giovedì 19 aprile 2012
I bambini, vittime di guerra, nel Premio Pulitzer 2012
"In guerra, qualunque parte possa vantarsi di aver vinto, non ci sono vincitori, tutti sono perdenti".
Neville Chamberlain, Discorso a Kettering, 1938.
Una bambina di 12 anni che urla in mezzo a corpi insanguinati, molti dei quali sono di bambini. È questa la fotografia che si è aggiudicata il prestigioso premio Pulitzer di quest'anno nella categoria "photography breaking news" . Autore dello scatto è il 30enne afgano Massoud Hossaini, che lavora per l'agenzia France Presse e per cui stava coprendo la processione sciita del 6 dicembre scorso durante la quale un kamikaze si è fatto esplodere in mezzo a centinaia di persone. Si tratta del più sanguinoso attentato dopo quello contro l'ambasciata indiana del 2008, che ha visto la morte di circa 70 persone.
Hossaini si dice "estremamente felice: sono onorato di essere un afgano che rende testimonianza della vita e dei momenti difficili a cui si fa fronte qui. So che chi vedrà la foto penserà per prima cosa al fotografo, ma spero davvero che non dimenticheranno la sofferenze del popolo dell'Afghanistan".
E racconta di come abbia scattato l'immagine: "Al lato della strada ho visto parecchi bambini colpiti che non si muovevano. Ho visto una bambina di dodici anni, Tarana, tutta insanguinata, che non sapeva che fare e singhiozzava". La stessa foto valse ad Hossaini il secondo premio del World Press Photo Award 2011.
La giuria parla di una foto "lacerante" e il responsabile del premio, il Sig. Glisser, ha sintetizzato i motivi per cui lo scatto si è meritato il primo premio: "Una foto semplice, affascinante, che rimane nel cuore". Ancor più che la tecnica, quest'anno viene premiato l'impatto emozionale dello scatto. Perché le vittime di guerra, soprattutto se bambini, colpiscono dirette cuore e coscienza.
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