lunedì 3 novembre 2008

Il nostro Golpaja 2005...nella squadra dei Davide!


Esce sul numero di novembre 2008 della rivista IL MIO VINO questa bella recensione alla degustazione del nostro IGT Toscana Golpaja 2005, 60% Sangiovese e 40% Merlot.

L'articolo sottolinea il buon rapporto qualità/prezzo di una serie di rossi toscani, la squadra dei Davide...contro Golia!

Grazie alla Redazione de Il Mio Vino, di cui riporto un estratto.

I Davide
Per raccogliere una serie di bottiglie - la “squadra dei Davide” - da mettere in campo nel confronto con il Golia, i nostri esperti hanno cercato nelle enoteche vini toscani prodotti con una base di sangiovese e con l’aggiunta di merlot e magari di qualche altro vitigno, internazionale o meno. Un tipo di uvaggio che non è affatto nato una ventina di anni fa con l’esplosione dei cosiddetti “Supertuscan”, come spesso si crede. In diverse aree della regione, infatti, l’uso dei vitigni di origine francese insieme all’uva di casa ha in realtà tradizioni molto più antiche.


Toscana Igt Rosso “Golpaja” 2005
Con la sua villa padronale contornata da case coloniche sulla sommità di una collina al centro di una tenuta di 160 ettari con vigneti, oliveti, frutteti, giardini e boschi nel comune di Cerreto Guidi, a una quarantina di chilometri da Firenze, Petriolo sembra una rappresentazione cinematografica del “sogno toscano”. In questo paesaggio idilliaco l’azienda concentra le proprie energie su una linea essenziale di prodotti. Cinque etichette in tutto: Chianti Docg, un bianco, un Vin Santo e il vino incluso nella nostra degustazione, il Golpaja, fatto con una base di sangiovese con l’aggiunta di merlot. Il 2005 si presenta nel bicchiere con un bel colore rosso rubino carico venato di sfumature violacee. Il profumo è intenso e di buona eleganza, con note di frutti rossi, arricchite da sfumature di menta e di petali di rosa. Ben presente in primo piano, a unire il tutto, una calda nota speziata di pepe nero. Vino equilibrato e fresco al palato, con un piacevole aroma di mandorla che rimane nel persistente finale, nel quale si manifesta anche una elegante sensazione di tannino fine.





2 commenti:

Antonio ha detto...

Nell'articolo di introduzione a Villa Petriolo de "Il mio vino" manca la citazione dell'Imbrunire mi sembra..(Pardon Silvia, sai che sono un suo fan)

silvia ha detto...

Eggià, eggià....in realtà, Antonio caro, abbiamo ricevuto apertis verbis anche l'apprezzamento per il nostro canaiolo! Sono davvero contenta...e grazie a te per l'incoraggiamento che sempre mi regali.
Un abbraccio, a presto.