giovedì 25 settembre 2008

canaioloXimbrunire...


La vendemmia continua a Villa Petriolo, anche in questa giornata speciale....

Stasera, durante la cerimonia di premiazione del concorso di Villa Petriolo, a fare da padrone di casa sarà il nostro vino L'Imbrunire. Stamani il caso ha voluto che la vendemmia proseguisse proprio con i filari di Canaiolo nero, da cui otteniamo, vinificato in purezza, l'ultimo nostro nato. I piccoli grappoli, accuratamente selezionati in vigna, vengono raccolti in cassette all’alba. La vinificazione avviene con macerazione carbonica: i grappoli sono stesi su un letto di ghiaccio secco, poi un tetto di ghiaccio secco, mosto di canaiolo ed un ultimo strato di ghiaccio secco.

Il Canaiolo è l'uva che apporta morbidezza nella composizione del Chianti, tanto che nel Settecento era addirittura più popolare del Sangiovese.
Oggi è utilizzata soprattutto nelle regioni centrali d'Italia, prevalentemente in assemblaggio. E' conosciuto anche come Caccione Nero, Uva dei cani, Uva merla, Uva donna, Canaiuolo, Cannaiola, Tindiloro. La sua foglia è medio-piccola, pentalobata, più raramente trilobata, di colore verde scuro e opaca; il grappolo è medio, piuttosto spargolo, tozzo o piramidale, con una o due ali; l'acino medio, rotondo e regolare, buccia consistente blu-violacea con molta pruina.
Il Canaiolo nero concorre nelle DOCG Chianti, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Torgiano Rosso Riserva, e nelle DOC Carmignano, Colli del'Etruria Centrale, Montecarlo, Rosso di Montepulciano, San Gimignano.


Per Villa Petriolo la vinificazione in purezza del canaiolo ha significato riscoprire un antico vitigno, a dimora da oltre trent’anni nel nostro vigneto “San Martino”. Come molti altri autoctoni, il Canaiolo sta estinguendosi. Tutto questo ci regala il fascino dei sapori antichi, con quelle piacevoli sensazioni di struggimento e malinconia…proprio come quando il sole tramonta sull’aia dopo una giornata di vendemmia...




L'imbrunire
Giovanni Pascoli, in Canti di Castelvecchio


Cielo e Terra dicono qualcosa
l'uno all'altro nella dolce sera.
Una stella nell'aria di rosa,
un lumino nell'oscurità.
I Terreni parlano ai Celesti,
quando, o Terra, ridiventi nera;
quando sembra che l'ora s'arresti,
nell'attesa di ciò che sarà.
Tre pianeti su l'azzurro gorgo,
tre finestre lungo il fiume oscuro;
sette case nel tacito borgo,
sette Pleiadi un poco più su.
Case nere: bianche gallinelle!
Case sparse: Sirio, Algol, Arturo!
Una stella od un gruppo di stelle
per ogni uomo o per ogni tribù.
Quelle case sono ognuna un mondo
con la fiamma dentro, che traspare;
e c'è dentro un tumulto giocondo
che non s'ode a due passi di là.
E tra i mondi, come un grigio velo,
erra il fumo d'ogni focolare.
La Via Lattea s'esala nel cielo,
per la tremola serenità.

4 commenti:

Gianpaolo Paglia ha detto...

buona serata questa sera. Peccato non poter esserci, impegno di lavoro (cena al Pellicano, c'e' di peggio in effetti)con clienti.
In bocca al lupo, ci sarà un altra occasione.

silvia ha detto...

Caro Gianpaolo, crepi il lupo...a te auguro un fruttuoso convito! Ti aspetto presto presto.
Grazie per il tuo pensiero!
un abbraccio.

Percorso Primaro ha detto...

Con un preambolo siffatto la serata sarà stata sicuramente bellissima, peccato che anche da queste parti la vendemmia non ci lasci un attimo di respiro... So che conosci Andrea Gori: il 26 ottobre a Firenze proveremo iniseme un interessante esperimento di abbinamento vino-musica, se capitassi da quelle parti...
Ancora complimenti per l'iniziativa!

Mirco

silvia ha detto...

Ciao Mirco! E' stata una serata magica, davvero...grazie per il pensiero. Potrebbe essere un'ottima idea quella che mi proponi: se sono in Toscana, vengo con molto piacere, sarà interessante...stuzzicante l'abbinamento! Ed una bella occasione per conoscerci di persona. Sentirò anche Andrea.
A presto, Mirco, e grazie della visita.