con i miei capelli lunghi tirati su con una penna !

Il nome ? : divinando .....ovvero, l'arte di guardare fra le stelle alla ricerca di segnali divinatori...

Ispirata da una notte particolarmente stellata, mentre stanca da una giornata veramente intensa mi godevo una boccata d'aria sotto il porticato, a Villa Petriolo, assaporando le prime brezze primaverili che portavano i profumi intensi del glicine in fiore.