venerdì 5 novembre 2010
Il Vin Santo del Chianti DOC 2004 di Villa Petriolo alla Biennale Enogastronomica di Firenze
"(...) i fiorentini attribuiscono alla loro terra l'origine del celebre vino che era denominato 'vin pretto' - sul Dizionario Metodico-Alfabetico di Viticultura ed Enologia del Cusumano, 1889, vino pretto stava a indicare 'quello puro, non annacquato, sconosciuto affatto ai vinaioli..' - fino al 1349, anno in cui si svolse a Firenze il Concilio Ecumenico, indetto da Eugenio IV che abitava in Santa Maria Novella. Fu proprio durante una pausa di questi lavori che il dottissimo patriarca greco Bessarione, al seguito dell'Imperatore Giovanni VII Paleologo, bevendo il 'vin pretto' esclamò: 'ma questo è vino di Xantos!'".
da "Il libro del Vin Santo" di Giacomo Tachis, Casa Editrice Bonechi, 1988
Domenica 7 novembre a Firenze, al Chiostro ex Leopoldine (loggiato di P.zza Santa Maria Novella) dalle 15 alle 20, nell’ambito della Biennale Gastronomica l’ appuntamento più ghiotto del 2010, con i principali vini dolci italiani, dalla tradizione toscana del Vinsanto ai Passiti. In assaggio, perle enologiche in abbinamento a tante deliziose tentazioni gastronomiche, dal cioccolato alla biscotteria, proposte da importanti artigiani del gusto, tra cui il Biscottificio Mattei di Prato con i sui cantucci, Corsini di Castel del Piano con selezione di torte e biscotti, i maitres chocolatieres Paul De Bondt e Cecilia Iacobelli della cioccolateria De Bondt di Pisa e Andrea Bianchini de La Bottega del Cioccolato di Firenze.
Villa Petriolo sarà presente con il Vinsanto del Chianti Doc, annata 2004, prodotto da uve Malvasia e Trebbiano delle colline di Cerreto Guidi, nella vigna dell'Uccelliera.
A mescerlo a Firenze domenica prossima, la nostra Simona.
La vinsantaia e il piccolo museo del vino di Villa Petriolo, dove riposano bottiglie di Vinsanto sin dagli anni Sessanta.
Quale "vino da meditazione", il Vinsanto del Chianti DOC è svincolato dalla logica degli abbinamenti, ma si accompagna bene, oltre che alla pasticceria secca e al cioccolato, a formaggi erborinati e mousse di fegato, servito fresco come aperitivo.
Vin Santo Del Chianti Villa Petriolo 2004
Imbottigliato ad inizio 2010, è stato raccolto a settembre 2004. Asciugato sui graticci sino a febbraio 2005, è pigiato e messo nei caratelli, dove è lasciato fermentare. Murato nell’estate del 2006, ha riposato così fino all’autunno 2009, dopodiché il Vinsanto 2004 è stato chiarificato brevemente in un tino d’acciaio. Imbottigliato a fine anno, dal 2010 è in vendita. Il 2004, pur non essendo stata un’annata facile, ha regalato una bella sorpresa: un vino fine, di grande consistenza, con notevoli speziature. Il colore è ambrato, classico dei Vinsanti, dove l’ossidazione è tangibile. Al naso è ricco, con note di pepe ed aromi balsamici straordinari. Il Vinsanto 2004 di Villa Petriolo ha davanti a sé almeno altri 25 anni d’evoluzione, nella migliore tradizione dei passiti toscani…
Note di degustazione dei vini di Villa Petriolo a cura dell'enologo Federico Curtaz: Golpaja 2007 e Vin Santo del Chianti DOC 2004.
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