Scivolare come un sogno sulla superficie liscia del lago e non andare mai a riva.
Sulla terraferma, dove camminano i più, il cigno è goffo, un volatile qualsiasi.
Deve rimanere là, sul lago, silenzioso, bianco e maestoso!
Essere un uccello, ma non volare mai.
Conoscere un canto, ma poterlo intonare solo al momento della morte...
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2 commenti:
L’albatros
''Spesso, per dilettarsi, gli uomini della ciurma
catturano gli albatros, grandi uccelli marini
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
la nave che scivola sugli amari flutti .
Appena deposti sulle assi della tolda
questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi
lasciano pietosamente le .grandi ali bianche
trascinarsi come remi accanto a sè.
Quant'è goffo e fiacco questo viaggiatore alato!
Lui, prima così bello, quant'è comico e brutto!
Uno tormenta il suo becco con un mozzicone acceso,
l'altro mima, zoppicando, l'infermo che volava.
Il Poeta assomiglia al principe delle nubi
che sfida la tempesta e sbeffeggia l'arciere;
esiliato al suolo in mezzo al baccano
le sue ali di gigante gli impediscono il cammino.''
Charles Baudelaire
Mi è tornata alla mente questa poesia leggendo del tuo cigno.
La conoscevi?spero ti piaccia.
Mio dolce Miky,
e' stato molto emozionante leggerti di nuovo... per un periodo eri sparito, l'importante e che ora sei tornato a scrivere per me...
Entrambi adoriamo Emily Dickinson....forse per il suo linguaggio brillante o forse per il suo amore per la natura che traspare da tutte le sue poesie.. molto bella L'Albatros, grazie non la conoscevo.
Baudelaire è impossibile non amarlo..
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