lunedì 22 marzo 2010

La maionese di Ugo Tognazzi: innocente e indecente




“Ugo è (...) il massimo interprete di due qualità umane e italiane apparentemente contraddittorie: l’innocenza e l’indecenza.”

Ed ecco il primo post di DiVINando per il nostro IV concorso letterario, La gaia mensa.

Dedicato al ricordo di Ugo Tognazzi.



Rammentate la scena del film La stanza del vescovo in cui Temistocle Orimbelli evoca la maionese?!



Ebbene, il rigenerante energetico di Louis-Francois-Armand de Vignerot du Plessis, duca di Richelieu - che, stando ai taccuini storici, pare abbia ordinato la nutriente salsa a base di uova dopo la battaglia a Port Mahon, nel 1756, per essere pronto ad affrontare una notte altrettanto focosa.... - era amatissimo dal nostro attore preferito.

Ho la cucina nel sangue. Il quale, penso, comprenderà senz'aItro globuli rossi e globuli bianchi, ma neI mio caso anche una discreta percentuale di saIsa di pomodoro. Io ho iI vizio deI fornello. Sono malato di spaghettite. Per me la cucina è la stanza più shocking della casa. Nessuno più di me capì l'ermetismo di Quasimodo: per una oliva pallida io posso realmente delirare. Conosco Ie entrate di servizio e i cuochi dei migliori ristoranti d'Europa.
L'attore? A volte mi sembra di farlo per hobby. Mangiare no: io mangio per vivere. E mi sento vivo davanti a un tegame. L'olio che soffrigge è una musica per le mie orecchie. Il profumo di un buon ragù l'adoprerei anche come dopo barba. Un piatto di fettuccine intrecciate o una oblunga forma d'arrosto, per me sono sculture vitali, degne d'un Moore.


Alla maionese Ugo Tognazzi intona anche una canzone, che si può ascoltare sul suo sito: "ricettacolo di doppi sensi, racchiude in poco spazio la visione romantica e inscindibile che lega la cucina e la sensualità. Tognazzi è straordinario nel prendersi in giro e nel giocare il ruolo innocente e indecente (appunto) del cuoco seduttore! ma non sfugga il refrain alquanto veritiero: perché la maionese è irresistibile / la voglio sempre in tavola / è la cosa che mi piace di più!".

Questa la ricetta dell'Artusi, per una maionese genuina:
"Questa è una delle migliori salse, specialmente per condire il pesce lesso. Ponete in una ciotola due torli d'uovo crudi e freschi e, dopo averli frullati alquanto, lasciate cadere sui medesimi a poco per volta e quasi a goccia a goccia, specialmente da principio, sei o sette cucchiaiate od anche più, se lo assorbono, d'olio d'oliva; quindi fate loro assorbire il sugo di un limone. Se la salsa riesce bene deve avere l'apparenza di una densa crema; ma occorre lavorarla per più di 20 minuti. Per ultimo conditela con sale e pepe bianco a buona misura.
Per essere più sicuri dell'esito, ai due rossi d'uovo crudi si usa aggiungerne un altro assodato".

Gustose suggestioni a tutti gli scrittori del concorso letterario di Villa Petriolo! Il bando, a pertecipazione libera, chiude il 31 maggio 2010.



Approfittate per rileggervi i libri di cucina di Ugo Tognazzi!

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