
"All'inizio è l'agricoltura (l'allevamento, la pesca, la raccolta). L'agricoltura determina gli usi alimentari. Gli usi alimentari determinano la cucina".
Da Luxuria. Grammatica della cucina mediterranea di Adelchi Scarano, Tascabili Bompiani, 2006
Alimento, combustibile, cosmetico, farmaco, elemento rituale, risorsa economica. Parliamo dell'olio, che, insieme al vino, è la vera ricchezza del popolo mediterraneo, a cui nei secoli si è sempre attinto per sostenersi.

Ieri mattina, a Villa Petriolo, in compagnia dei bambini della Scuola Elementare di Corniola (Empoli), abbiamo scoperto come si ottiene il cosiddetto "oro giallo", l'olio extravergine d'oliva.
Oggi, infatti, oltre al vino proveniente dalle morbide colline del Montalbano, una parte interessante della produzione dell’ antica “residenza di delizia” degli Alessandri è costituita da un ottimo olio extravergine d’oliva IGP.
L’olio extravergine di oliva di Villa Petriolo si produce dalla selezione di olive Leccino, Moraiolo, Mignolo Cerretano, provenienti dalle zone collinari di Cerreto Guidi.
I nostri contadini consegnano il raccolto al frantoio nel tardo pomeriggio e subito le drupe vengono trasformate, così da non alterarne le caratteristiche fisiche ed organolettiche: l’olio prodotto è di colore giallo oro con riflessi verdolini, dal gusto fruttato, piacevole e armonico al palato, ottimale per condire le bruschette con cui i bambini, a fine laboratorio (inserito nel progetto LA FATTORIA DELLA CULTURA, col Patrocinio del Circondario Empolese-Valdelsa e della Regione Toscana), hanno fatto merenda. In particolare, l’olivo Mignolo, che dona frutti a maturazione tardiva con olive ancora verdi, presenta un gusto piuttosto deciso, quasi “pizzichino”, che i nostri piccoli ospiti hanno decisamente gradito.

Coloriamo il ciclo produttivo dell’olio extravergine d’oliva!
L’olivo (olea europea sativa), oltre a regalarci tante golosità, arricchisce la Toscana, insieme alla vite, di un fascino tutto suo per cui il paesaggio toscano è immediatamente riconoscibile e apprezzato nel mondo. Addirittura, qualcuno sostiene che la multicoltura adottata in Toscana – la vigna accanto all’oliveta – aggiunga ancora maggior sapore ai relativi prodotti, vino e olio. L'olivo ha un altro merito: conserva anche l'assetto idrogeologico del territorio, contribuendo a salvaguardare l’esistenza delle nostre aree rurali. Olio e olivo, quindi, come ambasciatori della buona agricoltura.
A testimonianza di quanto radicata ed antica sia l’olivicoltura sul Montalbano, restano le invenzioni di Leonardo Da Vinci, che della ricchezza di questa terra si è nutrito: nel Codice Atlantico è progettato uno strettoio per olio, destinato alla spremitura delle olive, esempio di meccanizzazione del lavoro agricolo sin dal XV secolo.
4 commenti:
:D ieri ho scoperto per caso il tuo blog cercando tutt'altro, la cosa fantastica è che mia figlia ieri era in gita da te
Bellissima coincidenza, sabrina! spero tanto che si sia divertita da noi, un saluto caro.
Entusiasta, passerò anche io da voi ;)
Ti aspettiamo con tanto piacere, a presto!
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