martedì 20 novembre 2012

Tenuta di Fessina ad EATALY di Roma mercoledì 21 novembre in compagnia degli chef stellati Walter Ferretto e Massimo Mantarro

Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile si può paragonare all’ Etna e l’Etna non si può paragonare a nulla. Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile. Domani mercoledì 21 novembre i nostri vini di Tenuta di Fessina avranno l’onore di accompagnare i piatti preparati dagli chef “stellati” Walter Ferretto e Massimo Mantarro ad Eataly di Roma. Silvia Maestrelli, Tenuta di Fessina, Contrada Rovittello, Castiglione di Sicilia (CT) + Walter Ferretto, Ristorante “Il Cascinale nuovo”, Isola D’asti (AT)_una stella Michelin + Massimo Mantarro, Ristorante “Principe Cerami” Hotel San Domenico, Taormina (ME)_due stelle Michelin.
Dopo l’aperitivo abbinato al nostro Nakone 2010, chardonnay in purezza, la cena sarà introdotta da un’ insalatina aromatica, a base di funghi porcini e petto di quaglia in salsa balsamica. Erse 2009 di Tenuta di Fessina, fragrante blend di Nerello Mascalese e Cappuccio, come iniziale vino in degustazione. Per primo piatto, riso carnaroli con zucca gialla, porri di Cervere e animelle di vitello, abbinato al nostro cru di Nerello Mascalese Il Musmeci 2008. Il lombo di vitello rosolato in tegame al rosmarino, purea di carote gialle al timo, ragusano dop e riduzione di Nero d’Avola saranno accompagnati dal Nero d’Avola in purezza Ero 2010. Per finire, piccola iris farcita con cremoso al pistacchio di Bronte, salsa ai semi di finocchietto selvatico e granita. Ricco menu made in Italy! La Sicilia è una terra nutriente, ricchissima di arte, cultura, e di una natura rigogliosa. I’ vigne di Fessina, in particolare, sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che, come due grandi braccia, cingono le vigne in un gesto quasi materno, isolando il vigneto come i vecchi muri dei “clos” francesi e creando un microambiente unico. Natura straripante, civiltà sovrapposte, cultura profonda e complessa. Luogo di terra, di cielo, d’acqua e di fuoco, la Sicilia. E terra di “fimmine”, soprattutto. Anche la Muntagna per me è “fimmina”. Guardo all’Etna come una figlia guarda a sua madre, che genera “come un poeta”. Privilegio tutto materno. Irruenta, imprevedibile, generosa, elegante, proprio come una donna, la Muntagna. E unica. “I’ vigne di Fessina”, come la gente di queste parti definisce i vigneti della tenuta, sono sorvegliate da un grande albero maestoso, con le radici che, come una serpe, avvolgono i blocchi del muro di cinta del borgo di Rovittello, i cui rami volano verso il cielo a guardare i Nebrodi. Il Millicucco lo chiamano, fascinoso e ieratico custode del borgo. A salire verso il cielo in questo piccolo ombelico verde, tra sciare nere che scendono dall’alto, ci sono molte cose. La più appariscente è quel pennacchio di fumo che si vede quando si alza lo sguardo, sale dal cappello da gnomo che sta in cima al monte. Non smette mai di sbuffare, da cinquecentomila anni e forse più, e riversa cenere e lapilli che si depositano e si distribuiscono nel fluire delle stagioni, a volte accumulati, altre volte spazzati via dall’acqua. A volte rimescolati e coperti da lava fluente, nascosti al verde ed alla coltivazione per centinaia di anni, fino a quando, paziente, la natura ricomincia il suo lavoro di conquista della roccia e ci regala conche irregolari, piccoli vasi di terra che, coltivati per bene, danno frutti meravigliosi. I’ vigne di Fessina sono uno di questi vasi di terra particolare, ricca della sua povertà. Tra Linguaglossa e Randazzo si incontrano molte di queste forme che coccolano i vigneti come balie generose. Vigneti che per destino danno vini molto diversi, generati da suoli e microambienti talmente particolari da renderli unici. INFO Eataly Roma - Enoteca. Tel. 06 902 792 92. Piazzale XII Ottobre 1492, 00154 Roma.

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