martedì 19 giugno 2012

À chaque vin son verre

_Mario Soldati_ Ad ogni vino il suo bicchiere, come si dice in Francia. Sì, perché un giusto bicchiere riesce ad esaltare tutte le peculiarità di un vino, il colore, il profumo, il gusto, mentre un bicchiere sbagliato può falsare le percezioni. Le caratteristiche ideali delle pareti di un buon bicchiere: sottili, incolori e trasparenti, poiché vetri spessi alterano la temperatura di servizio e quelli colorati, o eccessivamente lavorati, non permettono di cogliere adeguatamente tonalità e intensità del colore del vino. Inoltre, il calice deve essere più stretto in alto rispetto alla base, per indirizzare e concentrare il profumo verso il naso: i bicchieri svasati, infatti, disperdono il bouquet. La capacità del bicchiere deve essere sufficiente a contenere una ragionevole quantità di vino (ossia, 2/3 del suo volume oppure 1/3 in una degustazione tecnica). Lo stelo: deve essere abbastanza alto da impedire che le dita trasmettano il loro calore o l'eventuale profumo al calice. Naturalmente, imprescindibile una perfetta pulizia, che renda il calice inodore e trasparente, senza alcun resido di detergente, che, nel caso di vini spumanti o frizzanti, comprometterebbe il perlage. Ultima raccomandazione: sempre consigliabile l'avvinamento del bicchiere, ossia una veloce risciacquatura con un goccio di vino prima di versare la giusta dose per la degustazione.

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