giovedì 26 febbraio 2009

l'ultimo nato a Contrada Rovittello...



...un vigneto di circa un ettaro di Nerello Mascalese. Le piccole barbatelle presto diventeranno grandi e ci regaleranno un signor vino, ne sono certa. Benvenuto Nerello!



Dal Nerello Mascalese ci si può aspettare un aroma varietale molto complesso, dalle note terpeniche fino a quelle di tabacco. Questo vitigno produce circa 70 q.li per Ha. Gli ettari di Nerello Mascalese oggi iscritti all'Albo dei vigneti Etna D.O.C. sono circa 220, di cui quasi la metà con oltre 30 anni d'età!



Alle falde dell’Etna il Nerello Mascalese si coltiva, infatti, da almeno quattro secoli: qui trova vantaggiose condizioni di equilibrio, principalmente a causa della scarsa profondità dei terreni agrari, l’ abbondante presenza di scheletro nella tessitura dei terreni, le alte densità di piantagione, l’altitudine piuttosto elevata.

Rovittello
, il nostro "cru" della Tenuta di Fessina, è un luogo tranquillo, a 650 metri sul livello del mare. Nell’ inverno rigido - siamo in montagna! - nevica di frequente. La primavera è fresca e piovosa, l’ estate calda e asciutta; in autunno, stagione lunga e tiepida, si presenta un’escursione termica notevole tra la notte e il giorno.



Sull’Etna, da contrada a contrada, la maturazione si differenzia molto, così come le pratiche colturali. Salvo Foti racconta che “l'esperienza ha ampiamente dimostrato che il sistema d'allevamento migliore per il Nerello Mascalese è quello tradizionale ed antichissimo ad alberello (2-3 branche per pianta con uno sperone portante due gemme) con alte densità di viti per ettaro (6.000/9.000 ceppi per Ha). Purtroppo l'alberello, anche se è ancora il sistema d'allevamento più diffuso sull'Etna, è destinato ad essere abbandonato da parte dei viticoltori, a causa degli eccessivi costi di lavorazione e la mancanza di manodopera. I nuovi sistemi d'allevamento, soprattutto la controspalliera, spesso non danno per il Nerello Mascalese dei buoni risultati qualitativi.”





2 commenti:

Antonio ha detto...

....
Forma e colore pur mancano al fior de la vite,

ma il grappolo, maturo, uomini e Dei ristora

Silvia, il nerello dell'etna è grandioso, la vera espressione enoica della Sicilia..non vedo l'ora che anche il tuo sia pronto.

E se mancasse manodopera per la vendemmia degli alberelli, non mutare coltivazione, fai piuttosto un fischio e si verrà...
In cambio, ovviamente, di un buon bicchiere di nerello, la sera

silvia ha detto...

Ho grandi aspettative, antonio, non te lo nascondo! grazie per la disponibilità...ti prendo in parola ;-))). E il vin non mancherà!!!!