“Certo, ci vorrà che i ragazzi – così come è successo per i vini – si interessino ai piccoli problemi relativi agli oli, osservarne il colore, diverso, contro ciò che si crede, da olio a olio; ascoltarne il profumo, anche diverso, al naso, poi in bocca. Il che dovrebbe avvenire per ogni cosa e fatto – sia della vita materiale, sia di quella della ‘spirituale’ (la scuola, i rapporti d’amore, le amicizie, le discussioni dialettiche, quant’altro) – che onorino la vita; anzi – contro i ricchi più ricchi – la festeggino”. Da “Le parole della terra” di Luigi Veronelli e Pablo Echaurren, 2003, Nuovi Equilibri – Stampa Alternativa
il mio lavoro mi ha permesso di abbattere quelle barriere che separano la serietà dall'allegria, il lavoro dal divertimento. Il vino è quello che mi piace fare, lavorare con serietà e professionalità, scherzare, giocare, creare, liberare la fantasia....
Perchè questo è il modo per sentirmi me stessa, essere in armonia con gli altri in ogni momento della mia vita.
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