mercoledì 2 luglio 2008

E in mezzo all'acqua sporca...godo queste stelle


In tanti mi hanno chiesto, dopo la diffusione delle locandine del concorso di Villa Petriolo, cosa mi avesse spinto a farmi ritrarre, insieme al mio dolcissimo marito Roberto, al posto degli attori di The days of wine and roses...un film cult per gli amanti del genere - in un precedente post ho riportato la recensione del Morandini - il cui epilogo non è esattamente...all’acqua di rose. Il finale del film, comunque, resta aperto...

Orbene, rispondo, approfittando di questa occasione per rendere anche omaggio al mio amato Piero Ciampi - livornese di nascita e di vita, che nelle sue canzoni racconta un mondo poetico di vinti, di deboli, di emarginati – e riporto parole e musica di questo poeta maudit, che cantava le oscurita' dell'amore...

Era un uomo, Piero Litalianò, come lo chiamavano in Francia, che “si alternava tra immagini dolcissime e altre feroci e violente, accompagnate da una voce roca, sporca”. Compagno fidato il fiasco del vino, a cui dedica questa bellissima canzone, rifatta meravigliosamente dai La Crus... Il vino, d’altronde, non è il simbolo della “doppiezza costituitiva di ogni nostra azione”?


IL VINO (Ciampi - Marchetti)

Com'è bello il vino
rosso rosso rosso,
bianco è il mattino,
sono dentro a un fosso.
E in mezzo all'acqua sporca
godo queste stelle
,
questa vita è corta,
è scritto sulla pelle.

Ma com'è bello il vino
bianco bianco bianco,
rosso è il mattino,
sento male a un fianco.
Vita vita vita,
sera dopo sera,
fuggi tra le dita,
spera, Mira, spera.


Cercate assolutamente anche la versione originale di Ciampi ed ascoltate nella sua voce quanta vita nella difficoltà di vivere...

La scelta della locandina è stata anche all’insegna del... bisogna metterci la faccia. Con un pizzico di sfrontataggine ed ironia...


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