
Le Contrade dell’Etna
“Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile si può paragonare all' Etna, e l'Etna non si può paragonare a nulla”.
Dominique Vivand Denon nel suo “Voyage en Sicile”
Ben cinquantadue aziende, dalle più grandi e storiche del vulcano alle più piccole e appena nate, hanno sfilato con i propri prodotti alla bellissima manifestazione, organizzata da Andrea Franchetti a Passopisciaro, “Le contrade dell’Etna”. Giunta alla quarta edizione, presenta, tra i tanti indiscussi meriti, l’opportunità, determinante per noi produttori etnei, di incontrarci tutti insieme e confrontarci su ciò che ormai all’unanimità è definito l’ “Etna Borgogna d’Italia”.
Per gli enoappassionati, un'occasione unica per assaggiare, tutte insieme, le varie espressioni della Muntagna...

Con Elena Aiello Graci a Le contrade dell'Etna
“Un evento, che ha abbattuto tutte le cortine e i tabù delle invidie e delle gelosia. Una vera grande prova di maturità, di emulazione e di fattiva cooperazione”. Ma soprattutto una bella “atmosfera di gruppo” come sottolinea anche Silvia Maestrelli (Tenuta di Fessina) il cui nuovo bianco non ancora in commercio ha suscitato nello suo stand curiosità e apprezzamenti. Che ha chiamato (importanza del lessico) “A puddara” nome siciliano di una stella dell’Orione, cara ai pescatori del golfo di Ognina, che brilla nel cielo a settembre durante la vendemmia. Vino che nasce da una vecchia vigna ad alberello in altitudine nel versante sud del vulcano con basse rese e eccellente struttura”.
(Da Cronache di gusto del 24 marzo 2011, “Les crus de l’Etna", di Stefano Gurrera)
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