Da Tenuta di Fessina |
Vite centenaria di Nerello Mascalese a Fessina
Si degusta virtualmente il nostro Etna DOC Il Musmeci, annata 2007, sul WineBlog di Luciano Pignataro: l’11 gennaio escono le note di assaggio di Marina Alaimo, che ringraziamo per l’attenzione così gentile dedicata al nostro “cru” prodotto in Contrada Rovittello.
“TENUTA DI FESSINA
Uva: nerello cappuccio e nerello mascalese
Fascia di prezzo: 15 a 20 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
L’Etna sa esprimere decisamente vini di grande personalità e facilmente riconducibili al territorio di provenienza. Tenuta di Fessina nasce dall’incontro felice di Silvia Maestrelli, già produttrice toscana dell’azienda Villa Petriolo a Cerreto Guidi, suo marito Roberto Silva e l’enologo Federico Curtaz, di origini valdostane e formatosi professionalmente in Piemonte.
Incantati dalla bellezza dei vigneti etnei e convinti della loro capacità espressiva ben caratterizzata da tipicità ed eleganza, decidono di acquistare dalla famiglia Musmeci il loro vecchio vigneto. 6 ettari di nerello mascalese e nerello cappuccio, testimoni per circa ottant’anni degli sbalzi di umore del grande vulcano, che ancora oggi sbuffa e borbotta e condiziona i pensieri e la vita degli abitanti. I vigneti sono in Contrada Rovittello, frazione di Castiglione di Sicilia, su terreno nero ricco di scheletro e ceneri laviche, tradizionalmente allevati ad alberello, la produzione è piuttosto bassa, 4 – 5 grappoli per pianta, ad un’altitudine che raggiunge i 600 metri s.l.m. Oggi l’azienda possiede 13 ha e produce 52.00 bottiglie. Oltre alla particolare composizione del terreno, anche le forti escursioni termiche giorno notte, dovute alla notevole altitudine, caratterizzano singolarmente i vini di Tenuta di Fessina, dotati di un patrimonio aromatico ampio ed intrigante.
L’idea dei tre soci è quella di lasciar esprimere il vigneto ed il territorio in totale libertà, con particolare attenzione verso l’utilizzo di tecniche che rispettino il più possibile l’ambiente. Musmeci è la punta di diamante dell’azienda, le uve di nerello mascalese e di nerello cappuccio utilizzate provengono dalle piante più vecchie allevante su piccole terrazze. Il risultato è di estrema eleganza espressa sia al naso che al palato.
Il vino già alla vista ferma l’attenzione sulla vivacità del colore rosso rubino, ma sopratutto sulla trasparenza e la viva luminosità. Al naso è inizialmente timido, richiede ampie ossigenazioni per parlare di se. Affiora inizialmente il frutto croccante di ciliegia e mora, poi timida la violetta, ancora le note speziate di pepe e anice stellato, ben marcata la mineralità e le note ferrose. Al sorso è molto invitante, è sottile, ha tannini compatti e molto eleganti, di buona freschezza e sapidità che sorreggono con armonia la dote alcoolica di 14° alcolici, per niente percettibili. Lunga e verticale la persistenza in continuo crescendo. Questo vino è frutto di un buon equilibrio tra il mondo classico e quello moderno: vecchie piante, forte attaccamento al territorio sono supportate da tecniche e concetti moderni il cui risultato è caratterizzato da tipicità ed estrema eleganza. A questo punto, come faccio spesso, mi piace identificare il vino con un brano musicale e credo che il giovane musicista Giovanni Allevi con grande brio e dinamismo possa ben unire il mondo classico a quello moderno, scelgo pertanto “Il nuotatore”.
Di Marina Alaimo
Luciano Pignataro WineBlog - 11 01 2011 - Il Musmeci 2007 - Marina Alaimo
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