giovedì 14 giugno 2012

Tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita

"Tutta la notte ho dormito con te, vicino al mare, nell'isola. Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno, tra il fuoco e l'acqua. Forse assai tardi i nostri sogni si unirono, nell'alto o nel profondo, in alto come rami che muove uno stesso vento, in basso come rosse radici che si toccano. Forse il tuo sogno si separò dal mio e per il mare oscuro mi cercava come prima, quando ancora non esistevi, quando senza scorgerti navigai al tuo fianco e i tuoi occhi cercavano ciò che ora - pane, vino, amore e collera - ti dò a mani piene, perchè tu sei la coppa che attendeva i doni della mia vita. Ho dormito con te, tutta la notte, mentre coi vivi e coi morti, e svegliandomi d'improvviso in mezzo all'ombra il mio braccio circondava la tua cintura. Nè la notte nè il sonno poterono separarci. Ho dormito con te e svegliandomi la tua bocca uscita dal sonno mi diede il sapore di terra, d'acqua marina, di alghe, del fondo della tua vita, e ricevvetti il tuo bacio bagnato dall'aurora, come se mi giungesse dal mare che ci circonda". Pablo Neruda

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