Voglio “...tra i labbri, d’un diaccio calice il labbro sottile molato, la vetreità destituita di spessore, la purità frigida ed incorporea, netto cristallo”. da“La cognizione del dolore” (1963) di Carlo Emilio Gadda
il mio lavoro mi ha permesso di abbattere quelle barriere che separano la serietà dall'allegria, il lavoro dal divertimento. Il vino è quello che mi piace fare, lavorare con serietà e professionalità, scherzare, giocare, creare, liberare la fantasia....
Perchè questo è il modo per sentirmi me stessa, essere in armonia con gli altri in ogni momento della mia vita.
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