martedì 6 marzo 2012
WINE ON THE ROAD: “PRODOTTI TIPICI A GO-GO” di Oriana Turus
Oriana Turus, di Cormons (GO), è casalinga e mamma a tempo pieno. Riesce a prendersi del tempo per vivere questa sua passione per la scrittura concentrandosi soprattutto sui racconti perché “credo tirino fuori il meglio di me”, scrive Oriana.
“Posso vantare un premio ad un concorso di scrittura nel 2002 sezione studenti e un paio di pubblicazioni di poesie. Spero di riuscire a concludere al meglio il percorso intrapreso”.
Per "Wine on the road", concorso letterario 2011 di Villa Petriolo, ha scritto il racconto "Prodotti tipici a go-go".
Racconto “PRODOTTI TIPICI A GO-GO” di Oriana Turus
La sensazione del vento sulla pelle e sentirsi baciati dal sole mentre a tutta velocità ci avviciniamo alla meta rende il nostro viaggio meraviglioso. Non potevamo non prendere la moto per affrontare questo viaggio che ci porterà verso una vacanza alternativa e tutt'altro che rilassante, temo. Partenza ore 7.00 col fresco. Lasciamo una Milano ancora dormiente per risalire verso il Trieste, prima tappa del nostro viaggio in Friuli. Là ci aspettano alcuni amici che non vediamo da tanto tempo che ci faranno da guide turistiche e ci faranno riscoprire una delle città, a parer mio, più belle d'Italia. Sono passati almeno dieci anni dall'ultima volta che ci siamo stati e immagino che qualcosa sia cambiato.
Giusto una tappa in autogrill per un caffè e una sigaretta veloci e poi via di nuovo. Con la moto nuova il viaggio si fa sempre più interessante e il paesaggio circostante pian piano comincia a cambiare aspetto. E' un anno che stiamo organizzando questa vacanza e non potevamo non approfittare della cortesia degli amici e dei parenti che ci ospiteranno. Oggi dunque è ufficialmente iniziata la nostra prima vera vacanza enogastronomica.
Non vedo l'ora di tornare nei luoghi dove sono nata, per riassaporare tutti quei cibi che hanno accompagnato la mia infanzia e che non assaggio da un po'.
Ho deciso che comprerò qualche prodotto tipico della cucina locale in ogni luogo in cui andremo e lo farò spedire al mio indirizzo. Così avrò un gustoso ricordo dei posti visitati durante queste vacanze.
Quei nuvoloni in cielo non preannunciano nulla di buono stamattina ma confido nella nostra buona sorte. C'è un'arietta frizzantina che mi fa subito pensare al fatto che il mio già piccolo bagaglio non contiene nulla che possa ripararmi dal freddo a parte l'attrezzatura da moto, quindi spero che nel frattempo migliori.
Man mano che ci avviciniamo però vedo il cielo che piano piano cambia e inizio ad intravedere un raggio di sole che si affaccia, pronto a spuntare da dietro le nuvole.
Gli amici ci aspettano a casa loro per addentrarci poi tutti assieme nel centro che sicuramente sarà pieno di gente. Ora prevista di arrivo circa le 12:00 in tempo per un bell'aperitivo a base di spritz. Non so ancora di preciso dove hanno deciso di portarci, ma mi aspetto un pranzo tipico a base di jota, čevapćići e dolce triestino, accompagnati ovviamente da un buon vino locale.
Un sole accecante attende il nostro arrivo a Trieste e il tepore che emana fa presagire una serata all'insegna del sereno. Come inizio non c'è male, speriamo che il bel tempo resti a farci compagnia fino alla fine delle vacanze. Provo una piacevolissima sensazione nel riscoprire una città tanto bella. La visione del riflesso del sole sul mare mi provoca una strana nostalgia. Non avrei mai pensato di sentire così tanta voglia di tornare a vivere da queste parti.
L'abbraccio degli amici che non vedo da un sacco di tempo, fa passare in secondo piano la tristezza e la gioia prende il sopravvento. Cominciamo subito il nostro aperitivo con un giro di prosecco, come avevo preventivato. Gli stuzzichini offerti riempiono lo stomaco quanto basta a limitare l'effetto dell'alcol e aiutano a tranquillizzare lo stomaco fino all'ora di pranzo.
Dopo il terzo giro di aperitivi siamo pronti per farci guidare verso il ristorante tipico scelto da Luca. Dovremo camminare per un po' ma il clima decisamente mite e la buona compagnia ci aiutano ad affrontare meglio questa passeggiata.
