sabato 2 febbraio 2013

Tenuta di Fessina, “interprete più sensibile ed autorevole” della nouvelle vague mediterranea. Il Musmeci 2007 nelle note di Rossano Ferrazzano

Il blog IL GUSTO DEL VINO, in dicembre, dedica alla cosiddetta nouvelle vague siciliana una puntuale relazione. “Dopo i clamori mediatici di portata mondiale dei primi anni ’90, cui spesso è corrisposto un certo (talvolte snobistico) scetticismo presso i palati più esigenti ed esperti, i vini rossi siciliani hanno oggi raggiunto una significativa maturità produttiva, che si comincia a tradurre con frequenza in vini di identità più consapevole e di stile ben focalizzato. Gli effetti speciali delle maturazioni estreme, delle grassezze alcoliche più spinte e delle coloriture più smaccate del rovere sono ormai ridotti a temi di retroguardia nostalgica. Il Nero d’Avola, vitigno siciliano per antonomasia in passato esaltato all’ingrosso, senza prestare attenzione a quanto spaesato si trovasse spesso ad essere nelle più disparate lande dell’isola, ha finalmente fatto ritorno a casa nel terroir d’origine, quello che si porta addirittura nel nome. Lo Syrah e il Merlot, vitigni internazionali che sembravano voler trasformare in quattro e quattr’otto l’isola in una nuova Australia, spesso sposando il Nero d’Avola in nozze affrettate, si sono presi un periodo di riflessione. Così la Sicilia del vino comincia oggi a dichiarare una fisionomia in rosso da leggersi partendo da una mappa, come succede per ogni altra grande regione produttiva del mondo. Si evidenzia così come i tre vitigni autoctoni siciliani a bacca nera più noti ed insieme più caratterizzati abitano tutti nella parte orientale, ed hanno carattere tanto spiccato quanto distinto l’uno dall’altro”. L’autore di “Sicilia, calore e nitore della nouvelle vague mediterranea”, Rossanno Ferrazzano, appassionato di vino, che con il vino, e per il vino, lavora e scrive, indica IL MUSMECI annata 2007 di Tenuta di Fessina come una delle principali espressioni della nuouvelle vague mediterranea, una delle “impronte nette, tappe imprescindibili nel road book di ogni appassionato di vino e dintorni”
“Etna DOC Rosso Il Musmeci 2007 – Tenuta di Fessina. Tutt’intorno all’Etna e verso nord, in direzione di Messina, è il regno recentemente riscoperto e valorizzato del Nerello Mascalese. Il colore limpido fatto di accese trasparenze, la stuttura tenace ma sottile e aggraziata, gli aromi composti e raffinati portano nel bicchiere un vino che spesso alla cieca viene collocato altrove, in terre lontane quanto possono esserlo il Piemonte e la Borgogna. Presto meta di una sorta di corsa all’oro, l’Etna è stato rapidamente colonizzato da molti nuovi produttori, anche di altre regioni, che hanno visto in queste vigne la next big thing subito alle spalle di Barolo e Montalcino. L’interprete più sensibile ed autorevole è oggi forse proprio la Tenuta di Fessina, di cui assaggeremo il vino più importante, il Musmeci”.

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