domenica 20 gennaio 2013
Tenuta di Fessina tra le mète di “Circle of Wine Writers” il prossimo 4 giugno
Tutto ciò che la natura
ha di grande,
tutto ciò che ha di piacevole,
tutto ciò che ha di terribile
si può paragonare all’Etna
e l’Etna non si può paragonare a nulla”.
Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile, 1788
Il continente vitivinicolo siciliano sarà mèta dell’unico viaggio annuale, previsto per il 2013, del prestigioso consesso “Circle of Wine Writers”, associazione con sede a Londra composta da oltre 280 giornalisti e scrittori del settore vitivinicolo che operano in più di 25 Paesi con l’obiettivo comune di migliorare gli standard della comunicazione sul mondo enoico, contribuendo ad aumentare la conoscenza del lettore ed a rafforzare la promozione del vino di qualità nel mondo.
Gran Via Società & Comunicazione, che negli ultimi due anni ha rafforzato notevolmente la propria posizione nel network della comunicazione d’oltremanica, ha avanzato una proposta di itinerario che mette in risalto le realtà produttive d’eccellenza della Sicilia stilando, in collaborazione con la Direzione del Circolo, un programma di visite ad alcune delle aziende che maggiormente rappresentano l’espressione di qualità enologica del territorio, tra le quali Tenuta di Fessina.
Dal 03 al 09 Giugno 2013, dodici componenti del Circle of Wine Writers si troveranno in Sicilia seguendo un itinerario di visita che, prendendo le mosse dalla zona dell’Etna, si dirigerà a sud verso Vittoria, proseguendo per la zona di Menfi ed infine rientrando.
La nostra Tenuta di Fessina sarà onorata di accogliere i partecipanti di “Circle of Wine Writers” il prossimo 4 giugno.
Programma:
Martedì 04 Giugno 2013
Ore 17,45 – Arrivo dei partecipanti, accoglienza ospiti da parte della proprietà;
Dalle ore 17,45 alle ore 19,45 – visita vigneti, degustazione vini;
Dalle ore 19,45 alle ore 21 circa – dinner;
Ore 21,00 circa – saluti e partenza del gruppo.
_I due “cru” di Tenuta di Fessina: A’ Puddara, Etna Bianco DOC, Carricante 100%, e Il Musmeci, Etna Rosso DOC, Nerello Mascalese_
I’ vigne di Fessina, come la gente di queste parti definisce i vigneti della tenuta, sono sorvegliate da un grande albero maestoso, con le radici che, come una serpe, avvolgono i blocchi del muro di cinta del borgo di Rovittello, i cui rami volano verso il cielo a guardare i Nebrodi. Il Millicucco lo chiamano, fascinoso e ieratico custode del borgo. A salire verso il cielo in questo piccolo ombelico verde, tra sciare nere che scendono dallalto ci sono molte cose. La più appariscente è quel pennacchio di fumo che, si vede quando si alza lo sguardo, sale dal cappello da gnomo che sta in cima al monte. Non smette mai di sbuffare, da cinquecentomila anni e forse più, e riversa cenere e lapilli che si depositano e si distribuiscono nel fluire delle stagioni, a volte accumulati, altre volte spazzati via dall’acqua. A volte rimescolati e coperti da lava fluente, nascosti al verde e alla coltivazione per centinaia di anni, fino a quando, paziente, la natura ricomincia il suo lavoro di conquista della roccia e ci regala, conche irregolari, piccoli vasi di terra che, coltivati per bene, danno frutti meravigliosi. I’ vigne di Fessina sono uno di questi vasi di terra particolare, ricca della sua povertà. Tra Linguaglossa e Randazzo si incontrano molte di queste forme che coccolano i vigneti come balie generose. Vigneti che per destino danno vini molto diversi, generati da suoli e microambienti talmente particolari da renderli unici.
(Federico Curtaz)
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