giovedì 13 gennaio 2011
Ma il cielo è sempre più blu….sopra l’Etna
«La vita perfetta è il cielo».
Novalis
Oggi si respira di sole e d’azzurro a Fessina.
Declinazione del blu: celeste, turchese, acquamarina, polvere, bluceruleo, fiordaliso,…ad illuminare l'anima, col sole e l'azzurro sopra i nevai.
L’emozionante ed improvvisa eruzione notturna dell’Etna del 12 gennaio sembra aver reso più intensi i colori, le sensazioni. La mattina, un’aria tersa e croccante definisce i contorni, si specchia nelle cose svelando segreti. Col cielo negli occhi.
Le cose che si vedono in cielo, le cose che si vedono in terra. Candidi pennacchi indomiti e fumanti, secolari abbracci di vite.
Il tesoro nascosto di Fessina, l'antico palmento del Settecento in pietra lavica.
In uso sino a un decennio fa, vi compare ancora intatto il torchio a vite per la pressatura delle vinacce. Speriamo di riuscire presto a rendere disponibile la visita del nostro scrigno sotterraneo per tutti i winelovers giunti a Tenuta di Fessina.
"Caratteristica peculiare nella fabbricazione del palmento etneo, oltre l'utilizzo della pietra lavica, è quella di essere costruito in modo da sfruttare, nelle operazioni di vinifìcazione, la forza di gravità, senza utilizzo di nessuna attrezzatura di sollevamento del liquido. (...) Attraverso stretti canali in pietra lavica il mosto defluiva in un'altra vasca sottostante detta tina, costruita con lastroni di pietra lavica, in cui, durante la pigiatura, si rimettevano di volta in volta i grappoli già pressati (bucce e raspi) della pista. Nella tina avveniva la prima fermentazione a contatto con le bucce ed i raspi che durava, a seconda del tipo di vino e della zona, da un minimo di 24 ore ad una settimana. Con la svinatura, dalla tina, sempre attraverso tutto un circuito di canali in pietra, il mosto in fermentazione veniva fatto defluire nel ricevituri, altra vasca in pietra lavica ubicata sotto la tina, oppure direttamente nelle botti che si trovavano in un altro locale adiacente e sottostante al palmento, più basso, rispetto al palmento, di 3,5 - 4 m, detto ispensa, cioè la cantina".
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