lunedì 21 ottobre 2013

Rinascimento della viticoltura etnea. A’ Puddara 2011, TRE BICCHIERI del Gambero Rosso: “vino di rara eleganza”

Sabato 19 ottobre si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vini “TRE BICCHIERI” della Guida del Gambero Rosso 2014 a Roma. Tra le aziende a cui è stato conferito il prestigioso diploma, anche Tenuta di Fessina, grazie al Carricante in purezza A’ PUDDARA annata 2011, Etna DOC Bianco. “Si è notata – scrivono i curatori della Guida Marco Sabellico, Eleonora Guerini e Gianni Fabrizio nell’ introduzione alla Regione Sicilia – da parte dei produttori affermati e di quelli emergenti, la propensione a focalizzare maggiormente l’attenzione sul grande patrimonio dei vitigni autoctoni, ricorrendo magari a soluzioni stilistiche innovative. Tutto ciò sempre nell’ambito di un’agricoltura sempre più marcatamente eco-sostenibile”. Sui vini del vulcano: “Lo straordinario terroir attorno all’Etna non si smentisce, e mette a segno ben sette centri. tre Etna Bianco: Arcuria ’11 di Graci, A’ Puddara ’11 di Fessina e il Superiore Pietramarina ’09 di Benanti (…) Diciannove grandi vini premiati, punta di diamante di una regione vitivinicola tra le più affascinanti d’Italia” . La scheda dedicata a Tenuta di Fessina dalla Guida del Gambero Rosso: “Silvia Maestrelli e Federico Curtaz hanno contribuito non poco al rinascimento della viticoltura etnea. Significativo il loro apporto nel far conoscere e apprezzare i vini di Santa Maria di Licodìa, sul versante sud occidentale del vulcano, zona tra le meno battute, dove nasce l’Etna DOC Bianco A’ Puddara. Nuove acquisizioni riguardano adesso Milo, sul versante orientale, dove il terroir è vocato per la coltivazione del carricante. Pertanto attualmente i vini aziendali sono prodotti su tre diversi versanti: a nord i rossi, a sud e a est i bianchi e si segnalano per la particolare eleganza e l’aderenza al territorio e alle caratteristiche varietali dei vitigni d’origine. Meritati Tre Bicchieri al Carricante A’ Puddara ’11, vino di rara eleganza che si esprime con nitidi toni minerali e agrumati e che al palato si dispiega compatto e ricco di polpa senza perdere in freschezza e dinamicità. Pulito e di ampia persistenza il 2012 del Nerello Cappuccio Laeneo”.

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