venerdì 29 maggio 2009

Claudio Tesauro a LA FINESTRA SUL VIGNETO, il salotto del venerdì su DiVINando


Con il desiderio di rendere sempre più vivace e dinamico il confronto nel salotto virtuale di diVINando, ho pensato, da gennaio 2009, di aprire il mio blog ad interventi esterni, invitando amici, colleghi, appassionati di vino ed arte, a dire la loro sull’universo enoico, scambiandoci pareri e consigli. Stimolando la riflessione, muovendo l’ anima.

Il salotto dell’ultimo venerdì di ogni mese, dove accogliere le persone e, come in un autentico angolo intimo della casa, soffermarsi, rilassarci, parlare, godendo di un momento di familiarità.
Immagino di incontrare i miei ospiti sul divano del Biancospino, il mio rifugio qua nella Tenuta di Cerreto Guidi. Un appartamento ricavato nel pagliaio della Villa, dal quale lavoro al pc, rimesto la mia uva nel bicchiere, come un alchimista con i suoi alambicchi, e, da una grande finestra tutta vetro, osservo le vigne che degradano dolcemente a valle…

Torna a maggio, nello stile informale di DiVINando, La finestra sul vigneto: a conversare nel salotto del venerdì, con mio grande onore e piacere, Claudio Tesauro, “l’ avvocato dei bambini”, Presidente di Save The Children Italia Onlus.



Claudio Tesauro, 42 anni, avvocato, guida Save the Children Italia, onlus appartenente all’International Save the Children Alliance, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dell'infanzia. Esperto in diritto delle Comunità Europee, Claudio Tesauro è il coordinatore del dipartimento antitrust, comunitario e regolamentare dello studio Bonelli Erede Pappalardo, di cui è socio e fondatore. Laureatosi in legge, ha iniziato la professione di avvocato a New York dopo un master in diritto comparato presso la New York University. Successivamente si è trasferito a Bruxelles, presso la divisione “Competition” del servizio giuridico della Commissione Europea. Ha pubblicato diversi articoli di diritto comunitario e antitrust. Dal 2004 fa parte del Consiglio Direttivo di Save the Children Italia, che lo ha nominato Presidente. Nell'accettare l'incarico, Claudio Tesauro ha dichiarato: “Mi impegno ad essere l’avvocato di tutti i bambini. Difenderò e promuoverò con tenacia e passione i loro diritti, in linea con la missione di Save the Children, che dal 1919 lotta per la loro tutela e difesa in tutto il mondo”.



Benvenuto su DiVInando, Claudio. E grazie della tua bella disponibilità.
La Convenzione sui diritti dell'infanzia - approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York e ratificata dall’Italia con la Convenzione del maggio 1991 - rappresenta lo strumento normativo fondamentale in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia, direttive internazionali importantissime a favore dell’interesse superiore del fanciullo, bambini ed adolescenti minori di 18 anni. La Convenzione contempla l'intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti: diritti civili, politici, sociali, economici, culturali. Tra i principali ambiti di intervento di Save the Children in Italia ci sono la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento sessuale dei minori a mezzo Internet, ovvero la pedo-pornografia online, e la promozione dell’uso consapevole delle nuove tecnologie fra bambini e adolescenti: come muoverci in questa selva intricata, fatta di tante nuove opportunità ma anche di una pioggia di velenose “caramelle dagli sconosciuti” che cadono dal web, e come tutelare efficacemente i piccoli, garantendo loro la crescita equilibrata cui hanno diritto?


I Nuovi Media - in particolare internet e cellulari – rappresentano un aspetto esistenziale importante nella vita dei giovani della società contemporanea in quanto aprono ad un mondo di relazioni, di emozioni, di scambio di informazioni e di apprendimento che offre opportunità di crescita senza precedenti. I media fanno parte della loro normalità e sono parte integrante del loro quotidiano (come in fondo lo sono del nostro).
Un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove però, possono trovare spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi per il loro sviluppo.

Per questo motivo Save the Children Italia da anni è impegnata in progetti di sensibilizzazione dei minori ad un utilizzo dei Nuovi Media adatto ai loro bisogni e desideri e di contrasto alla diffusione di pratiche illecite on-line a danno dei minori stessi. La qualità del nostro lavoro in questo settore è riconosciuta su più fronti attraverso convenzioni ufficiali con Istituzioni, Forze dell’Ordine ed Enti di Ricerca.



