Da All'Enoteca Lavuri, degustazione dei vini della Tenuta di Fessina |
Per noi è stato un grande onore aver avuto la possibilità di presentare sabato 25 settembre gli ultimi nati della nostra produzione siciliana all' Enoteca Lavuri, una vetrina prestigiosa per la grande competenza, maturata in tanti anni, e la grande passione che anima Carlo nel promuovere la buona cultura del vino. L'Enoteca Lavuri di Agliana (Pistoia) è un autentico scrigno, che conserva e tramanda con amore la storia delle persone e del loro vino. Per questo è stata una grande gioia, perché dove si ama così tanto il vino ci si sente accolti nel migliore dei modi per chi, come noi, promuove un progetto emozionale come Tenuta di Fessina sull'Etna, un progetto pensato e realizzato con l'anima. Un grande grazie a Carlo Lavuri per questa generosa accoglienza.
Tenuta di Fessina nasce sulla scia di un vero colpo di fulmine per la Sicilia, terra straordinaria, ricchissima di storia, arte, cultura, natura rigogliosa. Acquistata nel 2007 con mio marito Roberto Silva Federico Curtaz, ha il suo cuore in un vecchio splendido palmento del '700, che si affaccia su un vigneto del secolo scorso, circa 7 ettari di Nerello Mascalese con viti di oltre ottant'anni che assomigliano a vere sculture viventi. Il nostro piccolo borgo di Fessina si trova a Rovittello, a 600 metri s.l.m, alle pendici dell'Etna, una delle cosiddette Contrade, autentici "cru" in cui si divide il territorio etneo, tra le più vocate per la coltivazione del Nerello Mascalese. Dai mille piccoli alberelli del vigneto di Fessina nascono i nostri Etna DOC Il Musmeci ed Erse. I nostri Etna DOC crescono in un luogo coltivato da centinaia di anni a vigneto. Luogo che il sig. Musmeci, che ha venduto la proprietà a Tenuta di Fessina, ha mantenuto intatto.
Tenuta di Fessina si compone di tre anime: oltre al vigneto alle pendici dell'Etna, abbiamo un appezzamento coltivato a chardonnay all'ombra del bellissimo tempio di Segesta, da cui si ottiene "NAKONE", chardonnay in purezza, ed un vigneto in Val di Noto, da cui si vinifica Nero d'Avola al 100%, producendo “ERO”.
I vigneti posti in Val di Noto, i migliori per la coltivazione del Nero d’Avola, regalano vini caldi e sensuali, colorati, con una acidità viva connaturata alla misteriosa origine del Nero d’Avola. Ero richiama alla mente il colore nero, sostanza del vitigno Nero d’Avola, dall’ origine misteriosa, fonte di innumerevoli interpretazioni, ma coltivato in Sicilia da antica tradizione. La provenienza incerta del vitigno rimanda al mito di Amore e Psiche, del quale Amore è ricordato in etichetta dal serpente coperto di piume che si nasconde e Psiche, in greco, è il soffio dell'anima che lo disvela.
A Segesta abbiamo scoperto un altro piccolo angolo di questo giardino dai frutti d‘oro che è la Sicilia. L'aspirazione a fare un percorso alla ricerca di qualcosa di nuovo, di dare una nuova interpretazione ai vini siciliani, ci ha spinti a cercare la solidità e la forza di un luogo antico, con un vitigno di carattere adatto a durare nel tempo. Dopo aver individuato e seguito il vigneto da alcuni anni, questo territorio sano e integro, con un suolo calcareo argilloso, ci ha regalato Nakone. Dalla città che non è ancora stata trovata, un vino che ancora non c’era.
Da Imbottigliamento 2010 nella Tenuta di Fessina |
Laeneo è il nostro ultimissimo nato. Dedicato a Dioniso, è stato appena imbottigliato in sole 1.800 bottiglie. Da Nerello Cappuccio in purezza, proviene da tremila metri di vigneto a S. Maria di Licodia, nel versante sud dell'Etna: "un rosso tutto sul frutto, dal carattere pepato e goloso e dalla beva irresistibile" lo ha definito il giornalista Giampaolo Gravina sull'ultimo numero di Enogea adesso in edicola.
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