mercoledì 29 aprile 2009

Dei modi più eleganti di scendere dai tacchi. Rita Levi Montalcini, la grazia della conoscenza



Buon compleanno a Rita Levi Montalcini!

Ha superato il secolo una delle donne che più ammiro, la professoressa Rita Levi Montalcini, che il 22 aprile scorso ha compiuto la bellezza di 100 anni. A testimoninaza del fatto che il cervello non ha le rughe, ogni mattina si reca nel laboratorio dell'Ebri a Roma, promuove e segue attentamente progetti dedicati alle donne africane - www.ritalevimontalcini.org - scrive e conduce ricerche mediche importantissime.




La grazia e il sapere in un mix avvolgente, donna e scienziato in eguale sostanza, attraversando un secolo, fatto di guerre mondiali, premi Nobel per la medicina, riconoscimenti prestigiosi. E la sua appassionata ricerca sempre in primo piano.

Un modello per Dei modi più eleganti di scendere dai tacchi. Un omaggio piccolissimo, alla maniera di diVINando, alla sua grande umanità, alla tenacia, all'eleganza intramontabile, alla sua battaglia per le donne con le donne.



A chi le domanda se ha faticato a farsi valere, risponde cristallina: "Solo all'inizio: fin da bambina ero sicura di non voler diventare moglie e madre. Vedevo in famiglia una prevalenza assoluta di mio padre e lo temevo molto (...). Mia madre, pittrice, dovette smettere di lavorarre dopo il matrimonio. (...) Certo, oggi è tutto cambiato, le donne non sono obbligate a scegliere tra famiglia e lavoro e gli uomini, in casa, sono più collaborativi". Non posso impedirtelo, ma non ti approvo, le parole del padre ingegnere, che non desiderava che le figlie femmine si dedicassero allo studio.

E quindi avvisa: "(...) Purtroppo le donne nel corso della storia sono state tenute lontane dall'istruzione. Ma là dove hanno accesso al sapere, i risultati non mancano". Le donne hanno addirittura una maggiore flessibilità cerebrale, afferma la professoressa in una interessante intervista rilasciata a Cristina Mochi su Il venerdì di Repubblica del 2 gennaio.



Da leggersi assolutamente il libro "Le tue antenate" (di Rita Levi Montalcini e Giuseppina Tripodi, Gallucci Editore), nel quale si raccontano le vicende di settanta scienziate che contro i pregiudizi hanno speso la vita, impegnate in pioneristiche ricerche, dall'antichità ai giorni nostri.



E il passare degli anni sembra proprio che non faccia male a Rita Levi Montalcini: per profondità di pensiero e intuito - garantisce - alla maturità si aprono nuove meravigliose opportunità...Tanti carissimi auguri!

2 commenti:

Antonio ha detto...

Cara Silvia, a volte è difficile associare la bellezza alla scienza. Sembrano concetti agli antipodi, e spesso lo sono, tanto irregolare e lunatica e ciarliera la prima quanto perfettina, petulante, vanesia la seconda. E questo soprattutto nell'era moderna e cosiddetta postmoderna, dove la scienza e la fredda tecnologia si sono legate simbioticamente. Tuttavia ci sono dei personaggi che per la loro sapienza extra-specialistica (una conoscienza saggia) e per la loro storia personale superano queste barriere, almeno a me pare. Per il voto personale che fanno, di dezione totale al sapere mai fine a se stesso, bensì teso al progresso umano, dedizione che spesso pagano con vite sacrificate negli affetti, se non anche nella salute, sembrano dei sacerdoti, dei missionari della scienza e si circondano di aun'aurea di santità "civile". Basti pensare ai coniugi Curie per esempio. E tra questi comprendo anche la tua dama di oggi, la Montalcini. Una mente tanto profonda in un corpo così esile.
E il sapere al servizio dell'umana gente, che così bene lei rappresenta, mi ha fatto pensare all'antica biblioteca di Alessandria, prima "riserva" di sapere della storia, un sapere divulgato, non più misterico come quello degli scriba. E come cavaliere a uno dei suoi direttori più prestigiosi: Eratostene di Cirene, geografo e poeta (un tempo si poteva..), filologo nonchè matematico e astronomo. In un tempo in cui la distanza Milano Firenze sarebbe stata coperta in qualche giorno, seppe misurare con sorprendente approssimazione le dimensioni della Terra. Se si considera che ancora 1500 anni dopo si discuteva se la Terra fosse tonda o piatta, si può ben vedere di quali voli siano capaci certe menti umane, come quelle della tua dama e del mio cavaliere. Quei voli che, appunto, hanno fatto progredire il genere umano nella storia ("dei remi facemmo ali al folle volo", di dantesca memoria..).
La biblioteca fu il sigillo della visione "universale" della sapienza dei greci apposto sull'enorme scrigno di tradizioni egiziano, cioè tutto il mondo di allora, eredità di quel sogno "ecumenico" perseguito da Alessandro Magno, il priomo cavaliere che ti ho proposto all'inizio di questi duetti immaginari..
Si pensi che l'Antico Testamento è stato tradotto in Greco, l'inglese di allora, per la prima volta qui.
Eratostene, colui che seppe dire "che non bisognerebbe dividere gli uomini tra barbari e Greci, ma secondo le loro qualità, perché non solo vi sono pessimi Greci, ma anche “barbari” di alta civiltà".
Un sogno allora come oggi..
Eratostene di Cirene, il mio cavaliere per la tua dama, due menti aperte sulla storia

silvia ha detto...

Ciao Antonio! Forse la contraddizione è solo apparente...la conoscenza ha una sua bellezza, produce emozione mentre si apprende, un'emozione che è estetica, è sentimento del bello. Eratostene di Cirene avrà avuto lo stesso sussulto della nostra Professoressa mentre scopriva qualcosa di nuovo, mentre apprendeva e poi offriva generosamente agli altri, "al servizio dell'umana gente". E così la conoscenza, passando per l'estetica, approda all'etica. Come sempre, un cavaliere adeguatissimo. Grazie antonio, apresto.