La nostra esperienza ci insegna che se vogliamo lavorare con l’obiettivo di promuovere e sensibilizzare i ragazzi e le ragazze ad un utilizzo responsabile di questi strumenti (in particolare Internet e cellulari), dobbiamo rivedere parte degli stereotipi e dei pregiudizi che connotano la modalità con cui comunichiamo loro (ma anche agli adulti) i rischi correlati all’utilizzo di Internet e dei cellulari e i comportamenti da adottare.
I minori sono “esploratori attivi” e proprio a causa del loro bisogno di sapere, della propria curiosità e dell’eccitazione e delle sensazioni con cui sono sollecitati sia sul fronte interno (crescita e sviluppo sessuale) sia sul fronte esterno (messaggi provenienti dal mondo dei media, del mercato e dal gruppo dei pari) possono trovarsi a contatto con situazioni, persone e materiali non adeguati al loro livello di sviluppo e di crescita.



Ma molti degli scenari che vengono proposti a chi sta crescendo, possono essere percepiti come irrealistici e non credibili e la conseguenza più probabile è che le raccomandazioni non vengano ascoltate. Rischiamo di rendere questi sforzi vani se, ad esempio, rappresentiamo gli sconosciuti online solo come coloro che agganciano e uncinano i minori inesperti per poi abusarne. Questa non è la realtà che vivono i ragazzi e le ragazze online e in generale non è la sola realtà. È vero che proprio come avviene nella vita reale, gli adulti potenziali abusanti di Internet utilizzano ogni strumento per sedurre la propria vittima, ma lo sforzo che dobbiamo fare è dotare i ragazzi e le ragazze non della paura degli sconosciuti, ma delle competenze necessarie (tecniche ed emotive) per essere in grado di leggere, decifrare e rispondere in autonomia in modo sicuro ed efficace alle sollecitazioni che provengono dalla rete, soprattutto quando si tratta di gestire le relazioni con gli altri. Più in generale questo è il lavoro educativo in cui scuola e famiglia svolgono un ruolo fondamentale. Tanto più oggi, che la diffusione del wireless e delle connessioni via cellulare (destinate nel tempo ad aumentare), allontanano sempre più i ragazzi dalla supervisione parentale.




Génération involontaire (generazione involontaria), lo sconfortante appellativo che ha introdotto lo scrittore Tahar Ben Jelloun per indicare quel fenomeno che vede i giovani immigrati, loro malgrado, arrivare in Paesi sconosciuti dal giorno alla notte, letteralmente, catapultati in realtà così differenti da quelle dei luoghi d’origine da lasciarli nello smarrimento e l’abbandono per mesi. Viaggiatori non volontari, spesso non trovano neppure, al loro drammatico arrivo nell’opulento mondo occidentale, qualcuno che li accolga con una parola di conforto nella lingua che essi possano comprendere. Si sta muovendo qualcosa in Italia da questo punto di vista? Ci sono segni positivi per progetti di prima accoglienza che portino questi bambini a sperare di invertire la rotta di un destino di emarginazione, sfruttamento, guerra, fame, da cui sono fuggiti, e ad inaugurare un nuovo percorso di appartenenza?

Dal marzo 2008 Save the Children, in partnership con lo United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR), l’International Organization for Migration (IOM) e la Croce Rossa Italiana (CRI), e con il coordinamento del Ministero dell’Interno, è impegnata nella realizzazione del progetto PRAESIDIUM. In particolare, Save the Children attraverso una presenza stabile a Lampedusa e in Sicilia, garantisce informazione e supporto ai minori migranti in arrivo in Italia attraverso la frontiera sud e realizza un monitoraggio degli standard di accoglienza e rispetto delle procedure a tutela dei minori all’interno delle comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio siciliano o nei centri per immigrati di Lampedusa e della Sicilia (CDA, CARA e CIE).
Abbiamo raggiunto 300 minori accompagnati e 1994 minori non accompagnati di cui 1860 sono stati collocati nelle comunità alloggio per minori della Sicilia. L’attività di monitoraggio degli standard di accoglienza all’interno delle comunità alloggio per minori della Sicilia ha tuttavia portato alla luce numerose criticità, relative sia alle condizioni di accoglienza e ai servizi offerti ai minori che al percorso di “regolarizzazione” del minore, ed il rischio che questi minori non riescano ad accedere al sistema di accoglienza ed integrazione è alto.
Se è vero che il nostro Paese è il sogno di un futuro migliore per migliaia di bambini che, spesso a rischio della propria vita, affrontano lunghi viaggi per raggiungerci, è anche vero che questo ci pone degli obblighi morali di accoglienza ed integrazione. Solo se sapremo garantire a questi bambini una possibilità di inserimento e, quindi, di futuro migliore potremmo considerarci, a giusto titolo, un grande paese.




Autentici attentati contro il diritto alla salute dei bambini sono anche le sostanze nocive presenti in tanti prodotti alimentari, non in linea con gli attuali standard di salubrità: che cosa si può fare di concreto per una corretta educazione alimentare che li ponga al riparo da queste insidie e quali le iniziative di Save The Children per scongiurare tali rischi?

