domenica 24 giugno 2012

Aperitivo-time con L'Imbrunire di Villa Petriolo

L'aperitivo è nato a Torino più di 200 anni fa: nel 1786 Antonio Benedetto Carpano comincia a produrre, in una bottega sotto i portici della centrale Piazza Castello, un vino aromatizzato ottenuto con infuso di erbe e spezie. Da allora, il vermouth è diventato l'aperitivo per antonomasia e uno dei simboli della città di Torino, tanto quanto in Piemonte. Oggi il momento dell'aperitivo è al centro della vita cittadina: dai caffè storici del centro ai nuovi ritrovi in stile lounge sui Murazzi (il lungofiume), si può finire il pomeriggio con un drink accompagnato da stuzzichini a base di prodotti tipici piemontesi come formaggi, salumi grissini, oppure bagna cauda e fonduta in versione light, sono sorte numerose imprese commerciali che hanno esportato questo particolare prodotto in Europa e nel mondo. Nel resto d'Italia l'aperitivo si è diffuso a macchia di leopardo. Cominciò ad essere servito in alcuni locali di Genova, tra cui il Sulfureus, il Baretto e Cavo, di Firenze dove ad oggi tutti i locali offrono vari e ricchi buffet e dove venne inventato anche il famoso Negroni. Al Nord è ben diffuso in tutte le città della Lombardia, nelle province ad essa confinanti, e anche in molte località sciistiche delle Alpi, è comunque ormai usanza largamente diffusa in tutte le grandi città italiane. A Milano, Genova, Verona e Bologna ci sono diversi locali, alcuni dei quali storici, che da anni offrono un aperitivo in grande stile. In Friuli-Venezia Giulia e nella maggior parte del Veneto si continua invece a seguire il rito dell'aperitivo secondo le tradizioni locali, con ottimi vini e pochi stuzzichini. A Reggio Calabria e Milano è consuetudine effettuare un aperitivo in grande stile la domenica mattina, oppure tutti i giorni lavorativi prima di pranzo o cena. Non si riduce alla scelta della bevanda alcolica/analcolica, ma è accompagnata da un ricco buffet di stuzzichini, primi e secondi piatti, frutta e dolci. (Da Wikipedia). Noi suggeriamo di assaggiare come aperitivo estivo un calice del nostro L'Imbrunire di Villa Petriolo, da Canaiolo 100%, servito fresco. L’Imbrunire è un IGT Toscano prodotto con Canaiolo in purezza, una delle varietà trovate in un vecchio vigneto di Villa Petriolo. Da sempre questo vitigno è usato nel taglio classico del Chianti. La curiosità di capire quanto potesse valere da solo il Canaiolo ci ha indotto a provare a vinificarlo in purezza, raccogliendo i pochi grappoli rimasti dal vigneto San Martino, di oltre trenta anni di età. E’ un vitigno che sta scomparendo, i cui profumi ci ricordano, con i sentori di terra bagnata e frutti ossidati, le sere di fine estate. Con molto frutto e molto tannino, è da considerarsi un “vino del mattino”, che possa sostituire anche un bianco da aperitivo, da bersi anche fresco. I profumi esprimono tutte le potenzialità del territorio, col suo stile di semplicità e grande bevibilità. L'Imbrunire di Villa Petriolo è stato definito dalla Guida ViniBuoni del Touring 2010 il "miglior Canaiolo in purezza degustato in tutta la regione. Vino vibrante, di carattere e personalità”. Per vinificare L'Imbrunire, i piccoli grappoli di Canaiolo, accuratamente selezionati in vigna, vengono raccolti in cassette all'alba. La vinificazione avviene con macerazione carbonica: i grappoli sono stesi su un letto di ghiaccio secco, poi un tetto di ghiaccio secco, mosto di canaiolo ed un ultimo strato di ghiaccio secco. Per Villa Petriolo la vinificazione in purezza del Canaiolo significa riscoprire un antico vitigno, che, come molti altri autoctoni, sta estinguendosi. Tutto questo ci regala il fascino dei sapori antichi, con quelle piacevoli sensazioni di struggimento e malinconia, proprio come quando il sole tramonta sullaia dopo una giornata di vendemmia, nella bella Toscana "dolce e indolente"... Vino profondo e fresco, ha tannini fitti; il suo colore è rubino intenso; al naso presenta profumi di frutti di bosco. L'enologo è Federico Curtaz.

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