martedì 14 gennaio 2014
Tenuta di Fessina al ProWein 2014, XX edizione. Dal 23 al 25 marzo a Düsseldorf
“Le fiamme eruttate dal vulcano hanno prodotto terribili devastazioni. (…) E attualmente, ogni tre-quattro anni l’Etna riversa grandi torrenti di lava sulla pianura sottostante, provocando il terrore degli abitanti di Catania e la distruzione dei loro vigneti. Ma d’altra parte (secondo quanto dice Strabone) le ceneri riversate sul suolo lo arricchiscono rendendolo fertile al punto che vigneti e campi di grano sono mirabilmente rigogliosi“.
Tratto da “Catania. Viaggi e viaggiatori nella città del vulcano” a cura di Ilaria Di Pietra, Catania 2007, Maimone Editore
Come tutti gli anni, a Düsseldorf si tiene ProWein, fiera internazionale dei vini e dei distillati. In Messeplatz, dal 23 al 25 marzo 2014, saranno presenti le principali regioni e aziende vinicole del mondo per celebrare il 20° anniversario di questa importante manifestazione a cui sarà presente anche Tenuta di Fessina con tutta la linea di produzione etnea accompagnata dall’export manager per la Germania Gian Luca Morino (STAND R75 Halle 3).
www.prowein.com
Il cuore pulsante di Fessina si trova a Rovittello, nel Comune di Castiglione di Sicilia, 670 mt slm. Le vigne – circa sette ettari – sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano il vigneto come i vecchi muri dei “clos” francesi, creando un microambiente unico. I noccioleti si alternano alla vite, qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica. A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, alcuni dei quali centenari, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo dell’alberello in quadro (2/3 branche per pianta con uno sperone portante due gemme) con alte densità di viti per ettaro (8.000 ceppi per Ha). Ogni ceppo produce pochi grappoli, che a maturità riportano una gradazione di 20-21 babo e un’acidità totale, di norma, attorno ai 7 gr/litro. Il vigneto è situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, con un’ importante presenza di sabbia, ricco di piccole pomici e fini argille destrutturate. Su questo terreno abbondano oligoelementi, ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese: i vini ottenuti dalle uve prodotte su questi suoli sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessità dei profumi accompagnati da un’ interessante ed elegante struttura. Sia attraverso il profumo che attraverso il sapore, è percettibile la spiccata mineralità. A Rovittello l’inverno è rigido, con nevicate frequenti, la primavera è fresca e piovosa, l’estate calda e asciutta, un autunno lungo, tiepido, con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. Vini “verticali”, dalla netta acidità e il profilo definito. A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano, come si ritrova in Valtellina, nella Valle della Mosella, nella Valle del Reno, con pendenze che possono fortemente variare e diffusi terrazzamenti che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La coltivazione non è biologica, ma “consapevole”: ci sta solo quello di cui ha bisogno la vite. Si parte dalla potatura e si arriva al frutto, con gesti consapevoli e rigorosi A Fessina sono stati conservati con cura i vecchi vigneti lasciati dal precedente proprietario – alcuni di oltre cento anni -, al quale è stato dedicato il cru di Nerello Mascalese. L’obiettivo: diventare un classico dell’Etna.
Con Tenuta di Fessina tentiamo di valorizzare al massimo il connubio tradizione/territorio, poiché nel calice vogliamo intensamente che emergano terra e lavoro. Proteggere oggi la nostra identità è l’unica soluzione che può realmente difendere l’eccellenza del vino siciliano nel mondo. La rivoluzione copernicana, che ha investito recentemente il mondo del vino in Sicilia, deve contribuire a migliorare costantemente la qualità, rafforzare il sistema di produzione e garantire nuovi sbocchi commerciali alle nostre produzioni. Grazie al rigore produttivo orientato all’eccellenza e alla valorizzazione dell’identità culturale del territorio, la Sicilia sta definitivamente conquistando un posto di leadership nel Made in Italy enologico: la forte rivalutazione di vitigni identitari, su cui i produttori siciliani convogliano ampie energie e risorse, ha consentito alla Sicilia del vino di attestarsi positivamente nella sfida alla globalizzazione. Prezzi equilibrati ed una concezione alta di qualità ed identità territoriale stanno finalmente producendo buoni frutti in quella che un tempo era ritenuta semplicemente la principale regione di grandi quantità di vini da taglio. Una corretta interpretazione dei cambiamenti in atto nel panorama mondiale ha portato i viticoltori siciliani a puntare sempre di più sulle caratteristiche uniche di prodotti territoriali con vini dal gusto moderno, che incontrano in maniera crescente il gusto sempre più raffinato delle tavole internazionali.
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