sabato 24 aprile 2010

Ogni ristorante è un teatro. Il bando de LA GAIA MENSA aperto sino al 31 maggio 2010




"...Ogni ristorante è un teatro, e quelli famosi ci spingono a immaginare noi stessi ricchi e potenti, circondati da stuoli di camerieri dedichi soltanto a garantire felicità e piatti sublimi. Ma anche quelli più modesti offrono l'opporunità di trasformrsi in qualcun altro, almeno per pochi istanti. I ristoranti ci liberano dalla realtà, almeno per pochi istanti, fa parte dell'incantesimo. Varcata la porta d'ingresso si entra in un territorio neutrale dove si è liberi di essere chiunque si scelga di essere per la durata del pranzo".
(Ruth Reichl, "Aglio e zaffiri")

Ruth Reichl, temutissima critico gastronomico del "New York Times", ha il compito di giudicare impietosamente ristoranti della sua città, dove si trovano tutti i più rinomati locali americani. Una missione tanto di prestigio quanto ostica.
Per confondere le acque e svolgere il suo ruolo nel completo anonimato, decide di trasformarsi, di volta in volta, in un personaggio sempre diverso: un giorno veste i panni del cliente ordinario, un'altra volta è una bionda fatale, poi un'intellettuale radical-chic, dunque signora modesta e quasi invisibile, infine rampante donna in carriera. La scoperta è la seguente: ai clienti "qualunque" le tavole più costose e raffinate riservano tante brutte sorprese... Non solo: i personaggi dei suoi travestimenti finiranno con l'influenzare i suoi giudizi e l'aiuteranno anche a capire qualcosa di più e di diverso su se stessa. (...). I ristoranti di New York sono un grande teatro, critici culinari e clienti semplicemente attori: così Ruth Reichl suggella la sua esperienza. Impossibile non prendere parte alla recita. Ancor più difficile è non prendere in considerazione quel discreto, eppur insistente, senso di colpa che Ruth prova come contraltare allo sfarzo gastronomico. Ma risolvere la contraddizione è possibile, sembra insegnarci l'autrice, andando alla scoperta di quanto c'è di "originario" nell'amore per il cibo.

Questa è solo una delle tante interpretazioni del bando del quarto concorso letterario di Villa Petriolo LA GAIA MENSA. Di vino sincero pani condimenti e fuochi ardenti, a cui si può partecipare, gratuitamente, sino al 31 maggio 2010. QUI tutte le istruzioni.

Ma il cibo e il vino sono anche solidarietà, sono seduzione, sono scambio, inteso nel più alto significato del termine. E' il Bacco fanciullo del Reni, che versa in cattive condizioni e vuole essere protetto ed accudito.

E' questa la cucina che ci piacerebbe leggere. Quella che conforta e alimenta se stessa, come l'arte. Ipse alimenta sibi.

Non sono importanti le ricette della nouvelle cousine per sedersi alla gaia mensa di Villa Petriolo, ma quei cibi che abbiamo preparato - o ci hanno preparato - e che poi abbiamo mangiato insieme a qualcuno, che amiamo o odiamo, ma che comunque ci avvinghia in un forte coinvolgimento. Ci piacerebbe leggere di vino sincero, come recita il bando, di pani e condimenti (che non necessariamente sfamano solo la pancia, ma che nutrono e insaporiscono la vita), di fuochi ardenti. Di passioni brucianti e irresistibili, insomma.

Grazie di cuore a tutti coloro che ci stanno scrivendo e buona "cucina di parole" agli aspiranti scrittori!


Julie & Julia

QUI l'intervista a Meryl Streep

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