mercoledì 4 marzo 2009

Dei modi più eleganti di scendere dai tacchi. Agnès Sorel, dame de beauté



Signora di bellezza. Agnès Sorel, la splendida amante del re francese Charles VII - XV secolo – passata alla storia per essere stata “ufficialmente” la favorita del re, nonché dama di grande intelligenza ed estrema raffinatezza.

Prima donna di marzo per il mercoledì di diVINando dedicato a Dei modi più eleganti di scendere dai tacchi.



“Regina senza corona”, sembra che la grande influenza sul reggente di Francia le abbia procurato tante inimicizie a corte, circostanza dalla quale è nato il mito della morte di Agnès Sorel, “l’affaire Agnès S”: avvelenata? Recenti studi accreditano l’ipotesi sulla scorta di ritrovamenti di notevoli quantità di mercurio nei suoi resti. Il corpo della bella Agnès, riesumato a Loches - dove era sepolto - per effettuare le dovute analisi, ha presentato, da una disanima a raggi X con la tecnica di microfluorescenza, quantità non usuali di mercurio, tipiche delle morti per avvelenamento.


Château de Loches


E qui ritorna il tema della bellezza: il mercurio, però, contenuto anche in trattamenti farmaceutici utilizzati come purganti, era alla base di prodotti cosmetici che normalmente comprendevano tale metallo e che possono averla contaminata in vita. Farsi bella sino alla morte…vien da dire.

“Figlia di un soldato, dopo un' infanzia e un' adolescenza da damigella, Agnès visse senza eccessi fino al suo ingresso nella corte di Carlo VII. Poi, da compagna influente e cortigiana ricca, fece le fortune di mercanti e finanzieri spendendo quanto più potè in tessuti e accessori pregiati. Ordinava stole di pelliccia, lunghe fino a sette-otto metri e collezionava gioielli, a cominciare dal primo diamante tagliato che la storia ricordi, regalo più prezioso che il re le abbia mai fatto. A cinque secoli e mezzo dalla morte Agnès rimane una donna simbolo, ispiratrice di romanzi, poemi, opere liriche, e quasi un' antesignana di quell' indipendenza che molte centinaia di anni dopo di lei le femministe avrebbero chiesto a gran voce. «Aveva lineamenti dolci e capelli chiari», la immagina il professor Charlier che ha esaminato i resti della regina-non regina”.



Del resto, della sua bellezza devastante, ed in particolare di quella del suo seno, nessuno ha dubbi. Tra i décolletés più ammirati della storia, immortalato da Jean Fouquet nella sua Madonna col Bambino, oggi al Musée Royal des Beaux-Arts di Anversa. La Madonna, con un seno rotondo che esce incontenibile dal corpetto slacciato, fu dipinta intorno al 1450 per l' ufficiale di corte di Carlo VII Etienne Chevalier. Il volto è con molta probabilità proprio quello di Agnès Sorel, ed il seno pure. Agnès era celebre infatti per gli abiti che le lasciavano scoperto il seno.

Piccoli seni, turgidi e invitanti, da canone classico. Una bellezza esuberante, venata di sottile erotismo, come la cultura cinquecentesca tramanda. Sostenuti da bustiers-lingerie che stringevano l’addome e i fianchi, con effetto push-up che esaltava la cosiddetta 'acquasantiera', davano al corpo femminile una fine sensualità. Il bustino ad intreccio di Agnès Sorel avvolge il corpo dalla vita fin sotto il seno, conferendole una provocante silhouette a clessidra. Ma che differenza con la sfacciata abbondanza di tante maggiorate di oggi…

6 commenti:

Antonio ha detto...

Sbaglio o sono dei canoni di bellezza e di gusto che ti sono abbastanza congeniali...?;)))

Antonio ha detto...

Le favorite....donne che della loro fragilità hanno fatto un punto di forza, che in un contesto totalmente maschile hanno saputo reggere più o meno nell'ombra il vero scettro del comando...che del vivere in mari perigliosi e ingannevoli come le corti reali hanno fatto un arte...dei timonieri col bustino....

Chi potrei associarle..? Un pirata, un corsaro dei mari...che ne dici?

Antonio ha detto...

Avrei pensato a Samuel Bellamy, Black Sam..
A modo suo maestro d'eleganza, vosto che fu il primo pirata dei Caraibi ad abbandonare la vetusta e conformista parrucca incipriata (può uno porsi fuori da un certo "sistema" e allo stesso tempo condividerne la divisa?), per fasciarsi i lunghi capelli corvini in una benda..da qui il suo soprannome..
Vita breve ed avventurosa, storico tragico Huckleberry Finn...
Infanzia travagliata, la madre morta del suo parto (non credo ci sia ferita peggiore), ultimo di 6 fratelli dovette diventare adulto prima del tempo....il che, in una piccola contea, significava imparare l'arrangiarsi...

