Da Satisfaction _ seconda cronaca dal girone dei golosi |
Non avrei potuto desiderare davvero di meglio dall’annuale cena degli auguri di Villa Petriolo: una compagnia di amici in grande sintonia, raccolti intorno ad un tavolo ed un camino scoppiettante, a condividere i piaceri della vita, cibo, vino e buona conversazione! La cara Francesca – giornalista di Enocentrica, il blog che scrive il Food and Wine – ne ha appena realizzato uno stuzzicante reportage:
“Le cene degli auguri, quelle che per lavoro a Natale si susseguono inesorabili, non tutte lasciano nella memoria un ricordo che ti accende il sorriso. Spesso la formalità dei convenevoli si mescola alla noia dei rituali: le pubbliche relazioni, il brindisi, gli eccessi della tavola, le conversazioni impegnate. Talvolta capita invece di sedersi a un tavolo tra pochi invitati, in uno splendido casolare toscano, in compagnia di un focolare acceso. E un’invidiabile serie di bicchieri da godere. (…) È così che ci piace il jet set del vino. Semplice e scanzonato. Conviviale ma imprescindibile dall’ottimo vino e dall’ottima cucina. Sognatore, ma divertente. Professionale, ma anche un po’ irriverente. Finocchiona e cavallucci. Finalmente”.
Enocentrica - 28 12 2010 - La Finocchiona Di Thomases e i Cavallucci Di Romanelli Di Francesca Lucchese - C...
In questa occasione, i nostri graditissimi ospiti hanno contribuito a quella che diverrà a breve la seconda cronaca dal girone dei golosi, ovverosia Satisfaction: tutti, con simpatia e competenza, si sono prestati a questo gioco che vuole portare un omaggio autentico e divertito alla filosofia del buono, con un menu ricco e sempre vario, farcito di personalità provenienti dall'universo wine&food, dal giornalismo, dalla cultura, dall'arte, dalla moda. Riprese, con occhio indiscreto, nell'atto di peccare...di Gola.
Vino, cibo, ma anche parole, che il simposiarca pronuncerà lanciando, ad ogni convivio, un tema diverso. Va da sé che il tema di questo appuntamento di dicembre è stato il cibo in un'occasione rituale come la tavola natalizia.
E allora via con la pioggia di domande, talvolta impertinenti, rivolte ai nostri commensali.
Al giornalista enogastronomico della Guida de Il Gambero Rosso LEONARDO ROMANELLI: “Se fossi Robin Food, cosa ruberesti dalla dieta dei magri per darla alle "buone forchette" in queste festività che risultano sempre una grande abbuffata? Un piatto semplice, sano e gustoso da realizzare sotto Natale e che non costringa ad estenuanti espiazioni sul tapis roulant? Il pantraguelico pranzo natalizio: per quali motivi RESTO, perché VADO?”
A FRANCESCA LUCCHESE abbiamo chiesto: “Elenco da "Vieni via con me" a Villa Petriolo. Il VINO E’”?
A ‘INO il re del panino di Firenze, all’anagrafe Alessandro Frassica, non potevamo non domandare: “Hai a disposizione gli avanzi di un pranzo natalizio: che panino ne faresti e a chi/cosa intitolarlo?”
Per DANIEL THOMASES, giornalista e grande degustatore per la Guida I vini di Veronelli, il quesito: “Nella calza della Befana trovi un dolcetto e del carbone. Un prodotto alimentare da salvare nei secoli e il simbolo della mortificazione del sano piacere: quali?”
Interrogata anche la nostra Simona, cuciniera d’eccezione per questa cena degli auguri: “Nel Cantico dei Cantici la donna è un frutto nutriente. Simona, tu che curi la scuola di cucina toscana per Villa Petriolo, quanto è importante per te trasmettere amore tra i fornelli? E, per le giovani donne di oggi che difettano di questo talento, un piatto facile facile che hai cucinato una volta per sedurre l'amato?”
“Sotto l'albero di Natale – è la domanda che facciamo ad ELENA GUIDOTTI, futura enologa - trovi un dono: una bacchetta magica per realizzare su due piedi il vino che vorresti produrre. Da quale territorio e quale vitigno?"
Per JURI BORGIANNI, blogger del Grappolo rosso: “Il vino e il cibo sono temi frequentatissimi in letteratura. Nelle "Affinità elettive" di Goethe le giornate si articolano con richiami ai pranzi, alle colazioni, alle cene, durante i quali i protagonisti sono costretti a ritrovarsi e a guardarsi in faccia. A tavola i sentimenti si svelano: un suggerimento gastroletterario per il prossimo incontro di Satisfaction?”
Chiude la tornata di assaggi pre-natalizi FEDERICO CURTAZ, a cui si chiede: “Chi non ama le donne, il vino e il canto è solo un matto non un santo, dice Arthur Schopenhauer. Federico, gli ingredienti per una cena perfetta. In Val d'Aosta, in Toscana, in Sicilia. La giusta compagnia, un vino, la musica di sottofondo”.
L’intera batteria dei nostri vini – sia di Villa Petriolo che di Tenuta di Fessina – ci ha accompagnati nel passaggio, ghiotto, dalle parole ai fatti.
E, come volevasi dimostrare, visto che a bocca piena non si parla…E più non fe' parola! (Dal VI canto dell’Inferno di Dante)
The usual wishes dinner took place recently at Villa Petriolo. A good occasion to meet journalists and Wine&Food bloggers, with whom make the play of "Satisfaction. Cronichles from the circle of the Gluttons", an amusing homage to the pleasure of gluttony.
After the first episode in Milan by Francesco D' Elia and his guests from the fashion world, at Villa Petriolo the protagonists were: Leonardo Romanelli, journalist, wine&food critic, wine taster for the Gambero Rosso Guide, Francesca Lucchese, blogger of Enocentrica, Daniel Thomases, editor of the Guide I vini di Veronelli, Juri Borgianni, blogger of Grappolo Rosso, Alessandro Frassica, "the king of panino" in Florence, the almost winemaker Elena Guidotti, Federico Curtaz and Simona Maestrelli.
The journalist Francesca Lucchese has written about the dinner in an interesting and amusing way:
“The dinners which follow one another during Christmas time not always leave happy memories. But sometimes it happens to sit around a table with a few guests, in a wonderful Tuscan old villa, near the fireplace, with very fine wines. We like this kind of wine jet-set: simple and easy, convivial but only with very good wine and food. Dreamer but amusing, professional but also a bit irreverent. 'Finocchiona and Cavallucci'. At last!".
All our wines, from Villa Petriolo and Tenuta di Fessina accompanied the dinner and the guests passed from words into facts and they… "più non fe' parola"! ("And he spoke no more"!; taken from Dante's Inferno, VI canto)
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