giovedì 15 maggio 2008
Baci di Venere per The Voice, in giorni di vino e di rose....
«Io sono possessiva e gelosa. E così è anche Frank. Il suo temperamento brucia tra le fiamme mentre il mio brucia dentro per ore».
Ava Gardner, unanimamente ritenuta la più bella attrice della storia di Hollywood, dal "fascino ferino" e la bellezza "notturna e dolente", riassumeva così la sua tempestosa storia d’amore con Frank Sinatra, durata dal 1951 al 1957. Tra eccessi e sfrenatezza.
Un omaggio al celebre crooner, scomparso dieci anni fa, il 14 maggio 1998.
"Gli ultimi anni della vita di Frank Sinatra sono stati un calvario, il suo fisico, provato da anni di una vita intensissima, scandita da ritmi di lavoro infernali, una bottiglia di whisky e due pacchetti di sigarette al giorno , era crollato sotto i colpi di infarti in serie e degenerazioni varie. Non lo si vedeva in giro da anni ma il suo mito era intatto e alla sua morte è stato, giustamente, celebrato come meritano le leggende".
"La verità è che Frank Sinatra ha stabilito un paradigma interpretativo: nessun cantante è riuscito a interpretare meglio di lui il grande repertorio degli standard in chiave swing con la big band e gli arrangiamenti di stampo jazz. Solo Tony Bennett, che The Voice definiva "il più bravo", è in grado di reggere il confronto. Ma non ha mai avuto il suo carisma. E Nat King Cole o Bobby Darin sono morti troppo presto. A parte lo straordinario talento e la tecnica inimitabile (soprattutto per la chiarezza della dizione), Sinatra ha sempre avuto un allure pop che lo ha fatto amare da ogni genere di pubblico per più di mezzo secolo. Quando era giovane lo chiamavano "Swoonatra", da to swoon, svenire, perché le adolescenti svenivano ai suoi concerti. E' stato lui il primo idolo giovanile della musica. E oggi la storia gli sta dando ragione perché la formula che è stata il segreto del suo successo è tornata attuale". Fonte: ANSA.
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