Durante il tragitto non posso non notare i piccoli buffet che offrono tartine con prosciutto cotto e kren e lingua bollita; sicuramente domani a pranzo proporrò a David di andarci: anche lui come me adora quelle tartine.
Fortunatamente Luca ha prenotato il ristorante: a giudicare da tutta la gente che sta già mangiando e quella che ancora aspetta, in questo posto si deve mangiare proprio bene. Vedo passare davanti ai miei occhi un sacco di cose buone mentre aspettiamo che ci preparino il tavolo. Già prima di partire avevo deciso che avrei mangiato la jota ma la visione degli gnocchi di pane non mi lascia per nulla indifferente: ora sono davvero confusa. Opto per un bel bis di primi dividendo il piatto assieme a David che, sapendo che non riuscirei a finire tutto da sola, decide di condividere con me queste prelibatezze. Così al mio stomaco resterà un po' di spazio per la grigliata di carne e per una buona fetta di presnitz. In tavola ci portano una bottiglia di Terrano che io solo assaggio, la settimana si preannuncia piuttosto faticosa a livello digestivo. Terminiamo il pranzo con un ottimo caffè seguito da ammazzacaffè ed eccoci pronti per andare a riposarci e rilassarci un po' in previsione del pomeriggio. Visiteremo la città e concluderemo la giornata con una degna cenetta.
Domani partiremo per il mio paese d'origine passando per la strada costiera, per goderci il panorama. Viaggiare in moto ha anche i suoi vantaggi. Il bagaglio è notevolmente limitato ma alloggiando da parenti e amici è più facile ottenere qualcosa in prestito.
Tra una ciacola e l'altra, la serata passa in fretta e rincasiamo che sono ormai le tre. Mi sa tanto che perderemo qualche ora rispetto al programma ma è meglio dormire qualche ora in più piuttosto che rischiare per il troppo sonno.
Alle nove inizio a rigirarmi nel letto: per me è ora di svegliarsi. Lascio dormire David che dovrà guidare ed esco. Caffèlatte e strudel di mele al bar vicino e sono pronta per un giretto di shopping. Due confezioni di caffè Illy, un presnitz intero e una bottiglia di vino: faccio impacchettare tutto e porto a casa. Luca provvederà a spedircela a Milano non appena saremo rientrati.
Il suono del cellulare mi fa ricordare che forse dovrei rientrare: David mi sta chiamando per sapere che fine ho fatto. Ormai gli dico di raggiungermi in centro: mangeremo al buffet qui vicino e poi partiremo alla volta della Carnia. Il prosciutto di Sauris ci sta aspettando e un giretto al lago aggiungerà un tocco di relax a questa faticosa avventura.
In un paio di ore arriviamo e già l'aria si è fatta più fresca. La ressa per la festa del prosciutto quasi quasi mi fa pentire di avere fatto tutta questa strada ma poi il solo odore che arriva dai vari stand gastronomici mi fa tornare sui miei passi.
I miei ci aspettano dopo cena per cui possiamo goderci il pomeriggio mangiando prelibatezze. Non so proprio cosa scegliere e sarà difficile resistere a tante leccornie. Cambiando un po' il programma decidiamo di andare prima al lago e poi torneremo qui ad assaggiare e naturalmente porteremo a casa qualcosa.
Il lago è davvero splendido: potrei stare ore solo a guardarlo. Invece ci “tocca” tornare alla festa. Nessuno potrà distogliermi dal mangiare un bel piatto di prosciutto accompagnato da un buon Sauvignon. La cena invece sarà all'insegna di frico con patate e polenta nel ristorante immerso nel verde prenotato via internet prima della partenza.
Non c'è niente di più buono per il mio palato che questo meraviglioso mix di formaggi e patate. Dopo cena mi sa che avrò bisogno di una grappetta al mirtillo tanto famose da queste parti. Dovrò correre ai ripari finite le ferie per ritornare al mio attuale peso forma.
Telefono ai miei parenti: faremo un po' più tardi del previsto per esigenze digestive.
A mezzanotte arriviamo e ci infiliamo subito a letto.
A colazione ci aspetta la gubana fatta in casa secondo ricetta originale e un buon latte fresco. Faremo un giro giusto per riappropriarmi un po' di questo paesaggio che sento ancora mio e poi rientreremo in tempo per un buon risotto, seguito da frittata, fatti entrambi con le erbe di campo raccolte di recente; il tutto accompagnato dai buoni vini del Collio, di cui faremo scorta per il futuro.
Fra due giorni ripartiremo, con lo stomaco pieno e un po' di nostalgia. Sicuramente una vacanza da rifare ma la prossima volta dovrà durare almeno due settimane: una per bere e mangiare e l'altra per recuperare le forze!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento