sabato 12 settembre 2009
Luoghi insoliti: CASA SIVIERO, la difesa delle opere d'arte. La Regione Toscana apre al pubblico i suoi palazzi storici a Firenze
Palazzo Sacrati Strozzi
Tre giorni di apertura straordinaria per tre palazzi storici fiorentini di proprietà della Regione Toscana da visitare gratuitamente con la guida del Fondo ambiente italiano (Fai) e dell'Associazione Amici dei musei fiorentini (Amf).
Palazzo Sacrati Strozzi
La Regione Toscana i prossimi 20 settembre, 18 ottobre e 15 novembre aprirà le porte di Palazzo Sacrati Strozzi (sede della Presidenza), di Casa Rodolfo Siviero (un tempo abitazione del ministro-agente segreto noto per aver recuperato molte delle opere d'arte sottratte dalle truppe naziste durante l'occupazione italiana), e del Museo di storia della sanità toscana (ricavato nei quartieri monumentali dell’ex-ospedale San Giovanni di Dio).
Il Fai è una fondazione nazionale senza scopo di lucro nata nel 1975 con l'obiettivo di promuovere una cultura di rispetto della natura, dell'arte e delle tradizioni italiane. La Regione Toscana ha sposato questo obiettivo ed ha messo a disposizione del Fondo e dell'Associazione Amici dei Musei alcuni tra i palazzi più belli di sua proprietà, luoghi al di fuori dei consueti percorsi turistici ma di evidente valore storico ed artistico.
Per informazioni:
chi è interessato potrà prenotare il proprio posto alle visite telefonando allo 055 4385616 oppure scrivendo una e-mail a luoghi.insoliti@regione.toscana.it
Per la prima giornata di apertura, fissata il prossimo 20 settembre, le prenotazioni si apriranno l'8 settembre e si chiuderanno il 15.
Domenica 20 settembre a Casa Siviero ci sarà la possibilità di giocare al Detective dell'Arte, una attività ludico-didattica ispirata al lavoro di Siviero come 007 dell'arte.
Casa Siviero
Da visitare assolutamente Casa Rodolfo Siviero (1911 - 1983): studioso d'arte, partecipò a Firenze alla resistenza occupandosi soprattutto della tutela del patrimonio artistico. Dopo la guerra, proprio per questa sua attività, fu nominato ministro plenipotenziario per il recupero delle opere d'arte trafugate dalla città e dall'Italia. La casa rispecchia la personalità del suo proprietario: amatore d'arte e fine studioso.
Casa Siviero è una palazzina in stile neo-rinascimentale affacciata sul Lungarno Serristori. Nel secondo dopoguerra fu acquistata da Rodolfo Siviero che alla sua morte, nel 1983, la donò con tutti i suoi arredi alla Regione Toscana con il vincolo di farne un museo aperto al pubblico.
Rodolfo Siviero è chiamato lo 007 dell’arte perché riuscì a riportare in Italia i capolavori trafugati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e si occupò anche di rintracciare e recuperare le opere d’arte che per varie cause scomparvero dall’Italia negli anni seguenti alla guerra. Le opere contenute nella Casa-museo non sono però legate alla attività istituzionale di Siviero, ma alla sua passione di collezionista privato.
La Casa-museo mantiene anche gli impianti (termosifoni, interruttori, lampadari) dell’epoca ed è un interessante documento del gusto, dei modi di vita e delle ambizioni culturali della borghesia colta fiorentina della metà del ‘900. È arredata con oggetti diversissimi, accostati con un gusto eclettico che mischia stili e periodi diversi. Tra le opere esposte si trovano reperti dell’antichità etrusca e romana, opere medioevali, arte fiamminga e barocca, fino ad arrivare all’arte del ‘900 con dipinti di Annigoni, De Chirico, Manzù, Soffici.
Di particolare interesse, vista l'amicizia che legava l'artista con Siviero, è il nucleo di opere di Giorgio De Chirico tra cui figura il famoso Autoritratto in costume da torero. Nei primi anni ’20 De Chirico visse e lavorò a lungo in quella che oggi è Casa Siviero, ospite del suo amico-mecenate Giorgio Castelfranco.
La Regione gestisce Casa Siviero in collaborazione con l'Associazione Amici dei Musei Fiorentini, vi organizza mostre, conferenze e altre attività culturali.
Interni di Casa Siviero
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