domenica 24 luglio 2011

I nostri amici animali. Non abbandoniamoli


Mira a Villa Petriolo


“La maledetta estate. La difficoltà di portarlo con sé, l’indolenza di cercare una soluzione (strutture vacanziere che accettano animali, dog sitter a casa, pensioni per i quattrozampe), l’aridità di un cuore avvezzo a considerare gli animali come oggetti. Ed eccolo lì, scaricato lungo il lucido nastro d’asfalto, sotto un sole impietoso, mentre le auto sfrecciano indifferenti. Annichilito, con lo sguardo perso, procede senza sosta alla ricerca della “sua” famiglia. Forse una mano pietosa si tenderà verso di lui, ma è molto più facile che muoia di stenti o sotto le ruote di un veicolo. In quest’ultimo frequente caso, spesso il mezzo sbanda con ulteriori disastrose conseguenze anche per gli umani: auto distrutte, feriti, morti”.
ENPA


Benjamin


Gatto palermitano, acciambellato all'esterno della Cappella Palatina...




“Immaginate un’aula di tribunale. L’imputato è un uomo sulla cinquantina, faccia supponente e menefreghista, affiancato dal suo avvocato, che gli fa cenno che tutto è sotto controllo e non c’è di che preoccuparsi. Tutti si alzano. Una voce annuncia l’ingresso della giuria. Si apre la porta, ma nessuno sembra entrare. L’inquadratura si abbassa mostrandoci una fila di cani, gatti, conigli, furetti ecc. che avanzano e prendono posto sulle panche della giuria. Primo piano sulle facce stravolte di imputato e avvocato. Una scritta commenta: Chi abbandona gli animali ha una sola fortuna. Non può essere condannato da loro”.

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