Pur essendo la qualità dei cibi elemento imprescindibile per la corretta nutrizione di bambini ed adolescenti, ad oggi più di 800 milioni di persone nel mondo sono malnutrite semplicemente perché non accedono a sufficienti quantità di cibo (di qualità) necessario a soddisfare loro fabbisogno quotidiano (leggi da sito SCUS).
Si stima infatti che oltre 840 milioni di persone, un sesto della popolazione dei paesi in via di sviluppo, sia malnutrito. Oltre 200 milioni di loro sono bambini. La scarsità di cibo nelle regioni in cui vivono, e le difficoltà di avere cibo in quantità e qualità sufficiente al fabbisogno giornaliero è spesso aggravata dai problemi di salute legati alla malnutrizione.
La malnutrizione danneggia fisicamente i bambini ed impedisce loro di vivere una vita sana e produttiva.
Save the Children dà dell’educazione alla corretta nutrizione uno dei pilastri del proprio lavoro, tanto nei paesi più evoluti, quanto nei paesi in via di sviluppo.

In molti dei Paesi in via di sviluppo, l’accesso al cibo, soprattutto in aree rurali, dipende da agricoltura di sussistenza e da autoproduzione delle famiglie.
In questi paesi, dove spesso le famiglie non hanno elettricità, punti d’acqua e cash disponibile, Save the Children promuove - nel quadro delle sue attività di educazione alla nutrizione – messaggi per:

- una dieta corretta per i bambini (quantità e varietà dei cibi)
- informazione su utilizzo dei pesticidi (come trattare i prodotti per consumo minimizzando rischi legati ad uso dei pesticidi)
- corretta conservazione dei prodotti freschi in casa
- corretta modalità di preparazione dei cibi (cottura)
- utilizzo dell’acqua


In alcuni paesi ad alto reddito (in particolare USA), Save the Children promuove corretta alimentazione attraverso campagne di informazione ed educazione alla nutrizione con programmi ad hoc per bambini tra i 6 ed i 12 anni, che promuovono snack “salutari” ed informano bambini e genitori sui rischi (in particolare obesità) legati al consumo di prodotti commerciali ad alto contenuto calorico

Save the Children promuove a livello mondiale l’allattamento esclusivo al seno come la pratica da adottare per la migliore alimentazione del bambino nei primi mesi di vita.
Inoltre, Save the Children promuove attivamente campagne di sensibilizzazione affinché i produttori di formula milk rispettino gli standard ed i codici importi nella produzione e nella commercializzazione di latte in polvere e baby food.




Caro Claudio, ringraziandoti davvero tanto per tutto quello che stai facendo a difesa di tutti i nostri bambini, ti saluto con la consueta domanda “ad vinum” de La finestra sul vigneto: il nostro concorso letterario prevede ogni anno una sezione speciale dedicata agli studenti delle scuole superiori del territorio. Quest’anno un buon numero di giovanissimi ci ha raccontato cosa sia per loro “il vino dell’amicizia” e quali i valori di socialità positiva si porta dentro, per la costruzione di modelli virtuosi fondati sull’integrazione delle differenze e la condivisione. Per te, qual è il vino che stappi volentieri in compagnia quando accogli gli amici a casa e hai voglia di raccontarti?


Un rosso, di corpo, ben strutturato, sincero, persistente all’olfatto ma rotondo al palato: un Rosae Mnemosis per intenderci

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi metto comodo e inizio il mio lavoro. Accendo il fumo di un toscano, inanello saporite ciambelline verso l'alto e conto il tempo che impiegano per sfumare di grigio-azzurro il tramonto alla "finestra tutto vetro". Nelle pause, tiro fiato con un sorso di vino e mi anticipo i ricordi che verranno inebriandomi la mente. Asciugo il fondo e intravedo nel vetro della lente il rossastro della terra, il finale di una storia iniziata da bambino, accompagnando il padre di mio padre lungo il degradare delle vigne di "Cerreto Guidi". Lo schermo acceso e finché sono in tempo galoppo con le dita sulla tastiera del pc ed ecco che la vedo: la "divinanteSilvia", che sale dal sentiero.
L'incontro è casuale. L'affianco disinvolto con educazione e al bivio ci stringiamo le mani. Io ritornerò in città, lei nel "pagliaio della Villa". Lungo i filari della Tenuta, degradanti all'imbrunire, abbiamo parlato di alambicchi, di pozioni magiche, di sogni a occhi aperti. Ci siamo scambiati gli sguardi per darci appuntamento, senza altre indicazioni. Il retrogusto del "Rosae Mnemosis" e una sorella in cuore, e metto in moto. Il suo volto si allontana nel retrovisore, i capelli sciolti nell'oro.
Frank Spada

silvia ha detto...

Carissimo, che dire...sono lusingata.
un caro saluto, Frank.