venerdì 20 dicembre 2013

Figli di Terra Madre, la forza di un culto così antico. I custodi degli alberelli di Milo da cui nasce il cru di Carricante IL MUSMECI Bianco 2012

_IL MUSMECI Bianco 2012, Etna DOC Superiore. Cru di Carricante proveniente da Milo. In uscita sul mercato ad aprile 2014. Produzione: 3000 bottiglie e 100 magnum_ “Possiamo cambiare le cose solo se rammentiamo che siamo figli di Terra Madre e che dobbiamo tutelare la nostra casa per noi stessi e per le generazioni future”. Vandana Shiva, “Terra Madre”, Slow Food Editore Un grande grazie a coloro che hanno custodito con tanto amore i meravigliosi alberelli centenari da cui nascerà il nuovo cru di Carricante di Fessina. A coloro che hanno lavorato la terra come figli, e non come conquistatori, nemici o padroni. Grazie di cuore alle famiglie di Alfio Nicotra, Antonino Celestino, Giuseppe Di Paola, Giuseppe Russo, Rosa Leonardi, Santo Di Maio.
Milo, incantevole terrazza sulla sottostante costa jonica, è, insieme a Rovittello, l’altro cuore pulsante di Fessina, da dove si produce Carricante in purezza da vigneti di un secolo d’età per l’Etna DOC Bianco Superiore aziendale. Allevato anch’esso ad alberello, il Carricante possiede un’ elevata acidità fissa che lo rende particolarmente adatto all’affinamento in legno e alla conservazione nel tempo. Come vuole la migliore tradizione etnea per questa antica varietà autoctona a bacca bianca, la fermentazione del Carricante di Fessina avviene direttamente in botte grande. Milo nasce sulla frana vulcanica precipitata nel mare oltre 10.000/15.000 anni fa: i terreni scuri di Milo sono costituiti da una miscela di detriti con molti strati differenziati, prodotti del disfacimento del vulcano e fonte di una ricchezza straordinaria come nutrimento della vite.
“Il vulcano in mezzo al mare sprofondava. E l’acqua con il fuoco si scontrava…“ Il Principe Fabrizio del Gattopardo racconta la Sicilia come la terra dei forti contrasti: l’Etna, in particolare, sembra interpretare questo paradigma all’ennesima potenza. Fuor di misura nel paesaggio, sia nell’inferno attorno a Randazzo, ai piedi dello spaventoso vulcano prodigo di terremoti, piogge di fuoco e colate laviche, sia nella bellezza della baia di Taormina, a poca distanza dalla vetta, altrettanto foriera di ricchezza; fuor di misura nella capacità degli Etnei di convivere intimamente con un ambiente apparentemente ostile e difficile come la Muntagna, senza sentire l’esigenza di dominarlo, ma partecipando empaticamente alla vita del vulcano, con rispetto, ostinazione e fiducia nelle inesauribili risorse di questo territorio realmente straordinario.
IL MUSMECI Bianco ed ERSE Bianco, entrambi Etna DOC che condividono col cru A’ Puddara il vitigno principale d’origine e la provenienza, il versante sud dell’Etna, dove i vini vengono prodotti da vecchi alberelli, si fanno portavoce del progetto di Fessina sul Carricante: si stanno infatti esplorando contemporaneamente le potenzialità di un altro vitigno indigeno etneo oltre al Nerello Mascalese, ossia il Carricante, uva a bacca bianca considerata da sempre “gregario di lusso” del cosiddetto Principe del vulcano nell’uvaggio tradizionale dell’Etna DOC per le straordinarie doti di freschezza e longevità. Fessina intende verificare realmente quali esiti possono essere raggiunti, lavorando su diversi versanti etnei, con gli autoctoni.

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