giovedì 26 giugno 2008

radice e pianta, nel meriggio...


Meriggio (1923) di Felice Casorati



“spogliarsi e prendere il sole nudo, diventando ...radice e pianta in una forra selvaggia”
Cesare Pavese Nudismo in Feria d’Agosto



Spogliarsi e prendere il sole nudi, una tentazione irresistibile in questi giorni di languida canicola.

Amo Pavese. Per lo scrittore piemontese il meriggio non è per forza un’ora precisa del giorno, piuttosto è un meriggio interiore, “un momento panico in cui dal distinto si accede all’indistinto attraverso una sorta di rito metamorfico”. In Pavese si trovano spesso immagini di abbandono sotto il sole.... “l’incombenza estatica del meriggio, che sospende lo spazio-tempo e apre all’irruzione del mitico-divino”. Ancora suggestioni per i nostri scrittori del concorso “I giorni del vino e delle rose"...

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