Bisogna accontentarsi di quel che il destino ti ha concesso o tentare l'avventura a qualsiasi costo? Magari diventando una cortigiana..magari cacciando tesori..in entrambi i casi mettendosi al di fuori forse della legalità, sicuramente di una certa etica?
Sam, come la tua Agnès, scelse la seconda strada, più stretta e meno battuta..E se, saltato l'oceano, come cacciatore di tesori sommersi non andò bene, la pirateria fu il passo successivo...
Si dice pirateria e si pensa ai sanguinari baroni del mare..ma la vita sulla nave era un modello di democrazia per i sistemi politici contemporanei, con un codice di regole severe e rispettate dalla ciurma e (addirittura) una sorta di previdenza sociale ante littram: in un tempo in cui camminando per strada, nelle grandi città, non era raro trovare moribondi derelitti, nell'epoca piena della schiavitù, su una nave di pirati si poteva trovare una giustizia dura ma ugualitaria...
Certo molto è indoarto dalla leggenda, ma è bello pensare che questo microcosmo itinerante che era una nave corsara potesse raggruppare anche la feccia più disparata sotto il cappello di un codice che funzionava perchè dava una speranza a chi non l'aveva...
Il suo primo capitano era noto per essere una specie di gentleman corsaro e Sam, quando ne prese il posto, non dimenticò questo modello di capo consorteria...
Si narra che depredò oltre 50 navi in un solo anno, prima di morire a soli 28 anni, leggendario per la sua lealtà e generosità: si ricorda l'episodio in cui conquistata una nave senza sparare un colpo di cannone, lasciò la sua al capitano e all'equipaggio "derubati". Siffatti episodi gli valsero il titolo di principe dei pirati.
"Bellamy era diventato un pirata non solo per spirito d’avventura, ma mosso dall’ambizione di diventare ricco il più velocemente possibile, per poter sposare la sua amata. Forse fu per questo motivo che navigò su una rotta molto pericolosa, quella che portava nel New England. A Weelfleet, in Massachusets, la piccola flotta di Bellamy incontrò una violentissima tempesta, che in poco tempo fece affondare l’intero convoglio. Sopravvissero solo 9 pirati, che riuscirono in qualche modo a toccare terra. Solo due di loro sfuggirono alla legge, mentre gli altri vennero catturati e impiccati."
Un'altra leggenda vuole che Black Sam avesse fatto un patto col diavolo e che ora questi ne avesse richiesto il saldo..
Il dilemma di Achille: una vita lunga ed anonima, o una breve e generosa di sogni..

silvia ha detto...

Antonio....un pirata!!!! Sai cosa mi hai fatto tornare in mente col tuo bellissimo racconto....l'indomabile Angelica! La ricordi...un sequel splendido di film - quattro, per l'esattezza, tutti visti e rivisti!!! - tratti dal romanzo Angelica la Marchesa degli Angeli, bello bello bello!

Questa la trama:

"La storia racconta l'appassionante vicenda della bellissima Angelica, figlia di un barone di campagna semplice e povero.Sarà proprio il padre a combinare le nozze di Angelica con Joffrè de Peyrac, un ricchissimo conte di non avvenente aspetto, ma intelligente e affascinante,che finirà col conquistarla. L'amore tra i due diverrà travolgente, ma la gaia e sfarzosa vita di palazzo verrà sconvolta dalla visita di Re Luigi XIV,che, intimorito dalla ricchezza del conte e invaghitosi della splendida Angelica, farà arrestare Joffrè accusandolo di praticare stregonerie. Iniziano così le peripezie che separeranno i due: Joffrè sarà condannato a morte e Angelica,rifiutata la corte del Re e ormai caduta in disgrazia coi suoi due bimbi piccolissimi,sarà aiutata da un suo compaesano nonché antico amore, il bellissimo Nicola".

Joffrè de Peyrac, manco a dirlo, diventa un avventuriero dei mari...e che avventuriero!

Vita generosa di sogni, seppur breve. Assolutamente sì.
Sogni d'oro a te...

Antonio ha detto...

Buongiorno cara Silvia,
ieri mi ero preoccupato non sentendoti..
Sai che nonostante ripropongano il film ogni estate non l'ho mai visto!!!????
Come per ogni cosa che suggerisci tu, rimedierò....

silvia ha detto...

Ieri giornata fiorentina, caro Antonio! Ma oggi rieccomi...cerca Angelica, è fantastico il film!
Buona giornata!