domenica 3 agosto 2008

frutti inaspettati...




Un bel regalo, ancora uno, mi giunge dai partecipanti del concorso letterario di Villa Petriolo. Ilaria, Marco e Michela, come promesso, hanno contribuito a redarre il loro METARACCONTO, il racconto dei racconti...
I giorni del vino e delle rose continuano a sprigionare aromi buoni...Grazie!



SAGGEZZA DELLA BOTTIGLIA OFFERTA

Come fare a parlare di qualcosa, come fare perché l’orecchio non si rifiuti di sentire. Comunicare diventa sempre più un baccanale in cui il rumore di fondo copre la sostanza delle cose. I sapori, gli aromi. La vita.
Un vespaio di input modaioli: Elogio del Verbo, l’Aggettivo è morto, via la punteggiatura, guai agli Avverbi, tutto in breve, che i filosofi si impicchino e gli ermetici con loro.

Chissà mai se la vita è così chiara. Così limpida. Così sbattuta in faccia con evidenza tale che non abbia bisogno anche solo di un misero aggettivo. Uno ogni tanto – così, giusto per dire che li sappiamo ancora usare.

In fondo – sul fondo bruciato della bottiglia spazzolata – in fondo l’aggettivo cosa fa mai. E’ un ottimista. L’aggettivo aggiunge.

Passeggio matrimoniale dell’aggettivo brillo

Impertinente
La storia di questo matrimonio comincia così. Lui è impertinente, lei riservata. Come direbbe Michela, è una donna del nord.

“Il profumo del geranio arrivò per primo, impertinente. Sbuffo di bimba nel grembiule rosa.”
Da “Rosso dischiuso” di Marco


Delicato
E poi Michela direbbe anche che lei si può toccarla senza vederla, direbbe che è delicata, si immaginerebbe le prime parole di lui. Le sue prime parole nell’orecchio, piano piano come le note di un pianoforte.

“Miky,please, ogni sorso un petalo!”diceva. E io delicatamente eseguivo”.
Da “Ogni sorso” di Michela

Sanguigno
La storia dei due non è lineare. E’ da sbrogliare. E va a rilento – come una balena. E va veloce – come l’ape sul calice da corteggiare.

“Pupille antiche sprofondate nella pozza sanguigna”
Da “Rosso dischiuso” di Marco


Vicino
Ma poi chissà se è proprio come diceva Michela, chissà se sarà lei la prima a cadere. Per adesso il profumo della bottiglia stappata è sulle labbra prima del bacio. Più vicino il vino, più vicino alla ragione.

“Le cerca lo sguardo con cecità di squalo – lenti cerchi sempre più vicini, e ci sta cadendo, e forse c’è già caduto”.
Da “Il calice di Dio” di Ilaria



Migliore

Per chi la posizione migliore? Chi ha le mani impastate più nell’esistenza, nella pasta di vita, nella tortura sfacciata della seduzione? Dentro e fuori la prima notte matrimoniale. Più e più notti, in un unico sole passato al contrario.

“Era il tempo dell’attesa, del decantare. Ci sarebbe stata un’altra generazione d’uomini, nuovo raccolto. Un’annata migliore”
Da “Rosso dischiuso” di Marco


Timido
Si guardano. Lui ha gli occhi più scuri del mondo. Sono suoi i segreti più molecolari.

“…serio e timido come solo gli uomini del nord a volte sanno essere…”
Da “Ogni sorso” di Michela


Lunghissimo
La lunghissima notte del loro stupore. Le sostanze sfatte della carne non hanno niente da invidiare agli ubriachi. Ai sobri la compassione. Entrambi dannati.

“La notte era ancora giovane quando ci incamminammo verso casa mia, gli offrii di provare un vino che aveva fatto mio nonno”.
Da “Ogni sorso” di Michela


Arioso

Dell’aria non hanno bisogno. Sono nella vita, la bottiglia è finita.

“Per Bianca è un lungo sonno quello dei sensi, una cellula che ancora se ne sta in boccio nel grembo delle sue lentiggini ariose, adolescenziali.”
Da “Il calice di Dio” di Ilaria


Impertinente, delicato, elicoidale, vicino, migliore, timido, lunghissimo, arioso.
L’aggettivo si sposa.
Si sposa col vino (come essere contrari).
Si sposa con il Nome. Il Verbo l’accompagna all’altare.



Con il gentile contributo di Marco Taddei e Michela Ricciarelli.
A cura di Ilaria Morbidini

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Silvia.
Mi fa molto piacere l'accoglienza ricevuta, è stata davvero un bel regalo.
Qualsiasi parere - nel bene, nel male, nel dubbio - il frutto che spalanca la polpa sui suoi semi.
:-)

Ilaria

silvia ha detto...

ilaria cara, grazie a te, michela e marco, davvero...un'iniziativa spontanea che mi ha riempito di gioia. non vedo l'ora di conoscervi. mi raccomando per settembre...tenetevi liberi la sera del 25.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe davvero esserci la sera del 25.
Purtroppo però ci sono buone probabilità che in quei giorni io non possa sganciarmi dal lavoro.
Non so, non faccio previsioni definitive. Ma nel caso non potessi, mi accogliereste in un altro momento? :-)

silvia ha detto...

certamente, ilaria!

Anonimo ha detto...

Grazie a te, Silvia!
Ci sarò sicuramente quella sera per condividere con te e con tutti i patecipanti un momento di grande emozione per Villa Petriolo!
Smackkkk
Miky

silvia ha detto...

miky, ti aspettiamo! a breve tutti i dettagli della serata. un bacio