martedì 18 maggio 2010
vinoE'donna: Villa Petriolo di Silvia e Simona Maestrelli al convegno di Assindustria Lucca
“La nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un oggetto staccato e astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati. Che cosa ci dice l'odorato, e il palato, quando sorseggiamo un vino prodotto in un luogo, in un paesaggio che non abbiamo mai visto, da una terra in cui non abbiamo mai affondato il piede, e da gente che non abbiamo mai guardato negli occhi, e alla quale non abbiamo mai stretto la mano? Poco, molto poco".
(Da Vino al vino di Mario Soldati).
Un piacevolissimo incontro si è tenuto a Lucca nei giorni scorsi sul tema "Il vino è donna", promosso dal Coordinamento per l’Imprenditoria Femminile di Assindustria Lucca.
Pur nella difficoltà di emergere in un modo un po’ antiquato e maschilista com’è quello dell’agricoltura, tutte le donne del vino intervenute hanno parlato della propria esperienza, sottolineando come la terra, il vino, abbiano aspetti femminili.
Da un'indagine della Bocconi, presentata a Lucca, si trae il profilo della "donna del vino" di oggi: giovane e al 50% laureata.
Il giornalista Leonardo Romanelli, che conduceva la tavola rotonda, ha stilato anche vari profili delle diverse produttrici, con un divertente parallelismo legato al mondo della moda: per me e mia sorella Simona è stato individuato il carattere della "donna Armani". Cosmopolita e metropolitana, è legata ai vitigni autoctoni, ma con eleganza e con attenzione alla comunicazione.
Presente all'incontro di Lucca, con nostro grande onore e piacere, mia sorella Simona, che ha illustrato uno degli aspetti su cui concentriamo le nostre migliori energie di produttrici vinicole, la promozione enoturistica.
A Villa Petriolo, l’azienda vinicola di famiglia, a Cerreto Guidi, Simona si occupa dell’accoglienza in azienda. Sommelier AIS della delegazione di Lucca, nella cui Provincia risiede, promuove l’aspetto "wine tour and tasting", curando le degustazioni per i turisti che durante l’anno giungono a Cerreto Guidi numerosi, da ogni parte del mondo. Simona alterna l'impegno a Villa Petriolo con l’impiego principale presso l’altra azienda di famiglia, la Cartotecnica di Empoli, dove è responsabile dell’ufficio qualità.
La valorizzazione del territorio di origine per un produttore vinicolo è determinante: il Montalbano, sulle cui dolci colline è adagiata la tenuta, è terra di ville medicee, antico centro culturale dal tardo Rinascimento. L’attività di promozione enoturistica che portiamo avanti è diretta, in sinergia con gli Enti istituzionali di valorizzazione territoriale, alla qualificazione dell’intera area, che vanta una tradizione d’eccellenza vitivinicola antichissima: i “vini boni del Montalbano” sono citati negli Statuti comunali fiorentini sin dal XIII secolo.
Poiché la qualità intima di un vino dipende dalla personalità di chi lo ha prodotto, per noi è determinante che a condurre i wine-tour in azienda sia il produttore in prima persona. E' l'emozione che fa la differenza oggi, non più solo la destinazione. E questa emozione la donano la cura dei particolari, la capacità di coinvolgimento, l'espressione della nostra identità, unica ed irripetibile come lo sono le singole persone.
L’impegno nel mondo dell’enoturismo è oggi anche quello mirato a creare un marketing dei servizi per costruire proposte sempre più articolate e personalizzabili, per nicchie di mercato alla ricerca di un valore aggiunto, la valorizzazione dell’intera filiera aziendale, di cui comunichiamo costantemente storia, stile e filosofia di lavoro. Cerchiamo di far partecipare in prima persona al “rito del vino” i nostri ospiti con proposte quanto più possibile differenziate, che esprimano tutte le sfaccettature di Villa Petriolo, tutte le anime: si va dai pacchetti turistici per mamme e bambini, inclusi nel progetto territoriale promosso dal Circondario Empolese-Valdelsa La fattoria della cultura, con la proposta di dipingere con le mani e il vino al posto di colori e pennelli, al teatro in vigna e barriccaia, dal titolo “I poeti vignaioli”, alla vendemmia e svinatura, alle degustazioni con abbinamenti più originali, legati alle note di una canzone, magari dal vivo, a WeWine, il progetto di vino a domicilio - di cui Simona è testimonial -, premiato recentemente dalla rete Great Wine Capitals come migliore offerta per i servizi innovativi nel turismo del vino, nell’edizione 2010 di questo importante concorso internazionale che si svolge ogni anno in otto capitali del vino di tutto il mondo.
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LA VIGNA IN ROSA
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2 commenti:
Poiché "la qualità di un vino dipende dalla personalità di chi lo ha prodotto" e di chi ne esalta calore e appartenenza, anche domicilio, con We-Wine, ad esempio, auguro a Silvia e Simona - due sorelle e quattro occhi che perforano il cielo più azzurro - successo e fortuna.
Un abbraccio a entrambe.
Caro Frank, grazie infinite per regalarci sempre la tua delicatezza. Buona fortuna a te!
Silvia e Sister Saimon
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