venerdì 11 novembre 2011
L'oro giallo di Villa Petriolo. La baby-raccolta delle olive per la FATTORIA DELLA CULTURA
"All'inizio è l'agricoltura (l'allevamento, la pesca, la raccolta). L'agricoltura determina gli usi alimentari. Gli usi alimentari determinano la cucina".
Da Luxuria. Grammatica della cucina mediterranea di Adelchi Scarano, Tascabili Bompiani, 2006
Alimento, combustibile, cosmetico, farmaco, elemento rituale, risorsa economica. Parliamo dell'olio, che, insieme al vino, è la vera ricchezza del popolo mediterraneo, a cui nei secoli si è sempre attinto per sostenersi.
Ieri mattina, a Villa Petriolo, in compagnia dei bambini della Scuola Elementare di Corniola (Empoli), abbiamo scoperto come si ottiene il cosiddetto "oro giallo", l'olio extravergine d'oliva.
Oggi, infatti, oltre al vino proveniente dalle morbide colline del Montalbano, una parte interessante della produzione dell’ antica “residenza di delizia” degli Alessandri è costituita da un ottimo olio extravergine d’oliva IGP.
L’olio extravergine di oliva di Villa Petriolo si produce dalla selezione di olive Leccino, Moraiolo, Mignolo Cerretano, provenienti dalle zone collinari di Cerreto Guidi.
I nostri contadini consegnano il raccolto al frantoio nel tardo pomeriggio e subito le drupe vengono trasformate, così da non alterarne le caratteristiche fisiche ed organolettiche: l’olio prodotto è di colore giallo oro con riflessi verdolini, dal gusto fruttato, piacevole e armonico al palato, ottimale per condire le bruschette con cui i bambini, a fine laboratorio (inserito nel progetto LA FATTORIA DELLA CULTURA, col Patrocinio del Circondario Empolese-Valdelsa e della Regione Toscana), hanno fatto merenda. In particolare, l’olivo Mignolo, che dona frutti a maturazione tardiva con olive ancora verdi, presenta un gusto piuttosto deciso, quasi “pizzichino”, che i nostri piccoli ospiti hanno decisamente gradito.
Coloriamo il ciclo produttivo dell’olio extravergine d’oliva!
L’olivo (olea europea sativa), oltre a regalarci tante golosità, arricchisce la Toscana, insieme alla vite, di un fascino tutto suo per cui il paesaggio toscano è immediatamente riconoscibile e apprezzato nel mondo. Addirittura, qualcuno sostiene che la multicoltura adottata in Toscana – la vigna accanto all’oliveta – aggiunga ancora maggior sapore ai relativi prodotti, vino e olio. L'olivo ha un altro merito: conserva anche l'assetto idrogeologico del territorio, contribuendo a salvaguardare l’esistenza delle nostre aree rurali. Olio e olivo, quindi, come ambasciatori della buona agricoltura.
A testimonianza di quanto radicata ed antica sia l’olivicoltura sul Montalbano, restano le invenzioni di Leonardo Da Vinci, che della ricchezza di questa terra si è nutrito: nel Codice Atlantico è progettato uno strettoio per olio, destinato alla spremitura delle olive, esempio di meccanizzazione del lavoro agricolo sin dal XV secolo.
L’obiettivo dei progetti di educazione alimentare di Villa Petriolo è di diffondere presso le generazioni più giovani i principi di un’alimentazione equilibrata e salutare, rispettosa della natura e attenta ai processi produttivi necessari a conservare integro il patrimonio naturalistico a nostra disposizione.
I bambini riescono così ad aumentare il loro sapere: il saper fare, il saper essere.
La consapevolezza dell’ interazione fra individuo e ambiente come fonte di sviluppo personale ci porta ad avvicinare in modo graduale e ludico i bambini al mondo dell’alimentazione e del cibo, insegnando loro concetti semplici ma importanti, quali la stagionalità dei prodotti come frutta e verdura. L’uso di un linguaggio semplice, diretto, è imprescindibile per avvicinare il bambino ad un rapporto consapevole e critico nei confronti del cibo. Partecipare in prima persona alla raccolta delle olive è motivo di crescita del bambino, che, ci auguriamo, sente di aver fatto parte di questo sviluppo e del processo che porta alla creazione di un alimento che andrà a sfamarci con gusto.
Le merende contadine.
La raccolta a mano delle olive - quella tradizionale, il miglior metodo per ottenere un olio di qualità, applicata con la dovuta attenzione, affinché le olive non si schiaccino e surriscaldino (facendo aumentare il livello acido dell’olio) in alcun modo - ha messo a tutti un certo languorino...
I laboratori didattici di Villa Petriolo vogliono contribuire a creare una cultura aperta dell’alimentazione, che, allontanando la consuetudine col cibo spazzatura, avvicini i bambini a quello sano della vita di tutti i giorni, di cui scoprire insieme quanta fatica e lavoro occorrano per mantenere fruttuosa la terra, quella stessa terra che, ben curata, ci dona l’uva, le olive, il frumento, la frutta. Da sempre.
Il tentativo di introdurre nuovi alimenti e nuovi sapori, meno familiari nella dieta infantile odierna ma fondamentali per stimolare la sensorialità – i sapori acidi, ad esempio, come l’uva appena vendemmiata e il vino – ci porta a proporre, a conclusione di ogni laboratorio didattico, le merende contadine, a base di pane e olio, schiacciata con l’uva e pane, vino e zucchero.
A ruzzoloni sul prato.
Immancabile, a fine esperienza didattica, lo spazio per il gioco e il libero movimento: correre e restare a contatto con la natura per tutto il tempo che si desidera è la giusta ricompensa per l’impegno di ogni bambino.
Inedita soluzione per riciclare l’imballaggio del nostro vino L’Imbrunire: il bob sull’erba!
Il frutto della nostra opera.
Un sorriso ancora a tutti i bambini e alle maestre della Scuola Elementare di Corniola: vi aspettiamo presto!
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4 commenti:
:D ieri ho scoperto per caso il tuo blog cercando tutt'altro, la cosa fantastica è che mia figlia ieri era in gita da te
Bellissima coincidenza, sabrina! spero tanto che si sia divertita da noi, un saluto caro.
Entusiasta, passerò anche io da voi ;)
Ti aspettiamo con tanto piacere, a presto!
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