lunedì 5 dicembre 2011

Sips and resips


_Foto di Massimo Roscia_

"A dispetto della tua origine
Ignota
Del tuo rosso non proprio rubino
Della tovaglia unta dove riposi
Mi va di cantarti vino senza pretese
Vino da osterie
Dal collo slembo di una bocca
Infiammando pupilla e palato
Scivoli svelto nel petto trasognato
E ricordo le forbici da poto
Il taglio esatto dell'addio
La compagna scollacciata
Il riposo meridiano troppo breve
Per uno studente senza fiato.
Canto tra i riflessi del bicchiere
Le feste che hai danzato
Gli amanti che hai brindato
I lutti che hai lacrimato.
Il mio indice sull'orlo
Disegna un cerchio dopo l'altro
E s'affaccian per un istante
I vecchi amici che hai consolato:
Roth con la morte nel cuore
In cerca della piccola Therese
Vincent perduto nei rossi verdi
Di un caffé ormai deserto
Il principe Modì che ti scambiava
Con uno schizzo nella Parigi annuvolata.
Canto la tua anima assennata
La tua follia nascosta
Il nostro cammino insensato
Tra una bestemmia e una preghiera
Il profilo delle colline dove nasci
Scolpite dalla razza nostra
Nello sforzo geometrico inaudito
Di confinare il nulla".


Di Andrea Giuntini, "Sorsi e risorsi".
Da "A cavallo di un fiasco letterario fra pagine, campi e vendemmie" di Cristiano Mazzanti, Ibiskos

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