Pubblico con grande piacere un commento ricevuto da Barbara, una dolce ragazza, che sabato scorso è venuta a Villa Petriolo per conoscere la mamma del Rosae Mnemosis...
"dal bicchiere escono profumi dolcemente speziati, inspiro profondamente e chiudo gli occhi: mi sembra di sentire echi di risa e giochi di bambini che corrono fuori nel prato.
Solo una bimba dalle lunghe treccie bionde se ne sta in disparte, a fissare pensosa l'intreccio di viti e rose che la mano sapiente dell'uomo da ordito come un ricamo.
Riapro gli occhi, una giovane donna bionda osserva, fiera e sorridente, il frutto di quel vigneto e dei suoi sogni: un vino morbido e vellutato come un petalo di rosa."
grazie Barbara
mercoledì 17 ottobre 2007
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2 commenti:
il rosae è seta d'oriente, pelle che sente l'emozione, batticuore e respiro....per carpirlo ci vuole attenzione, sensibilità e voglia, scrivi proprio bene Barbara, ancora... cruz
Grazie cruz, non so chi tu sia ma da come descrivi il rosae sembra che tu conosca questo vino fin dalle viscere come un padre conosce il proprio figlio
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