martedì 11 marzo 2014
Il calore e il nitore etnei nell’accoglienza di Salvo Lo Castro, patron di 3 D C. Tutti i vini di Tenuta di Fessina al nuovo ristorante di Linguaglossa
«(…) in quei luoghi, dietro qualsiasi forestiero, mendicante o vagabondo, si sospettava un essere divino. Non era concepibile, prima di accoglierlo, domandare al visitatore chi fosse; solo dopo aver immaginato la sua origine divina ci si poteva abbassare a domande di carattere terreno, e questo si chiamava ospitalità; e per il medesimo motivo essa faceva parte delle pratiche e delle virtù più sacre. I greci dell’epoca omerica non conoscevano l’ ”ultimo degli uomini”! L’uomo era sempre il primo, cioè divino»
Cyprian Norwid nella sua introduzione all’ “Odissea”
L’appeal dei vini dell’Etna è determinato dalla storia, del territorio e delle persone, che emerge dal calice.
Della “montagna di fuoco” affascina l’ambivalenza, il calore e il nitore, di queste terre, immediatamente percepibili nel bicchiere. Il Principe Fabrizio del Gattopardo racconta la Sicilia come la terra dei forti contrasti: l’Etna, in particolare, sembra interpretare questo paradigma all’ennesima potenza. Fuor di misura nel paesaggio, sia nell’inferno attorno a Randazzo, ai piedi dello spaventoso vulcano prodigo di terremoti, piogge di fuoco e colate laviche, sia nella bellezza della baia di Taormina, a poca distanza dalla vetta, altrettanto foriera di ricchezza; fuor di misura nella capacità degli Etnei di convivere intimamente con un ambiente apparentemente ostile e difficile come la Muntagna, senza sentire l’esigenza di dominarlo, ma di partecipare empaticamente alla vita del vulcano, con rispetto, ostinazione e fiducia nelle inesauribili risorse di questo territorio realmente straordinario. Solo quando si è capaci di “seguire l’ordine della natura, la via della natura, il tempo della natura, il disegno della natura” , ossia solo quando si è capaci di adeguarsi alla corrente dei fenomeni naturali, considerando l’uomo non come qualcosa di alieno ed opposto ad essi, ma un’integrale caratteristica del processo del mondo, si riesce a sciogliere la contraddizione uomo-vulcano.
E Salvo Lo Castro, patron del nuovissimo Ristorante 3 D C a Linguaglossa, sembra incarnare alla perfezione questi elementi distintivi tutti etnei. Con trascinante entusiasmo e incrollabile fiducia nelle risorse di questa zona, è tornato nel luogo di nascita, intenzionato a valorizzare quanto possibile l’unicità della Muntagna. Un cittadino del mondo, dalle sfaccettate esperienze, eclettico, vulcanico, gentile e ostinato, desidera fermamente offrire a questo territorio una chance di affrancamento da quel destino di dimenticanza che, almeno fino a qualche anno, fa ha paradossalmente condizionato negativamente le attività di accoglienza e ristorazione in questo meraviglioso angolo della Trinacria orientale. Capace come pochi di stringere efficaci collaborazioni improntate alla qualità senza compromessi, ha messo a punto un interessante programma di promozione che riguarda non solo il suo bel locale di recentissima apertura, ma tutto il territorio. Lo sostengono in questa avventura, oltre al formidabile staff di sala e cucina, la moglie Alina e il fratello Valentino, dal sorriso coinvolgente e il calore tipico dei siciliani doc non appena si varca la soglia di Via Mareneve, che porta verso la pineta Ragabo e le stazioni sciistiche dell’Etna.
Salvo segue l’ “ordine della natura, la via della natura, il tempo della natura, il disegno della natura” nelle scelte rigorose che affronta costantemente selezionando personalmente i prodotti che andranno ad arricchire le tavole di 3 D C, con viva curiosità per autentiche perle gastronomiche provenienti da piccole aziende agricole locali e la sicurezza di offrire brand ormai attestati. Tutto rigorosamente born in Sicily. Segue la natura anche nello stile di accoglienza che si respira immediatamente nel suo ristorante-pizzeria: amabilità, senza traccia di artificio. Natura etnea. Ogni avventore, in omaggio a quel principio dell’antica cultura greca che qui ancora miracolosamente sopravvive, la xenia, è trattato come un dio. In Sicilia, l’ospitalità è davvero un modo per rendere l’ospite “membro temporaneo” della comunità che sta visitando, un’inclinazione spirituale tipica del mondo greco.
Con nostro grande piacere, i vini di Tenuta di Fessina accompagnano costantemente i piatti di Salvo, veri classici della cucina siciliana, intenzionalmente semplificati, in controtendenza rispetto a tante fumose rielaborazioni attuali, ma dal gusto moltiplicato all’infinito in virtù di ingredienti di primissima qualità e sistemi di cottura tradizionali – sempre acceso e scoppiettante il forno a legna che campeggia nella cucina a vista di 3 D C!
L’ambiente è sobrio e caldo, con due sale comunicati: una destinata alla ristorazione, con sette tavoli sette, dalla mise en place candida, essenziale, vivacizzata da cristalleria muticolor, immersi in una diffusa cantina che ricopre tutte le pareti del locale – e un efficiente wine-taste che distribuisce calici a mescita di ben 12 etichette -, e l’altra alla pizzeria, ambiente più semplice ma altrettanto ricercato nell’intenzione di proporre comunque enogastronomia di qualità per cene più facili e veloci. La carta delle miscele del caffè, ennesima chicca di questa nuova attività che ha tutte le carte in regola per rendere davvero giustizia a questo insieme di risorse, ambientali, culturali ed umane, che la Montagna di fuoco vanta.
In bocca al lupo a Salvo alla sua bella squadra, che dell’Etna tramandano con passione il calore il nitore!
INFO Ristorante Pizzeria 3DC GRADI_
Via Mareneve 73 – 95015 – Linguaglossa (CT)_
Cell: 391 4832065 | E-mail: tredicigradisicily@gmail.com_
www.3dcgradi.com
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