martedì 25 febbraio 2014
Tenuta di Fessina al Vinexpo Asia-Pacific di Hong Kong dal 27 al 29 maggio 2014 con D&P Selezioni
Grazie a D&P Selezioni, Tenuta di Fessina sarà presente al Vinexpo Asia-Pacific di Hong Kong – dal 27 al 29 maggio 2014 – con tutta la linea di produzione.
Potrete trovarci allo stand di D&P Selezioni srl:
HALL 1 – LEVEL 1
EF53
http://www.vinexpo.com/en/
All’Etna
“… prometto questo,
nessun laccio fermerà la linfa
nessuno rivolterà la terra:
prometto a te, che guardi da lontano,
con la lente”.
Elisa Biagini, “L’ospite”
L’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa proclamato nel 2013 Patrimonio dell’Umanità dall’ Unesco, è un luogo particolare, che riconduce alla nostra dimensione. Una montagna che cambia tutti i giorni, come noi. Tutti i giorni esce un po’ di cenere, un po’ di polvere, qualche sbuffata di fumo. Ed il paesaggio muta visibilmente. Questo fumo apporta nuova terra alla montagna, che cresce, si rigenera.
Tenuta di Fessina è un progetto emozionale, che nasce sulla scia di un innamoramento di Silvia Maestrelli per questa terra ricca di contrasti. Nel 2007, in collaborazione con l’enologo Federico Curtaz, già agronomo di Gaja per venti anni, la produttrice toscana acquista un vecchio vigneto di Nerello Mascalese risalente al secolo scorso. Al centro del vigneto, un vero scrigno: un palmento del Settecento in pietra lavica, con l’antica “chianca” – torchio per la pressatura delle vinacce – ancora intatta. I’ vigne di Fessina, come la gente di queste terre chiama da sempre la tenuta di Rovittello, nel Comune di Castiglione di Sicilia, raccontano bene la cura e l’amore con cui sono state coltivate e conservate dai precedenti proprietari, a cui è stato dedicato, come forma di ringraziamento per non aver mandato in fumo i vigneti sull’Etna, il cru di Nerello Mascalese Il Musmeci, ETNA DOC Rosso. A colpo d’occhio, Fessina appare come un vero giardino dai frutti d’oro o un bosco nano di brillanti chiome verdi spettinate dal vento nutriente della Montagna di fuoco, incastonato tra due fertilissime colate laviche, con alberelli centenari avvitati su se stessi ed espressivi come sculture naturali. Impossibile non innamorarsene a prima vista.
Il cuore pulsante di Fessina si trova a 670 mt slm. Le vigne – circa sette ettari – sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano il vigneto come i vecchi muri dei “clos” francesi, creando un microambiente unico. I noccioleti si alternano alla vite, qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica. A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo dell’alberello in quadro con alte densità di viti per ettaro e una produzione limitata di grappoli. Il vigneto è situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, con un’ importante presenza di sabbia, ricco di piccole pomici e fini argille destrutturate. Su questo terreno abbondano oligoelementi, ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese: i vini ottenuti dalle uve prodotte su questi suoli sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessità dei profumi accompagnati ad un’ interessante ed elegante struttura. Sia attraverso il profumo che attraverso il sapore, è percettibile la spiccata mineralità. A Rovittello l’inverno è rigido, con nevicate frequenti, la primavera è fresca e piovosa, l’estate calda e asciutta, un autunno lungo, tiepido, con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. Vini “verticali”, dalla netta acidità e il profilo definito. A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano, come si ritrova in Valtellina, nella Valle della Mosella, nella Valle del Reno, con pendenze che possono fortemente variare e diffusi terrazzamenti che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La coltivazione non è biologica, ma “consapevole”: ci sta solo quello di cui ha bisogno la vite.
Oggi in Sicilia si assiste alla rinascita del vini poetici e lirici, che raccontano con consapevolezza l’identità profonda di questa terra, il suo sole ed il suo calore, i colori delle terre, delle albe e dei tramonti, i luoghi noti e quelli ancora non trovati, con l’eleganza come obiettivo decisivo. La verticalità, il rigore, alla base del nuovo stile che si sta affermando in tutto il mondo. Dall’Etna, dove, per destino, i vari vigneti danno vini molto diversi, generati da suoli e microambienti talmente particolari da renderli unici.
I vini di Tenuta di Fessina sono il frutto di questo costante impegno nella ricerca e valorizzazione delle diverse potenzialità che i vari versanti dell’Etna offrono nella produzione enologica.
ERSE, Etna DOC Rosso base, da un blend di Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese, è la fotografia del vigneto tradizionale etneo, l’ Etna DOC più fragrante di Fessina, dedicato alla dea greca della rugiada. Un “vino del mattino” per il frutto spiccato e la piacevole freschezza, nato da un vigneto esposto ad est, perciò al riparo dalla calura del pomeriggio. Eleganza e forte territorialità le due doti principali. Corposo e setoso, appaga il gusto di chi ricerchi un vino quotidiano con l’allungo dei Nerelli e un’ immediata godibilità.
LAENEO, DOC Sicilia, autentica rarità dell’Etna. Prodotto da alberelli di Nerello Cappuccio in purezza – Fessina è una delle poche aziende produttrici etnee che hanno raccolto la sfida di vinificare il Nerello Cappuccio al 100% – , può essere considerato un vino “didascalico” per le intenzioni con le quali è stato prodotto. Verificare l’apporto di questa varietà all’Etna DOC, nel quale si trova in compagnia del Nerello Mascalese. Il Cappuccio apporta all’Etna DOC la spezia e il colore, perciò Laeneo è intrigante, oltre che per la succosità nutrita di note ematiche, per la propria suadenza aromatica. Oggi Laeneo vanta una propria cerchia di appassionati che attendono con curiosità l’uscita di ogni nuova annata. Il Nerello Cappuccio di Fessina è goloso, pepato e dalla beva irresistibile.
