mercoledì 28 novembre 2012

Tenuta di Fessina tra le cantine più premiate dalle principali Guide ai vini d’Italia 2013

Scheda TENUTA DI FESSINA sulla Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2013: “La Tenuta di Fessina conta, nell’ambito etneo, su due diversi siti produttivi: il principale sul versante nord, proprio a ridosso dell’abitato di Rovittello, in gran parte composto da una vigna di nerello mascalese di un’ottantina d’anni; l’altro vigneto, di solo carricante, di pari età, è invece sul versante opposto, quello che guarda verso sud, a Santa Maria di Licodìa. Riguardo allo stile aziendale, Federico Curtaz, enologo e agronomo, socio di Silvia Maestrelli in quest’avventura isolana, sin dalla prima vendemmia ha sempre pensato che i vini di Fessina, senza rinunciare minimamente alla finezza, dovessero esprimere al meglio, e far risaltare, i sentori varietali delle uve e la territorialità unica del vulcano. Tre Bicchieri meritati per il carricante A’ Puddara ’10, vino complesso e di straordinaria eleganza, gustativamente spesso, connotato da una vibrante acidità. Notevole prestazione per Il Musmeci ’09, da nerello mascalese e cappuccio, dai bei toni minerali e di resina”. >>>>><<<<< La scheda dedicata a Tenuta di Fessina sulla Guida I VINI D’ITALIA 2013 de L’Espresso, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari. Fondata nel 2007, a Tenuta di Fessina sono attribuite, dall’Espresso, DUE STELLE: “alle migliori aziende viene attribuita una valutazione in stelle, da una a tre. I produttori ‘stellati’ devono avere almeno uno di questi pregi particolari: alto livello qualitativo; rappresentatività nel territorio o nella denominazione di riferimento; presenza di uno stile definito, riconoscibile e stabile nel tempo”. “Il progetto siciliano di Silvia Maestrelli (sua l’azienda toscana Villa Petriolo) e di Federico Curtaz ha un baricentro etneo, ma può contare su vigneti in Val di Noto (nero d’Avola) e a Segesta (chardonnay). Il nucleo principale è comunque sull’Etna, dove l’azienda è centrata su un corpo unico in contrada Rovittello, sul versante nord del vulcano, costituito da vecchie vigne ad alberello e da un affascinante palmento per la vinificazione, al centro di un intelligente restauro conservativo. ETNA BIANCO A’ PUDDARA 2010. 5 bottiglie, ECCELLENZA DELL’ESPRESSO. 18/20 bt 3000 € 24/28 il profilo aromatico è giocato su sottili venature minerali, l’attacco di bocca è molto fresco, lo sviluppo reattivo, la sapidità e l’acidità ne sostengono la dinamica, con l’aerazione l’autenticità si allea a una purezza cristallina. ETNA ROSSO IL MUSMECI 2009. 17,5/20 bt 16000 € 32/37 cupo e austero, poco espressivo al naso, bocca di intensa energia fruttata, la qualità della materia è notevole, i tannini serrati, le vibrazioni sapide lasciano presagire ancora ampi margini di sviluppo e il finale possiede una tensione che è pressoché impossibile ritrovare nei rossi etnei di un’annata difficile come la 2009. NAKONE 2011. 16/20 chardonnay bt 16000 € 11/13 ERO 2011. 15/20 nero d’Avola bt 13000 € 11/13 LAENEO 2011. 15/20 nerello cappuccio bt 3500 € 11/13″. >>>>><<<<< A’ Puddara 2010, Carricante 100% di Tenuta di Fessina, merita la menzione “Grande Vino” di Slow Wine, ritenuto tra i vini più piacevoli della Guida Slow Food Editore 2013, curata da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. All’intera produzione aziendale di Tenuta di Fessina anche l’attribuzione della “BOTTIGLIA” Slow Wine. Scheda Slow Wine 2013_ Tenuta di Fessina. “VITA_Visitando le pendici dell’Etna e lo straordinario patrimonio di vecchie vigne contornate dai suggestivi terreni vulcanici, si capisce bene perché negli ultimi anni produttori e tecnici di diverse parti d’Italia siano approdati in questa terra. Quello di Federico Curtaz e Silvia Maestrelli, rispettivamente consulente agronomico di fama internazionale e nota produttrice toscana, è stato amore a prima vista per questo territorio, di cui sono oggi validissimi e rispettosi interpreti. VIGNE_La competenza di Federico si coglie visitando i vigneti, condotti nel pieno rispetto della tradizione etnea, esaltando la complessità e l’equilibrio delle vecchie vigne (alcune centenarie) distribuite su colate laviche di epoche molto diverse. L’approccio agronomico è ragionato e affidato al buonsenso e alla sua esperienza decennale. Oltre all’Etna, l’azienda ha piccoli appezzamentu nel Trapanese e poco lontano da Noto. VINI_ Negli anni, la gamma di Silvia e Federico si è ampliata: la proposta spazia dai classici vini etnei alle nuove etichette fuori dal territorio. In tutti i vini troviamo estrema pulizia, espressione della zona di origine e bevibilità. Ne è prova l’Etna Rosso IL MUSMECI 2009 (10.000 bt; 29 €), vino frutto di un’annata ritenuta non facile nel territorio, ma che, con competenza in vigna e cantina, l’azienda è riuscita ad esaltare. E’ fragrante, sottile e profondo al tempo stesso, con una bella succosità. L’Etna Bianco A’ PUDDARA 2010 (3.500 bt; 24 €) si conferma un fuoricalsse: coniuga complessità olfattiva con una straordinaria mineralità. Testimonial d’eccezione del potenziale dei vini dell’Etna. Davvero un GRANDE VINO. Il LAENEO 2011 (nerello cappuccio; 3.500 bt; 12 €) è ricco di frutta e un po’ rustico. Potente e fine il NAKONE 2011(chardonnay; 10.000 bt; 12 €)”.

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