giovedì 7 luglio 2011

Dedicato al Vin Santo, “signore d’oro”



“Era un signore d’oro.
Per il suo carattere duttile e malleabile, per il suo caldo dorato colore, per il luccichio dei suoi occhi, era un signore molto ricercato.
I corsi dei fiumi venivano deviati, i fondali scandagliati e setacciati, ma i signori che affioravano brillavano poco, erano signori pallidi, opachi, non erano d’oro vero, erano signori falsi.
Non avevano aurifere vene?
No, le loro lente vene scorrevano quasi del tutto essiccate in direzione dei loro minuscoli cuori, a fatica.
E dov’era il signore d’oro vero?
Lontano, in una casa assolata, pigro e paziente, aspettando di essere trovato, in un angolino, il signore d’oro luccicava”.

Vivian Lamarque

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