IL MUSMECI ROSSO, Etna DOC Riserva. Vino rosso più rappresentativo, recante anche in etichetta l’anima di Fessina, l’antico palmento del Settecento in pietra lavica. Prodotto a Rovittello, a 670 mt slm nel versante settentrionale del vulcano da una selezione degli alberelli di Nerello Mascalese più vecchi, centenari, è la più impegnativa espressione dell’Etna DOC Rosso di Tenuta di Fessina. Maturato in tonneaux e grandi botti da 35 hl, è un vino elegante, longevo, dalla grande freschezza e il carattere austero. Il Musmeci è stato definito un “Barolo dell’Etna” per il rigore e la finezza che lo contraddistinguono. Premiato dalle principali Guide ai vini d’Italia sin dalla prima annata, il 2007, ambisce a trarre il meglio da questa terra, con il rigore e il rispetto che l’Etna richiede.
A’ PUDDARA è un cru di Carricante per un Etna DOC Bianco che è un doveroso omaggio alla Sicilia. Dedicato alle stelle che si avvistano dal mare sulla vetta del vulcano in estate, le Pleiadi, dette in dialetto “A’ Puddara”, la chioccia, è un vino rigoroso e delineato come la cima della Montagna che si staglia nella notte. Riscoprendo le potenzialità di un comprimario dei vitigni principali dell’Etna, Tenuta di Fessina si rivela capace di regalare grandi bianchi dove il territorio e la mano dell’uomo, non invasiva ma rispettosa della terra e delle tradizioni da cui cresce, consentono la piena espressione. A’ Puddara fermenta interamente in botte grande, come da antica consuetudine etnea per la vinificazione del Carricante. Prodotto a Santa Maria di Licodìa, versante sud dell’Etna, a 900 metri slm, è un autentico vino di montagna, in grado di coniugare, nel suo pallore e nel suo aroma, nella sua freschezza e nella sua vena nascosta di affumicato, le nevi perenni della vetta e le fiamme del vulcano. Una splendida sintesi della Montagna di fuoco, che ha consentito a Tenuta di Fessina di raccogliere i principali riconoscimenti del mondo del vino italiano e internazionale sin dalla prima annata sul mercato, la vendemmia 2009.
IL MUSMECI Bianco ed ERSE Bianco, ultimi due nati, entrambi Etna DOC che condividono col cru A’ Puddara il vitigno principale d’origine e la provenienza, il versante sud dell’Etna, dove i vini vengono prodotti da vecchi alberelli, si fanno portavoce del progetto di Fessina sul Carricante: si stanno infatti esplorando contemporaneamente le potenzialità di un altro vitigno indigeno etneo oltre al Nerello Mascalese, ossia il Carricante, uva a bacca bianca considerata da sempre “gregario di lusso” del “Principe del vulcano” nell’uvaggio tradizionale dell’Etna DOC per le straordinarie doti di freschezza e longevità. Fessina intende verificare realmente quali esiti possono essere raggiunti, lavorando su diversi versanti etnei, con gli autoctoni.
Milo, incantevole terrazza sulla sottostante costa jonica, è un altro cuore pulsante di Tenuta di Fessina, da dove si produce Carricante in purezza da vigneti di un secolo d’età per l’ Etna DOC Bianco Superiore Il MUSMECI. Milo nasce sulla frana vulcanica precipitata nel mare oltre 10.000/15.000 anni fa: i terreni scuri di Milo sono costituiti da una miscela di detriti con molti strati differenziati, prodotti del disfacimento del vulcano e fonte di una ricchezza straordinaria come nutrimento della vite. Allevato anch’esso ad alberello, il Carricante ha un’ elevata acidità fissa che lo rende adatto all’affinamento in legno e alla conservazione nel tempo. Come vuole la migliore tradizione etnea per questa varietà a bacca bianca, la fermentazione del cru di Carricante di Fessina Il Musmeci avviene direttamente in botte grande, per 9 mesi.
ERSE, Etna DOC, bianco d’entrata della batteria di Fessina, omonimo del Rosso base, è la versione vinificata un acciaio del Carricante, unito per un 20% a Minnella e Catarratto, uve indigene etnee dei vigneti aziendali a Rovittello. Nel nuovo Etna DOC Bianco di Fessina l’intervento del Catarratto e della Minnella integra l’apparato aromatico. Il frutto e la fragranza esaltano le meravigliose emozioni che dona il Carricante, così sapido e dall’acidità inconfondibile. Erse Bianco è, intenzionalmente, un vino fresco, giovane, diretto, dalla grande bevibilità e l’impronta minerale evidente. Nasce da un blend di Carricante proveniente da Milo e Santa Maria di Licodìa.
ERO, DOC Sicilia, è un Nero d’Avola in purezza. Una sfida per noi, nuovi produttori siciliani con possedimenti sull’Etna, decidere di produrre un Nero d’Avola, varietà abusata in anni di vini siciliani marmellatosi e sovrabbondanti. Ero è un vino semplice, intenzionalmente semplice, ma dal frutto e la spezia evidenti. Un Nero d’Avola in purezza proveniente dalla patria di questo antico vitigno dalle origini oscure, la Val di Noto, che ritrova la sua vera natura, la bevibilità e la polpa.
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