sabato 16 febbraio 2013
A’ Puddara 2010, “una goduria per il palato”. Il Carricante di Tenuta di Fessina sul blog Vinicolamente
In attesa dell’uscita della nuova annata (vendemmia 2011) del Carricante in purezza di Tenuta di Fessina, che sarà presentata in anteprima a “Sorsi dell‘Etna” il prossimo 3 marzo a Palermo, il blog Vinicolamente, condotto da Giuseppe Carlucci, dedica un’ampia recensione all’annata 2010 di A’ Puddara, Etna Bianco DOC.
“Basta assaggiare A’ Puddara per comprendere che grandi vini bianchi sono possibili anche al sud, la Sicilia ci ha sempre abituati ad ottimi risultati ottenuti con vitigni a bacca bianca, basti pensare ai vari moscato di Pantelleria sia in versione dolce che secco.
A’ Puddara è qualcosa di diverso, quello prodotto da Tenuta di Fessina è un bianco ottenuto da uve Carricante in purezza coltivate sull’Etna a 900 metri di altitudine, le peculiarità del vitigno, l’età dell’impianto insieme al microclima ed al territorio di origine vulcanica hanno donato a questo vino caratteristiche ben lontane da quelle a cui si è abituati per i bianchi del sud.
Doveroso un passo indietro per presentare l’azienda visto che non rientra tra i colossi vinicoli più noti dell’isola; Tenuta di Fessina nasce nel 2007 per mano di Silvia Maestrelli già produttrice toscana con l’azienda Villa Petriolo e l’enologo ed agronomo Federico Curtaz, affermato ed apprezzatissimo professionista a livello internazionale. I due partono acquisendo un vecchio palmento circondato da sette ettari di vigneto coltivato a Nerello Mascalese, successivamente rilevano altri piccoli vigneti in diverse zone attorno all’Etna, tra questi vi è quello ubicato a Santa Maria di Licodia dove è coltivato il Carricante, un vigneto di oltre 40 anni di età che affonda le sue radici su un terreno costituito da diverse colate laviche.
Questo Carricante si presenta con un bel colore giallo paglierino brillantissimo, annusandolo si percepisce un ventaglio aromatico complesso e variegato, i sentori più evidenti sono quelli vegetali, erba sfalciata, fieno, poi anche sensazioni di spezie mediterranee aromatiche, lievi accenni di frutta gialla e leggerissime note speziate appena accennate.
L’assaggio è decisamente appagante, di spiccata sapidità, favoloso! Una goduria per il palato che deve dividersi tra un sapore salmastro e ritorni erbacei, grandissima freschezza ed un finale lungo e morbido con chiusura su piacevoli toni affumicati.
Straordinario accompagnatore per piatti a base di pesce, facile immaginarlo al fianco di un grande salmone affumicato, o una bella spaghettata con le vongole”.
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